lunedì 30 giugno 2025

Focaccia pugliese con cipolle ritorta a chiocciola. Roccolo di San Giuseppe 2


Siamo in:

Torte salate; in particolare, in Torte salate chiuse, vegetariane.

Monografie. Italia. Cucina e passeggiate; in particolare, in Puglia.

Torte salate. Chiocciole - non, pani uzbeki farciti.

Da Artemisia

Scopro l'esistenza di chiocciole pugliesi; una, con gli sponsali, si chiama u ruccule di San Giuseppe, e si fa Gravina. Poi c'è la fecazze a livre, di Sammichele di Bari, che si fa con origano, pomodorini. Io le chiocciole le ho conosciute in Uzbekistan, con sfoglie sottili, poca farcia, eleganti. Faccio una prima Focaccia pugliese alle cipolle ritorta a chiocciola polputa, un po' lacera perchè la tanta farcia tende a farla scoppiare, poi mi è parso di capire che anche le signore pugliesi possono usare pasta matta sottile e poca farcia e facendomi metà uzbeka metà pugliese, procedo come segue. 

Pasta

250g di acqua tiepida, 50g di burro fuso, un pizzico di sale; aggiungere la farina00 che prenderà per un impasto sodo ma morbido.

Farla distendere un po' sotto una pentola calda rovesciata. 

Farcia 

Tre grosse cipolle vanno pelate e affettate con la mandolina.

Cuocerle 10' nel microonde: diventeranno più dolci e molto morbide (si può saltare, si cuociono più a lungo poi). 

Stufarle lentamemte e a lungo il olio d'oliva abbondante. 

Salare.

Allestimento

Stendere finemente la pasta, spennellarla leggermente di olio di oliva (tenere presente che le cipolle sono ricche di olio) stendervi le cipolle in modo rado tranne che sul bordo.

Arrotolare il disco di pasta. Verrà un rotolo.

Sistemare il rotolo regolarizzandolo e stirandolo un po' se vi pare troppo polputo, sarà docile.

Avvolgerlo su sé stesso come una chiocciola sopra un pezzo di carta da forno.

Con tutta la carta deporre la chiocciola dentro una teglia rotonda di una trentina di cm di diametro.

Schiacciare delicatamente con il palmo delle mani, facendone una chiocciola appiattita (sarà docile).

Spennellare con olio d'oliva.

Cottura

Forno a 180° per 35/40'. 


giovedì 26 giugno 2025

Cevapcici, polpette balcaniche

Siamo in: 

Carni, quindi Carni triturate. Polpette, salsicce, amburger.

Medio Oriente - Nord Africa.

Friggitrice ad aria.

Da Artemisia 

Trovo la ricetta su www.ioviaggio.it, la modifico un po'. Un cibo di strada medio orientale portato dall’occupazione ottomana nell’ex-Jugoslavia e zone confinanti e dall’impero austro-ungarico ancora più a nord. Si trova nei paesi balcanici, Serbia, Bosnia e Herzegovina, ma anche in Austria e nel nord-ovest italiano come nel Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di lunghe polpette speziate, accompagnate da una salsa con i peperoni piccantina, l’ajvar. Nei paesi da cui derivano vengono fatte con montone o agnello, nei Balcani con manzo e vitello. In Austria e in Italia con il maiale. 

Per 4 persone.

Tritare una cipolla media molto finemente e mescolarla in una ciotola con 200g di carne di manzo e 200g di maiale macinate con buona parte di grasso. 

Aggiungere un cucchiaino raso di paprica dolce, uno di paprika piccante, uno di paprika affumicata.

Aggiungere un cucchiaio di semi di cumino (prima tostati in padella secca).

Aggiungere uno spicchio d’aglio ridotto in crema, mezzo cucchiaio di farina, sale e pepe

Impastare bene con le mani per ottenere un composto omogeneo. Metterlo in frigo a rassodare per qualche ora.

Prendere pezzi di composto e rotolandoli tra le mani unte di olio fare polpette ovoidali di 7/8 centimetri di lunghezza. 

Metterle su un vassoio coperte di pellicola per farle stare ancora in frigo per un’ora; oppure surgelarle. 

Cuocerle alla brace, o in padella (allora rotolarle prima nella farina), o su una piastra di ghisa; io le ho messe nella friggitrice ad aria dopo averle accarezzate con le mani unte d'olio d'oliva. 

