mercoledì 12 novembre 2025

Involtini di peperoni con carne molto aromatica


Siamo in:

Verdure e VegetaliVerdure e vegetali. RipieniVerdure e Vegetali. Di tutto un po'. Peperoni e melanzane.

Friggitrice ad aria.

Ho usato la teriaca, un mix delle molte le spezie che ho in casa (lavori in cucina me ne hanno fatto spostare una parte sulla credenza) che ho chiamato come l’antico farmaco veneziano che curava ogni malattia, e conteneva di tutto. La faccio in due versioni: con aromi e spezie interi (piccoli grani interi, come la senape, il fienogreco, il sesamo, e foglie di menta o curry etc. sbriciolate) o aromi e spezie polverizzati. Qui ho usato entrambe le versioni, in grani e foglie, e in polvere. Potete sostituire la teriaca con un vostro mix. Ho fatto più volte gli involtini: piccole quantità in friggitrice, maggiori quantità nel forno. Con patate e pomodorini stanno benissimo, le patate assorbono l'abbondante sugo. 

Di Artemisia 

Mettere in friggitrice cinque o sei grandi peperoni interi, rossi e gialli: 160° per 10’, poi 180° per 5’, senza preriscaldamento. 

Se avete tempo fateli raffreddare lì, comunque togliere la pelle non sarà difficile; sfaldateli a larghe falde. 

Farcia

500g di ottimo trito di carne di manzo

Aggiungere 100g di pecorino grattugiato.

Un piccolo spicchio d'aglio ridotto in crema.

Uno scalogno finemente triturato.

Tre - quattro cucchiaini colmi di teriaca in polvere

Un sorso di olio d'oliva e.v.

Allestimento

Stendere le falde di peperoni, cospargerne metà con la farcia. 

Arrotolarle.

Mettere gli involtini in friggitrice, col fondo coperto di carta da forno, o in una teglia (rilasceranno molto sugo), stretti l'uno accanto all'altro (oppure nel forno, in una teglia con il fondo unto d'olio d'oliva). 

Giro di olio d'oliva sul tutto, pan grattato, sale

Spolverarci su della teriaca in grani e foglie

160° per 25’.

Con patate e pomodorini

Spaccare quattro – cinque manciate di pomodorini, condirle in una ciotola con sale, olio d’oliva, origano.

Metterle in friggitrice 160° per 25’. 

Lessare due o tre patate (io le ho cotte nel microonde nell'apposito sacchetto) sbucciarle, farle a tocchi, condirle con olio d'oliva e sale.  

Metterle in friggitrice 160° per 10’, poi 5’ a 180°. 

Unire nel piatto involtini, patate, pomodorini. 






lunedì 10 novembre 2025

Gratin di patate con panna latte, formaggio di capra e teriaca.

Siamo in:

Verdure e Vegetali, in particolare in Sformati e pasticci. Patate.

Da Artemisia

Ho già fatto il gratin dauphinois, patate cotte nel latte e nella panna, Delfinato, un gratin savoyard: pommes de terre, lait, crème, gruyère. Patate, latte, panna, gruyère, le patate in tà foglia - patate nella teglia. Liguria. Tutti parenti, tutti buonissimi. Penso una variazione trasgrasgressiva, se così si può dire di un piatto che si ispira, ma non segue ricetta: adotto la teriaca, che in questi mesi imperversa, un mix di tutte le spezie che ho; ne butto un po' di ognuna dentro un barattolo man mano che le acquisto, le trituro, le apprezzo. Frullo nel latte e panna del fresco formaggio molle e acidulo, anche questo non è previsto nelle citate ricette. 

Misto panna/latte etc.

Fare un misto con panna fresca (2/3) e latte (1/3). Per 900g di di patate, ho usato tre quarti di litro, 750ml, in tutto.

Aggiungere un spicchio d'aglio polputo. 

Aggiungere 200g di un formaggio acidulo molle e fresco a tocchetti (potrebbe essere una capra).

