Siamo in:
Pasta e gnocchi, in particolare
Pasticci e Lasagne. Vegetali.
Culture e territori,
Cucina italiana,
Cucina siciliana.
Di
ArtemisiaNuvola si infila in una libreria, tutto va esplorato, poi precipitiamo insieme al piano di sotto. Mi faccio siciliana. Ho sentito parlare della palermitana pasta alla paolina, con un condimento claustrale (nasce in un ascetico convento maschile), però con cannella e chiodi di garofano; in alcuni casi c'è cavolfiore. Faccio questa ricetta orecchiandola, ma l'abbondante caciocavallo e il forno sono aggiunte trasgressive. Finalmente viene un piatto ottimo, dopo qualche ciofeca dei trascorsi giorni: è morbido, profumato, gratinato. Userei gli anelletti se li avessi, ma i piccoli fusilli sono dei buoni sostituti. Farò anche la pasta alla paolina senza caciocavallo e senza forno, le spezie come sempre mi conquistano.
Sbollentare in
acqua bollente
salata le cimette di un broccolo, ovvero di un
cavolfiore. Scolarle, ridurre quelle grosse tagliandole in due o tre.
In una grande padella soffriggere uno bello spicchio d'
aglio sottilmente affettato, 4 filetti d'
acciuga sott'olio, una abbondante manciata di
uva passa e due di
pinoli. Mescolare.
Rosolarvi le cimette.
Fare una
salsa di pomodoro: 1 spicchio d'
aglio (poi tolto),
olio d'oliva, 1 piccolo
peperoncino essiccato sbriciolato. Che cuocia una ventina di minuti, ma che sia anche fluida, caso mai aggiungere acqua.
Cuocere 500g di
fusilli in
acqua bollente
salata.
Scolare la pasta al dente e condirla con i broccoli arriminati e il sugo di pomodoro.
Grattugiare 200g di
caciocavallo, aggiungerlo quasi tutto alla pasta tenendone da parte due manciate, mescolare.
Rosolare in una padella con un po' di
olio d'oliva 2 cucchiaiate di
pangrattato.
Aggiungere il pangrattato alla pasta e mescolare.
Imburrare e
inpangrattare una teglia da forno.
Versarvi la pasta, pareggiare, spolverarvi sopra il restante
caciocavallo e poi abbondante
pangrattato.
Cospargere di fiocchetti di
burro.
Forno a 180° per 30/40'.