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lunedì 14 dicembre 2020

Frutta al cioccolato

 

Da Artemisia

Una di quelle cose  - tante in verità - che non avrei ricordato di aver fatto senza i miei appunti.

2 fette di ananas candito tagliate a metà, 8 albicocche secche (se sono dure, immergetele per 30 secondi in acqua bollente, scolatele, asciugatele), 3 grosse albicocche candite (o altra frutta: fichi secchi, papaia candita). Verrano 15 pezzi. 

Riunite 220 g di cioccolato amaro (o al latte), spezzettato, e 2 cucchiaini di olio insapore in una ciotola; posatela su una casseruola contenente acqua quasi a bollore; mescolate finché il cioccolato è sciolto e l'insieme liscio (oppure, MO).

Immergete i frutti nel cioccolato tenedoli con un forchettone sottile; lasciateli sgocciolare, posateli su carta siliconata.

Quando sono freddi e il cioccolato è indurito, si possono riporre in un recipiente con coperchio e conservare in frigorifero sino a 2 settimane.

Nel servirli tagliateli a pezzi, perché se ne veda il colore.

venerdì 27 novembre 2020

Ravioli dolci con mincemeat

Siamo in:

Dolci bis-cotti.

DolcettiDolcetti. Con la frutta.

Di Artemisia

Non ci restano che giardini d'inverno, e le passeggiate tra i fiori - inebrianti giacinti, ciclamini minuti, ciclamini mai visti con falpalà - le può fare solo la micia benevola, e non sbatte tutto giù a colpi di zampa, anche se le occupiamo gli amatissimi davanzali. Avevo un piccolo dolce da riciclare - doveva venire un soffice dolce, una torta di uova e zucchero e farina, e venne invece gnucco; avevo pure del mincemeat, delle pere cotte. Frullai il primo, vi mescolai la frutta cotta, delle scaglie di cioccolata, del mincemeat; quando il composto mi parve del giusto sapore, e giustamente umido, cessai di fare la fattucchiera. Pensai a delle saccocce in cui infilare tal composto; mi serviva una pasta, non volevo una frolla, mi ricordai degli Uccelletti di Sant'Antonio, le cillitte de Sand'Andonie, e per la forma pensai alle impade. Il ripieno è scarso di zuccheri aggiunti, e così la pasta; la dolcezza viene data dal mincemeat, di sapore molto rilevato; a ogni saccoccetta oltre al rimescolato nella farcia ne aggiunsi una goccia allo stato puro. Vennero delle buone saccoccette, appena uscite dal forno ne vennero mangiate subito tre da uno che passava di lì. Restano buone un par di giorni.  

Farcia

Mescolare un elemento secco (biscotti o altra pasta dolce) frullato, con uno umido: pere cotte, in questo caso. 

Aggiungere scaglie di cioccolato amaro.

Aggiungere del mincemeat.

Mescolare: si deve avere un composto morbido.

Pasta all'olio:

500g di farina00, 150ml di olio (d'oliva molto delicato 150ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di zucchero.  

Far riposare la pasta una mezz'ora, coperta.

Stendere la pasta sottilemente. 

Ricavarvi dei dischi di 11cm. con un coppapasta.

Mettere al centro dei dischi un noce di impasto, e sopra quella un gocciolone di micemeat (non esagerate, nel bordo lasciato libero dovete avere lo spazio per sigillare bene il fagotto.

Ripiegate i lembi del disco e sigillateli con grande cura, a cresta di drago. 

Poggiate i fagotti, cresta in alto, su una teglia coperta di carta da forno, facedoli sedere per bene uno accanto all'altro, lasciando un cm di spazio. 

Forno a 180° per 30/40'.











giovedì 12 marzo 2020

Kumquat sciroppati, canditi, al cioccolato. Tre mandarini cinesi


Da Nepitella Partenopea

In questo we casalingo, mi sono dedicata ai kumquat che un mio amico mi ha donato della produzione del suo generoso albero. Dopo averli lavati, ne ho fatti fuori una decina assaporandoli così com’erano, non riesco a resistere agli agrumi in questo periodo dell’anno. Poi, tre Kumquat in varie fogge in una sola volta. Risultato molto buono.

750g di kumquat: li ho bucherellati con uno stuzzicadenti.

Kumquat sciroppati

Ho fatto uno sciroppo con 600g di zucchero e 500ml di acqua.

Quando lo sciroppo si è fatto liquido e trasparente, ma non caramellato, ho aggiunto i kumquat, e dal momento in cui ha ripreso a bollire ho fatto trascorrere 20’.

Ho spento e ho lasciato raffreddare nella pentola di acciaio scoperta.

Il giorno dopo ho ripetuto l’operazione, e così via fino a quando lo sciroppo si è ridotto a una consistenza da marmellata.

Parte di questi mandarini con il loro sciroppo li ho messi in dei barattoli, poi li ho fatti bollire 20’.