Servirle con l’ajvar. La ricetta base è con peperoni arrostiti che, tolta la pelle, si frullano, quindi si mettono in una padella dove è stato soffritto uno spicchio d'aglio (poi tolto), insieme a del peperoncino, dell'aceto, un pizzico di zucchero, sale e pepe. Quindici minuti di cottura, un altro po' di olio d'oliva, stop.






mercoledì 25 giugno 2025

Pane solare all'aglio. Uzbekistan


Siamo in:

Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.

Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.

Arricciolare incidere cesellare. 

I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. Ne ho fatti molti con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, anche inventando fogge, fermo restando che mentre li faccio guardo il sole. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. C'è un post di base su questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi. Questo specifico pane fa parte della famiglia di pani multiraggi Pani solari e vento cosmico. L'ho servito per una cena avendolo fatto la mattina, e i raggi biscottati del pane rimesso in forno a scaldarsi sembravano croccanti grissini.

Pasta per un pane solare del diametro di circa 32cm.

Sciogliere 8g di lievito di birra fresco in 120g di  acqua tiepida con un pizzico di zucchero.

Quando spumeggia (confesso che spesso non ho atteso) aggiungere 25g di olio d'oliva e 25g di latte (circa 2 cucchiate delle due cose).
  
Versare in una ciotola dove sono stati setacciati 250g di farina00, un cucchiaio colmo di aglio in polvere e un pizzico di sale

Impastare, far lievitare fino al raddoppio (è comodissimo far lievitare in frigo per 8 ore: si mette dentro la sera in una ciotola coperta di pellicola, si tira fuori la mattina). 

Rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).

Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa.

Nel centro poggiare una ciotola; fare 34 raggi usando un coppapasta.

Poggiare il pane dentro una teglia rotonda di 34cm di diametro.

Tornare ai raggi: acchiapparli e stirarli fino al bordo della teglia. 

Acchiapparli di nuovo, uno per uno, ritorcendoli a cavatappi. Proseguire fino a conclusione. 

Prendere le estremità, tirarle un po' e sigillarle tra loro, in modo da chiudere il pane con un bordo circolare (vedere la foto).                                                   

Togliere il bicchiere e battere il centro con il chekich, l'uzbeko stampo spillato (se non lo avete, vi inventerete incisioni con coltellini affilati, punture con rebbi di forchetta, dopo aver battuto con il fondo di un bicchiere). 

Far rilievitare.

Spennellare di rosso d'uovo battuto diluito con un po' di latte

Disseminare di semi di nigella.

In forno a 200° per 30/40' circa (fino a bella doratura). 






martedì 24 giugno 2025

Chiken Korma. India del Nord



Korma: piatto della cucina moghul, con carne prima rosolata a fuoco vivo, poi cotta pian piano, sigillata, con poco yogurt o brodo. Molto popolare in UK, con aggiunta di mandorle o anacardi; questa versione è sospettata essere molto UK. 

Salsa con lo yogurt 

Scaldare una padella grande dal fondo spesso a fuoco alto. Aggiungere 2 cucchiai di ghee e 2 cipolle grandi affettate; rosolarle per 20-25’. 

Trasferirle in un robot da cucina. 

Aggiungere 2 pomodori tagliati in quarti e 1/2 di tazza di yogurt intero; frullare per ottenere un composto liscio. 

Spezie 1 

Nella padella usata per le cipolle scaldare 2 cucchiai di ghee (oppure olio). 

Aggiungere 2 foglie di alloro, 1 cucchiaino di semi di cumino, qualche grano di pepe nero, 3 baccelli di cardamomo verde, 5 chiodi di garofano, 1 stecca di cannella da 1 cm e mezzo, 8-10 spicchi d'aglio e 3cm di zenzero affettati finemente. 

Far rosolare per 30 secondi o finché l'aglio e lo zenzero non iniziano a scurirsi. 

Aggiungere 1kg di pollo con ossa a pezzi e senza pelle, rosolandolo (5'). 

Aggiungere il composto di yogurt al pollo.

Spezie 2
 

Aggiungere 2 cucchiaini di coriandolo in polvere, 1 cucchiaino di cumino in polvere, 1 cucchiaino di peperoncino rosso in polvere, 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere, 1/2 cucchiaino di peperoncino rosso del Kashmir in polvere. Aggiungere 2 cucchiaini di sale, 2 peperoncini verdi tritati. 

Cuocere finché il composto non inizia a sobbollire (2-3 minuti). Abbassare la fiamma, coprire e cuocere per 15 minuti.