Mettere insieme, latte, panna, formaggio, aglio, frullare bene.  

Preparare una teglia imburrata - metallica, bassa, rettangolare, 40cm per 30cm per 3cm -  spandendo un po' di misto panna/latte etc. sul fondo.

Lavare bene 900g di di patate; pelarle senza lavarle ancora, perchè non perdano l'amido che dà cremosità.

Affettarle molto sottilmente con la mandolina (l'operazione va fatta a ridosso della cottura, perché non si possono immergere in acqua per non farle annerire).

Adagiare uno strato regolare di fette di patate sul fondo, farvi un giro abbondante del misto panna/latte etc, spargerlo.

Spargervi una manciata di parmigiano grattugiato.

Poi spolverare con teriaca senza micragna.

Poi farvi un giro di pepe nero ottimo, di mulinello.

Continuare così fino a esaurimento delle patate (devono essere almeno 3 strati).

Coprire abbondantemente con il resto del misto panna/latte etc.

Mettere qua e là qualche fiocchetto di burro.

Infornare a 160° per circa 2 ore (controllare). La superficie deve risultare ben gratinata.




venerdì 7 novembre 2025

Zuppa di zucca, porcini, carta da musica e aromatica teriaca



Siamo in:

Zuppe e creme di pane
, in particolare Zuppe e creme di pane. Zucca

Monografie. Italia. Cucina e passeggiate, in particolare, SardegnaPane carasau, carta da musica

Monografie. ProcedureFriggitrice ad aria

Vedi anche Zuppa di zucca, porcini, 'nduja e carta da musica

Ho usato porcini surgelati, che ho fatto scongelare in padella secca. Li ho messi nella zuppa senza prima cuocerli in olio d'oliva. Si può adottare una teglia più ampia e con bordi meno alti. Ho usato la teriaca, il mio masala, un mix di tutte le spezie che ho; le butto dentro man mano che le acquisto, quindi è misterioso, ne ho tante, e miracolosamente buono. In realtà l'ha usata Mercedes, che l'apprezza perché "non picca" e la corregge con aggiunte abbondanti di origano, che usa nella sua cucina salvadoregna, che ne modificano l'aroma in modo interessante. Mi fa trovare la zucca cucinata in questo modo, mi piace, la adotto per questa zuppa. 

Di Artemisia 

500g di zucca pesata già sbucciata va ridotta a tacchi, va condita con olio d’oliva, sale, origano e teriaca

Cuocerla nella friggitrice ad aria per 20’ a 185°. 

Schiacciarla con la forchetta. 

500g di porcini vanno puliti, ridotti in bocconi e cotti in olio d'oliva sino a che non sono dorati. Salarli

Come teglia ne ho adottata una di rame stagnato di 20cm di diametro, con i bordi alti. Imburrarla molto bene. 

Sul fondo, carta da musica; poi zucca, porcini, parmigiano grattugiato. Ripetere altre due o tre volte, concludere con la carta da musica. 

Sulla carta da musica, qualche fiocchetto di burro

Bagnare fino ad altezza vita con brodo di spezie (acqua sobbollita per 10' con spezie a piacere, questa volta era solo della cannella). Tenerne da parte un po' per aggiunte ove si riscaldi il piatto, che avrà bevuto tutto e sarà un po' troppo asciutto. 

Forno a 180° per 40'.











giovedì 30 ottobre 2025

Plum Torte Marian Burros, Torta con le prugne


Siamo in:

Monografie. Culture e territori

Dolci nudi di tutto un po'
Dolci nudi con la frutta

Da Artemisia 

Vengo a sapere da linkiesta.it e non solo, che negli anni Ottanta sul New York Times ha impazzato molto a lungo - per anni! - questa torta (qualcuno negli USA cucinava ancora?). Poiché la si pubblicizza come facilissima e buonissima, poiché ho voglia dell'asprignolo delle prugne, poiché desidero tradire tutte le mie torte con le prugne per farne una nuova, eccola. L'ho perfino rifatta dopo poco, adottando un piatto di ceramica da forno di 26cm di diametro per non avere il travaglio dell'estrazione, che peraltro avevo arginato con la carta da forno e che non dovrebbe esserci se non la si vuole estrarre calda, cosa che invece ho fatto trovandola buonissima anche bollente.  