Kumquat al cioccolato

I restanti, privi dello sciroppo, li ho disposti in file parallele su una teglia ricoperta da carta da forno.

Poi sono stati a 100° nel forno ventilato per 3/4 ore. Hanno assunto una trasparenza che li faceva sembrare delle ambre, erano bellissimi.

Una volta freddi, una metà li ho calati con uno stuzzicadenti in cioccolato fondente fuso e li ho fatti raffreddare su una griglia.

Kumquat canditi

L’altra metà li ho passati nello zucchero.

Ci si potrebbe sbizzarrire anche con qualche spezia nello zucchero, che serve per ultimare il piccolo frutto che altrimenti risulterebbe troppo appiccicoso. Sarà per la prossima volta!









venerdì 29 novembre 2019

Apfel in Shlafrock (mele in veste da camera) della signora Hawelka. Vienna. Austria


Da Artemisia

In un indimenticabile viaggio molto innevato fummo a Vienna con i Daini, e andammo a pranzo con loro amici viennesi, frequentatori accaniti, fin dalla gioventù, del famoso caffé  Hawelka; ci dettero un par di ricette della signora. Si tratta di una consistente versione delle frittelle di mele, ben diversa dalle rondelle a noi più note (Frittelle di mele di Celeste), che mangiammo da Zu den 3 hacken, cosparse di zucchero a velo mescolato con abbondante cannella. Anche noi fummo nel Café Hawelka, più volte. E facemmo anche in tempo a vederli, i signori Hawelka.

Pastella:

1 cucchiaio di farina, uno spruzzo di latte (o crema di latte) e un uovo a testa, acqua frizzante finché non si ottiene una pastella fluida.

Aggiungere un rosso.

Nella pastella si immergono delle mezze mele private del torsolo e si friggono: si hanno le gebackene apfelspalkn, o apfel in schlafrock.

Cospargere di zucchero a velo mescolato con abbondante cannella.





giovedì 19 ottobre 2017

Pesche ripiene con ribes e cocco


Di Artemisia

Cugine delle note Pesche ripiene, con fantasie di cambiamenti: nel cuore mirtillli rossi, sopra una cupoletta con una sorta di merginga al cocco; da perfezionare la cupoletta: deve essere più montata, più gonfia, la metterei con una tasca da pasticcere; perciò tale ricetta va in Officina Riparazioni, dove raduno ricette provate più volte, tentativi, ricicli. Nel menu di Ottobre 2017. Pause di pace.

Spaccare in due cinque pesche gialle, denocciolarle.

Rifilarne la base in modo che stiano dritte senza dondolare.

Svuotarle appena in modo che abbiano tutte lo stesso piccolo incavo, triturare la polpa tolta, aggiungervi un cucchiaino di miele

Montare due albumi a neve aggiungendo man mano 110g di zucchero a velo.

Aggiungere delicatamente 125g di farina di cocco.

Aggiungere la buccia grattugiata di mezzo limone.

Aggiustare su ogni mezza pesca una cupoletta di composto di cocco.

Mettere le pesche dentro una teglia, versare sul fondo una/due dita di vino bianco.

30' in forno a 180°. 

Tiepide o fredde.






martedì 9 maggio 2017

Piccole apple amber con amaretti


Da Artemisia Comina

Piccole apple amber con amaretti: figlie dell' Apple amber. Ci sono anche una Papaya amber, papaia con cappello di meringa, e una Apricot amber. Base cremosa di frutta e cappellino rigido e fragile; molto apprezzata. Qui invece di una teglia grande, piccole teglie individuali; inoltre si aggiungono amaretti, che nel ridotto spessore del dolce diventano protagonisti; cambiare le dimensioni cambia i sapori. Ho triplicato la dose - abbondando, fate conto che le mele erano 3,500kg, le uova 7 - poiché volevo 24 tegliette. Siamo dentro Monografie. Cucina anglofona. Inghilterra Irlanda USA, ovvero una raccolta: qualche passeggiata e ricette anglofone di AAA, più o meno inglesi, irlandesi, USA. Divise in Di tutto un po' e Dolci.

1kg di mele pelate e a tocchetti, un cucchiaio d'acqua e 50g di zucchero: tutto in una pentola; cuocere le mele finché non sono morbide.

Quando saranno intiepidite, aggiungervi due rossi, poi il succo e la scorza di un limone.

Imburrare 8 tegliette di ceramica da forno di 11cm per 2cm.

Spargere sul fondo di ogni teglietta tre amaretti sbriciolati.

Versarvi il composto di mele, pareggiare.

In forno a 170° per 20'.

Montare due chiare aggiungendo mano a mano 125g di zucchero.

Tirare fuori le teglie dal forno e coprire le mele con le chiare montate.

Altri  20' di forno.

Servirle l'apple amber tiepido o freddo.










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