Scoprire e aggiungere 1 pezzo di macis, ½ cucchiaino di garam masala, pizzico di noce moscata. Coprire e cuocere per 10'. 

Alzare la fiamma al massimo. Aggiungere da 1/2 a 1 di tazza di acqua (a seconda di quanto si vuole liquido) e portare a ebollizione. 

Abbassare la fiamma e lasciar sobbollire per 2-3 minuti. Il ghee sarà risalito con occhiolini in superficie.

Cospargere con 2 cucchiaini di acqua di rose (o essenza di kewra - ovvero fiori di pandano - diluita); mescolare. 

Spegnere. Guarnire con foglie di coriandolo (in una ciotola accanto, poiché ahimè con ospite non amante) e 10-12 anacardi.


domenica 22 giugno 2025

Pollo al cocco e al rum



Di Artemisia 

Modifico una ricetta di cuisine.journaldesfemmes.fr mescolando rum e oriente, senza pentimento alcuno. 

Marinata 

Versare in una ciotola un bicchierino colmo di rum, tre cucchiai di salsa di soja e il succo di 3 lime (tenendo le bucce). 

Aggiungere due foglie di kefir lime.

Affettare 6 cipollotti rossi e aggiungerli.

Tagliare le bucce dei lime in grandi spicchi, aggiungerle.

Tritare 1 pezzo di zenzero fresco di tre cm, aggiungerlo.

Tagliare 1 peperoncino verde a metà privandolo dei semi, e aggiungerlo.

Tagliare 2 petti pollo a filetti polputi. Aggiungere nella ciotola.

Versare tutto un sacchetto di plastica e chiudere togliendo l’aria.

Mettere in frigo per qualche ora, una notte.  

Versare in una ciotola.

Togliere le bucce. 

Scolare i pezzi di pollo. 

Mettere il pollo a rosolare in un po' d'olio d'oliva in un bel tegame dal fondo pesante (ho usato un wok di ghisa). 

Rimettere con il pollo la marinata. 

Aggiungere 50cl di latte di cocco. 

Cuocere a fuoco lento per 25-30’. 

Cospargere di foglie di coriandolo.








venerdì 20 giugno 2025

Brioche stella, o fiore: all'aglio



Siamo in:

Pani e lieviti, in particolare in Brioche russe.

Arricciolare incidere cesellare.

Assatanate signore approssimativamente russe (diciamo Russia ed ex URSS) si avvicendano sulla rete nel confezionare a velocità da film muto complicate brioche intrecciatissime. Vengono seguite, benedette da ammirazioni e maledizioni, malamente imitate. Tali lieviti sono nudi, o con farcia, o adattabili ad averne una. Sono salati, dolci, semidolci (appena 30g di zucchero, adatti perciò anche ad accompagnare formaggi, insalatine, salami).

Da Artemisia

Provo pani stella e pani fiore e voglio che siano buoni oltre che bellocci. In breve tempo ne faccio una serie, sia dolci che salati. Li ho scaldati in forno senza danno, anzi, aumentava una croccantezza felice. Qui i tagli sono quattro, ma possono essere otto. Per quelli con più tagli, vedere Pani stella, o fiore: all'aglio, al peperoncino. Si possono spennellare anche con l'albume, si possono cospargere di semi. Questi due furono nel menu di Maggio 2016. Uno spuntino propiziatorio per una Rivista, e nel menu di Dicembre 2016. La sera della vigilia di Natale.

Brioche 1

Fonte: 
jasnaskitchencreations.

Impasto 

1 tazza d'acqua (circa 240g), 1 tazza di latte (idem), 2 cucchiai di olio d'oliva, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino e mezzo di sale, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 5 tazze e mezzo di farina00 (circa 700g).

Far lievitare fino al raddoppio.

Dividere in 4 parti.

Farne 4 dischi. 

Fare un trito fine con cipollotti, uno spicchio d'aglio, erba cipollina, tanto da riempire una tazza da tè; mescolare.

Sciogliere due grosse noci di burro
 
Ungere di burro fuso tre dei dischi senza arrivare al bordo.

Impilarli cospargendoli senza avarizia del trito.

Salare leggermente.

Non ungere l'ultimo disco, sovrapporlo agli altri.


Fare un taglio a croce nella pila di dischi con un coppapasta, senza tagliare l'orlo dei dischi, ma fermandosi un po' prima.