Montare 150g di zucchero e 115g di burro ammorbidito. 

Aggiungere 125g di farina00 con 1cucchiaino di lievito in polvere setacciati, un pizzico di sale, 2 uova, la buccia grattugiata di un limone. Montare bene. 

Versare l’impasto in uno stampo di 23 cm. (l'ho foderato di carta da forno bagnata e strizzata). 

Spolverarlo di cannella

Adesso tocca alle prugne viola: 12 se piccole, snocciolate e tagliate a metà; 6 se grandi come le mie, snocciolate e tagliate in quarti.  

Appoggiarle sull'impasto con la buccia rivolta verso l’alto, senza pressare o verranno seppellite dalla pasta che cresce. 

Cospargere con zucchero scuro e versarvi il succo di 1 limone

Cuocere per 40/50’ circa a 175°. 






giovedì 23 ottobre 2025

Velluta di peperoni, zucca e pomodori arrostiti, molto aromatica



Di Artemisia

Finché ci sono peperoni, farla! Quanto alla testa d'aglio, non retrocedete. Non siamo vampiri, non sarà prevaricante. Si prende la testa d'aglio, si taglia la punta degli spicchi con un solo taglio di coltello, si mette dentro tal quale, dopo cotta si schiaccia e la tenera polpa viene fuori. In un'altra crema, cugina di questa, c'è la foto dell'aglio decapitato: Crema di verdure arrostite; zucca e aglio. La teriaca è il mio personale masala fatto di molte spezie mescolate; quando mi avanzano dai barattoli dove le metto, le schiaffo insieme in due barattoli appositi, in uno blandamente triturate o intere, nell'altro ridotte in polvere; qui ho usato le blandamente triturate; il mix è intensamente aromatico. Si può sostituire con un mix da voi amato. Se non avete la friggitrice, usate il forno ventilato. 

Due grandi peperoni cotti interi in friggitrice ad aria, uno rosso e uno giallo; a 160° per 15', a 180° per 5'. Pelarli, togliere i semi, ridurli in falde. 

500g di pomodorini spaccati. 

500g di zucca (pesata pulita) a tocchetti.

Una cipolla pelata e ridotta in tocchi.

Due o tre scalogni puliti e ridotti in tocchi.

Unire in una ciotola pomodori, cipolla, zucca, scalogni in una ciotola e condire con sale, olio d'oliva, teriaca. Mescolare bene.

Mettere pomodori, cipolla, scalogni nella friggitrice ad aria su una carta da forno; mettere al centro la testa d'aglio.

Cuocere 30' a 160°, 10 a 185°
.   

Schiacciare l'aglio in modo che la polpa esca.

Mettere  peperoni, aglio, cipolla, scalogni, pomodorini in un mixer (io nell'ottimo bimby) e frullare aggiungedo brodo vegetale fino a cremosità desiderata.


Versare nelle ciotole.

Spargervi su foglioline di maggiorana, semi di sesamo nero, semi di senape

Farvi un incavo al centro, mettervi una goccia d'olio d'oliva ottimo. 




martedì 21 ottobre 2025

Torta di riso e cipolle quasi come in Lunigiana


Siamo in:

Monografie. Italia. Cucina e passeggiateLiguria, Toscana.

Torte salate
Torte salate. ChiuseTorte salate chiuse, vegetariane. Liguria.

