martedì 22 ottobre 2024

Torta di mele, nocciole e yogurt


 Su, prendine una fetta.

Entro la raccolta Dolci nudi, siamo nelle Torte di mele. Ci sono anche le Crostate con le mele e i Dolci chiusi in un guscio di pasta, con le Mele.

Da Artemisia 

E' una ricetta del vecchio forum di cucinait, data da Paola Rovetto. La faccio mille anni fa, e poi di nuovo adesso; sto rischiando di farne diverse, di torte di mele. Ho tendenze monomaniache, oppure detta meglio, con più garbo, tendo agli approfondimenti. Questa, per via delle nocciole (e molte mandorle, poichè di nocciole ne avevo poche) triturate grossolamente, è molto tweed, granulosa, quasi sgranata, quasi asciutta, l'incontro con il pezzo di mela viene festeggiato, è un bel contrasto. Usando le fruste, dò un consiglio anche a me stessa: mescolare tutto con il cucchiaio di legno, solo alla fine e prima delle nocciole immergervi le fruste e rendere il composto setoso e montato. Ho spennellato con marmellata di albicocche. Ho usato le amate mele annurche.

Tagliare 600g di mele a fettine e irrorarle con il succo di un limone.

Tritare grossolanamente 100g di nocciole.

Frullare 200g di zucchero, 70g di burro, la scorza di 1 limone.

Aggiungere 3 uova, una per volta.

Aggiungere un vasetto di yogurt, 125g.

Aggiungere 200g di farina setacciata, una bustina di lievito.

Aggiungere le nocciole.

Mettere metà dell'impasto in una tortiera (26cm di diametro) imburrata e infarinata (oppure, carta da forno fatta aderire sulla teglia leggermente imburrata, o ancora carta da forno bagnata e strizzata).

Mettervi la metà delle fettine di mela.

Versarvi sopra l'impasto rimanente.

Sistemarvi le altre mele.

Infornare in forno caldo a 180° per circa 50'.

Si può spolverare con zucchero di canna o spennellare con marmellata di albicocche.










martedì 15 ottobre 2024

Vellutata di pomodoro e croste di parmigiano


Siamo nella raccolta Creme e Vellutate.

Di Artemisia

Crema di scorze di parmigiano

Delle scorze di parmigiano (parecchie) sono state tenute a mollo nel latte a filo, per un giorno, poi triturate col coltello, poi frullate fino a essere ridotte in crema.

1 kg di pomodori va sbollentato per poter pelare i frutti, che poi vanno tagliati a tocchi.

Cuocerli per 15'.

Aggiungere 200g di latte e 200g di panna fresca, cuocere altri 10'.

Aggiungere quattro cucchiate colme di crema di parmigiano.

Salare, tenendo presente che il pamigiano salerà.

Frullare tutto fino a vellutata.

Assaggiare, testare il sale.

Pepare con pepe bianco.

Giù nella ciotola - potrebbero venirne sei - deporvi su una sottile fetta di pomodoro, una sottilissima fetta di limone, foglioline di prezzemolo (ho messo coriandolo, sforando un po' verso est) e una spolverata di semi di sesamo.

mercoledì 9 ottobre 2024

Golden egg curry. Uova dorate al curry, di Nigella


Siamo in due raccolte.

Entro l'India. Nella cucina di AAA ci sono le indian style Egg Curry, Piatto in qualche modo insolito, perchè l'uovo al curry fu introdotto nel subcontinente indiano durante il dominio britannico; si tratta perciò di una fusione di cucina occidentale e orientale. I britannici coloniali mangiavano uova sode speziate per la colazione o il pranzo; così nacque l'Egg Curry. Oggi è un piatto base in gran parte dell'India; io i più seducenti li ho forse trovati in Idia del Sud. Sebbene siano stati gli inglesi a coniare il termine curry, probabilmente deriva dai portoghesi qundo erano in India nel XV secolo. Descrivevano i brodi versati sul riso come "carrie" o "caril", parole adattate dalle lingue dell'India meridionale.

Ricette con le uova predominanti. Un link è dedicato alle Uova di gallina Di tutto un po' (questo), uno a quelle di Salmone, quaglia, oca; uno alle Uova in camicia; uno alle Frittate. I Timballi a base di uova e in particolare di scrippelle si trovano nel relativo link. 

Da Artemisia

Siamo in piena cucina anglo indiana, poiché queste uova al curry le propone Nigella:
www.nigella.com. Rispetto alle uova al curry anglo indiane “classiche”, si fa un passetto in più verso esotismi inventati dagli occidentali: compare la citronella della cucina Thai, e le uova non sono sode. Naturalmente è un piatto molto piacevole. Sono stata meno indiana di Nigella, e l’aggiunta ulteriore di peperoncini verdi l’ho evitata. La salsa può essere preparata prima, raffreddata e conservata in frigorifero per un massimo di 3 giorni. Riscaldarla delicatamente mescolando di tanto in tanto, fino al bollore, quindi abbassare la fiamma e continuare con la ricetta. Ho messo solo due uova e ho conservato la salsa per altre due. Ho aggiunto un imprevisto coriandolo fresco.

Frullare 1 peperoncino verde senza semi, 150g (circa 5 piccoli) di scalogni, 2 grandi spicchi d'aglio, 25g di zenzero fresco; 15g di curcuma fresca (o 1 cucchiaino di curcuma in polvere): ottenere una pasta.

Scaldare due cucchiai di olio (io di mais) in un wok dal fondo spesso o in una grande padella.

Aggiungere la pasta di agli e scalogni e un gambo di citronella ammaccato. Soffriggere dolcemente, mescolando spesso, per 5’.

Aggiungere 1 lattina da 400ml di latte di cocco, 100ml di acqua appena fatta bollire, 2 cucchiaini di sale marino e 2 cucchiaini di pasta di tamarindo.

Fare un paio di piccole incisioni in 3 peperoncini verdi interi con la punta di un coltellino affilato e immergere anche quelli (li ho evitati).

Alzare la fiamma fino a quasi a bollore, abbassare e far sobbollire dolcemente per circa 7’, mescolando spesso, finché la salsa non sarà ridotta a una densa crema dorata.

Versare 4 uova grandi a temperatura ambiente nella salsa (romperle prima, ciascuna in una tazza), coprire con un coperchio, cuocere a fuoco lento per circa 4’ o fino a quando gli albumi si saranno rappresi, ma i tuorli ancora colano.

Servire con riso bollito (o pane piatto).




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