Sollevare delicatamente i quattro strati di ogni spicchio, prendendoli dalla punta, tirando un po' e attorcigliandoli come se si facesse un boccolo. Rimetterli nella  loro sede. Volendo, attorcigliarli con il verso dell'attorcigliamento dell'uno contrapposto a quello dell'altro: uno verso sinistra, l'altro verso destra, a coppie.

Lasciar lievitare mezz'ora dentro una teglia a misura (il pane terrà meglio la forma).

Spennellare di rosso d'uovo battuto, cospargere di sale grosso.
 
In forno a 280° per 45-50 minuti.

Brioche 2

Con un altro impasto, più brioche. Già usato per la
brioche con gorgonzola e pere. Leggero leggero, gonfio; appena uscito dal forno è al meglio; altrimenti, preferirei il primo impasto. Ricordarsi però che si scaldano bene; benissimo con la friggitrice ad aria. 

Preparare l’impasto sciogliendo 20g di lievito di birra in 60ml di latte tiepido, con 1 cucchiaino di zucchero.

Lasciare riposare qualche minuto, aggiungere 350g di farina (metà 0, metà 00), 2 uova non fredde, 60ml di olio e.v. d'oliva; iniziare a impastare. Per la quantità di farina, regolatevi in base ai liquidi; potrebbero volercene 50g in più.

Aggiungere sale solo verso la fine e impastare ancora. L’impasto deve risultare liscio e morbido come quello di un pain brioche. 

Fare quattro panetti, quindi 4 dischi

Fare un trito fine con cipollotti, uno spicchio d'aglio, erba cipollina, tanto da riempire una tazza da tè; mescolare.

Sciogliere due grosse noci di burro
 
Ungere di burro fuso tre dei dischi senza arrivare al bordo.

Impilarli cospargendoli senza avarizia del trito.

Salare leggermente.

Non ungere l'ultimo disco, sovrapporlo agli altri.

Fare un taglio a croce nella pila di dischi con un coppapasta, senza tagliare l'orlo dei dischi, ma fermandosi un po' prima.

Sollevare delicatamente i quattro strati di ogni spicchio, prendendolo dalla punta, tirando un po' e attorcigliandolo come se si facesse un boccolo. Rimetterlo nella sua sede. Volendo, attorcigliarli con il verso dell'attorcigliamento dell'uno contrapposto a quello dell'altro: uno verso sinistra, l'altro verso destra, a coppie.

Lasciar lievitare mezz'ora dentro una teglia a misura (il pane terrà meglio la forma).

Spennellare di rosso d'uovo battuto, cospargere di sale grosso.

Forno a 200° per 40' circa (sollevare il pane, batterne il fondo, sentirlo risuonare: è fatta).

 








giovedì 19 giugno 2025

Pane solare con morbidi petali. Uzbekistan


Siamo in: 

Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.

Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.

Arricciolare incidere cesellare.

I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. C'è un post di base con molti di questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi. Ne faccio una serie, pani solari con i raggi, con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, procedendo con invenzioni nelle forme. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane, fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. Questo post è dedicato a un singolo pane per lo specifico intreccio, e perchè adotto una soffice pasta diversa, avanzata da una Pizza chiena. Fu sul tavolo di Aprile. Pasquetta in famiglia con pic nic sul tavolo di casa. L'intera quantità di pasta penso basti per quattro pani. 

Pasta

Lievitino: in un bicchiere, 15g di lievito di birra, poca acqua tiepida, un cucchiaino di malto (o di zucchero), un paio di cucchiai di farina00 (prelevati dal kg circa che si usa, regolarsi: fare un impasto morbido). Lasciare da parte fino a che non spumeggia e gonfia.

Mettere nell’impastatrice il lievitino, 50g di strutto, il resto della farina impastando e aggiungendo 4 uova una a una, acqua quanto basta, sale. Se è dura, aggiungere un po' di acqua.

Mettere a lievitare in luogo tiepido, coprendo l’impasto con un telo. 

Mettere sul tavolo un rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).

Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa.

Nel centro poggiare una ciotola capovolta; fare 16 raggi usando un coppapasta.

Tornare ai raggi: acchiapparli e ripiegarli in modo da creare una sorta di petalo vuoto, un'asola; premere l'estremità del raggio ripiegato sulla base perchè aderisca. 
                                                
Togliere la ciotola e battere il centro con un chekich, l'uzbeko stampo spillato (se non lo avete, inventerete delle incisioni, delle punture, con un coltellino affilato, una forchetta, dopo aver battuto il centro con il fondo di un bicchiere, averlo premuto con le dita). 