Da Artemisia

Trovo la ricetta in www.lunigianaworld.it, e - quasi - la seguo. Lì si usa parmigiano e non ricotta, si adotta una marinatura di soli 15', non si mettono né erbette né tantomeno teriaca; inoltre non si moltiplica gli strati di pasta né li si fa così sottili, cosa per cui riferisco la ricetta anche alla Liguria che me lo ispira irresistibilmente. L'esito finale è soddisfacente. La teriaca è il mio personale masala fatto di tutte le spezie, mescolate, che mi avanzano dai barattoli dove le conservo, quando non riesco a ficcarcele dentro tutte; ho innumerevoli spezie, il mix è misterioso, intensamente aromatico, mai sbagliato, il che fa pensare che andare a casaccio non fa sempre danno. Si può sostituire con un mix da voi amato. 

Farcia

Lessare 200g di riso originario per 5'. 

Scolarlo e lasciarlo raffreddare. 

Tagliare 2 cipolle grandi a fettine sottili e aggiungerle al riso. Salare, mescolare.

Lasciare riso e cipolle a maritarsi insieme da 30' a tutta una notte (per me fu una notte). 

Aggiungere un bel sorso d'olio d'oliva e foglioline di timo e maggiorana.  

Aggiungere 150g di ricotta fresca (ho adottato quella di capra). 

Mescolare.

Aggiungere tre - quattro cucchiaini colmi di teriaca. 

Pasta

300g di farina00, tre cucchiai d’olio d'oliva e.v., e tanta acqua tiepida quanto ne occorre per ottenere una pasta morbida, liscia ed elastica. Lasciarla riposare 10’ sotto una ciotola. 

Tagliatela in due parti. Poi da ogni parte tagliate un terzo. Avrete quattro parti, due più grandi, due più piccole.

Stendetele a velo ricavandone quattro dischi, due più grandi, due più piccoli. Ovviamente potete procedere un disco per volta, man mano che li schiafferete nella teglia. 

Allestimento e cottura

Prendete una teglia (io un testo di rame) di 34cm di diametro, unta di olio d'oliva e stendetevi i due dischi più grandi, spennellati tra l'uno e l'altro d’olio d'oliva, facendone ricadere il lembi oltre l'orlo della teglia.

Mettete la farcia, pettinatela con i rebbi di una forchetta.

Metteteci su i due dischi più piccoli, spennellati tra l'uno e l'altro d’olio d'oliva

Pressate con delicatezza e decisione. Fate un po' di fossette con la punta delle dita.

Rimboccate i lembi ricadenti dei dischi più grandi, fate pinces, sempre con l'accortezza di un po' di olio d'oliva tra uno strato di pasta e un altro. Non c'è bisogno di esagerare, ma sappiate che è l'olio che renderà il tutto deliziosamente croccante. 

Bucherellate la suerficie con i rebbi di una forchetta.

Spennellatela con olio d'oliva.

Spolverate con fleur de sel.

In forno caldo a 180° per 45' circa. 















domenica 19 ottobre 2025

Patate, seppie e porcini


Siamo in:

PesciMolluschi e Cefalopodi, Pasticci e timballi.

Monografie. IngredientiFunghi porcini.

Di Artemisia Comina

Si può portare il piatto quasi a cottura, poi completarlo al momento di servire rimettendolo in forno. Sulla pulizia delle seppie, considerate il suggerimento di Uliassi di non togliere la vestarella nera, vedete per esempio Seppie farcite con il nero

500g di seppie: togliere occhi, becco, osso - mettere da parte le sacche, che userete altrove - tagliatele in pezzi.

500g di funghi porcini tagliati in pezzi (una volta ho adottato i surgelati, prima li ho scongelati in padella secca, poi li ho usati).

Mettere in una ciotola funghi e seppie e condire con olio d'olivaorigano, sale, pepe nero appena macinato. Mescolare.

Quattro patate vanno pelate e affettate con la mandolina.

Fare un giro di olio d'oliva in una teglia di porcellana da forno di 28cm di diametro. 

Mettere sul fondo della teglia uno strato di patate affettate.

Poi funghi e seppie.

Finire con un altro strato di patate. 

Farvi su un giro di olio d'oliva, salare

Forno già caldo a 180° per 30’ o fino a doratura delle patate. Se necessario, usare il grill sorvegliando (il grill appena vi girate, brucia). 





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