Aprile 2019. Pasquetta in famiglia con pic nic sul tavolo di casa. Il piacere dell'ammuina, della molte braccia che si interecciano porgendo tagliando, e chiedendo, degli apprezzamenti "ancora un po'", del rimescolio delle generazioni. Sul tavolo: mi cimento nella Pizza chiena pasquale e irpina, immensa come conviene che sia, meno rustica di come dovrebbe, forse anche meno chiena, ma che in ogni caso fa la sua parte; Zuppa sarda di agnello e finocchiella, cui si dedica Nunchesto; Smörgåstårta con paté di salmone e guacamole, per divertirsi a fare piccoli giardini (inoltre è pure golosa); Torta d'erbi della Lunigiana (ne provo nuove versioni, questa è la migliore di sempre); Pomodorini rossi e gialli e ribes rosso (una ciotola di gioielli); Pane solare pensando all'Uzbekistan (aridai e aridai); gradita Pastiera portata da Irene; un certo Dolce belga, ricetta del Talismano (un budino al cioccolato) che inseguo da anni e che continua a sfuggirmi; forse ce la farò, prima o poi, e allora darò indicazioni.
Pizza chiena pasquale
Zuppa sarda di agnello e finocchiella
Smörgåstårta con paté di salmone e guacamole
Torta d'erbi della Lunigiana, tra Liguria e Toscana
Pomodorini rossi e gialli, ribes rosso
Pane solare pensando all'Uzbekistan
Pastiera
Dolce belga
1 commento:
Lo so che mi ripeto... ma come al solito è una festa a tutto tondo dove anche gli occhi hanno una grande parte
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