Far rilievitare.

Spennellare con un rosso d'uovo battuto, diluito con un po' di latte

In forno per 20' circa a 220° (almeno: insomma, forno al massimo). 
 





mercoledì 18 giugno 2025

Pani solari e vento cosmico. Uzbekistan

 

Siamo in: 

Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.

Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.

Arricciolare incidere cesellare.

I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. C'è un post di base con molti di questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. Questo pane va mangiato caldo e per la sua sacralità spezzato con le mani e non tagliato. Ne ho fatta una serie con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, procedendo con invenzioni nelle forme. Questo post è dedicato a pani con molti, lunghi raggi. 

Di Artemisia che si fa uzbeka.

Ancora un pane uzbeko, che mi dà così tanta soddisfazione. Qui spesso sono soli con colpi di vento cosmico che  ne scompigliano i raggi, dovuti a teglie non sufficientemente ampie. Nel menu di Gennaio 2019. Mettere gli amici nella bisaccia. Nel menu di Marzo2019. Fiorella e Andrea. Sul tavolo di Aprile 2019. Torte solari per Pasqua

Pasta.

Sciogliere 8g di lievito di birra fresco in 120g di  acqua tiepida con un pizzico di zucchero.

Quando spumeggia (confesso che spesso non ho atteso) aggiungere 25g di olio d'oliva e 25g di latte (circa 2 cucchiate delle due cose).
  
Versare in una ciotola dove sono stati setacciati 250g di farina00 con un pizzico di sale

Impastare, far lievitare fino al raddoppio (è comodissimo far lievitare in frigo per 8 ore: si mette dentro la sera, si tira fuori la mattina). 

Rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).

Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa. 

Nel centro poggiare una tazza e fare torno torno dei raggi fitti con un coppapasta.

Acchiappati i raggi, vanno distesi e ritorti su se stessi.  

In due casi ho ripiegato la punta di ogni raggio di lato, in modo che raggiungesse il raggio contiguo, pressando perchè si appiccicassero creando un bordo continuo.
L'intento era che fossero tutti della stessa lunghezza e alla stessa distanza. I limiti della teglia - rettangolare - hanno prodotto una certa asimmetria. 

In un altro caso li ho stesi a lunghe coppie, ciascun raggio ritorto, ripiegandone le punte verso l'interno fino al bacio. Di nuovo la teglia rettangolare mi ha indotto a tradire la circolarità. 

In tutti i casi ho tolto la tazza e battuto il centro con il chekish.  


Far rilievitare.

Spennellare di rosso d'uovo battuto, abbastanza diluito con un po' di latte

In forno per 20' circa a 220° (almeno: insomma, forno al massimo). 
 









martedì 17 giugno 2025

Pane solare stellare. Uzbekistan


Siamo in:

Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.

Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.

Arricciolare incidere cesellare.

I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. C'è un post di base con molti di questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi dove ne ho fatta una serie con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, procedendo con variazioni di forme. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. A questo pane dedico un singolo post perchè ne ho fotografati gli intrecci. 

Pasta per un pane solare del diametro di circa 32cm.

Sciogliere 8g di lievito di birra fresco in 120g di  acqua tiepida con un pizzico di zucchero.

Quando spumeggia (confesso che spesso non ho atteso) aggiungere 25g di olio d'oliva e 25g di latte (circa 2 cucchiate delle due cose).
  
Versare in una ciotola dove sono stati setacciati 250g di farina00 con un pizzico di sale

Impastare, far lievitare fino al raddoppio (è comodissimo far lievitare in frigo per 8 ore: si mette dentro la sera, si tira fuori la mattina). 

Rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).

Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa.

Spostare il tutto in una teglia rotonda di 34cm. 

Nel centro poggiare una ciotola; fare 16 raggi usando un coppapasta.

Tornare ai raggi: acchiapparli, ritorcerli. Avremo 16 raggi ritorti. Aggiustare diametro e distanze.                                                   
Togliere il bicchiere e battere il centro con uno o più chekich, l'uzbeko stampo spillato (se non lo avete, vi inventerete di fare delle incisioni, per esempio, dopo aver battuto con il fondo di un bicchiere). 

Far rilievitare.

Spennellare di rosso d'uovo battuto abbastanza diluito con un po' di latte

Disseminate di semi di sesamo.

In forno per 20' circa a 220° (almeno: insomma, forno al massimo). 









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