domenica 20 gennaio 2008

AUSTRIA. VIENNA. CAFÉ HAWELKA. PALATSCHINKEN DELLA SIGNORA HAWELKA.







Café Hawelka, Dorotheergasse 6.
Il signor Hawelka, ben più che novantenne, era lì, di vedetta. La signora Hawelka, haimé, nel frattempo – che ricordiamo, nella nostra ultima visita, darsi il cambio con il marito che assai riluttante le lasciava la piazza – ci ha lasciato. La possiamo però commemorare, grazie ai gradevoli memorie e pettegolezzi di una coppia viennese, che tra l'altro ci passa questa ricetta.

Palatschinken della signora Hawelka.
1 cucchiaio di farina, uno spruzzo di latte (o crema di latte) e un uovo a testa, acqua frizzante finché non si ottiene una pastella fluida. Aggiungere un rosso. Fare delle crépes. Farcire con marmellata di albicocche aromatizzata con uno spruzzo di grappa di albicocche, arrotolare. Spolverare di zucchero a velo, o irrorare con cioccolata fusa (quest’ultimo, consiglio di lui, ammiccante). I segreti della signora Hawelka (ricordo di lei, che nel café Hawelka passò molto tempo, da studentessa di medicina), che faceva le palatschinken migliori di Vienna, sono il rosso in più e l’aggiunta di grappa alle albicocche, gloria di Vienna. Tornata a casa, furono provate.

Quanto alla grappa, la coppia ci dice che mai ce ne fu di più annacquata di quella del café Hawelka: cosa che permette (dicono) di berne 60 bicchierini come fossero solo 30 (che vuoi che sia; impegnato in quest’impresa viene ricordato un attore austriaco, a lungo frequentatore di Hawelka).

Apfel in schlafrock
Se nella pastella si immergono e si friggono delle mezze mele private del torsolo, si hanno le apfel im schlafrock (mele in veste da camera). Questa consistente versione delle frittelle di mele è il dolce che mangiamo da Zu den 3 hacken, cosparse di zucchero a velo mescolato con abbondante cannella.

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