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Trzesniewski, Dorotheergasse 1, traversa del Graben.
Quanto all’avaro (questa la sua fama presso i viennesi) Trzesniewski, (a lungo abbiamo ripetuto e compitato, sotto l’attenta guida dell’amica viennese e lottando con le consonanti: cescnevschi, cescnevschi, cescnevschi) ci viene detto che le buone creme alle aringhe, alla paprika, alle acciughe, ai peperoni, a tutto, dei suoi seducenti tramezzini alla russa, sono a base di gran patate lesse e uova sode. Avaro? Inutile chiedere sconti, ci informavano gli implacabili viennesi: nemmeno ai parenti più prossimi.
Qui si mangia in piedi, stretti come su un autobus affollato, a meno di non avere una gran fortuna ed occupare uno dei pochi tavoli; tutt’al più ci si appoggia a un ripiano, e si fa la coda; ma tutto fila che è un piacere, senza intoppi né troppe gomitate. Se si vuole, i tramezzini si può portarli via in acconce scatole.
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