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Torte salate, in particolare
Torte salate chiuse vegetariane.
Di Isolina
Piove e ripiove. I piccoli rivi si ingrossano e gli esili
fiumi diventano fiumi veri. La nobile Foenna gonfia scorre giù
nella nostra Valdichiana. Dico nobile perché Leonardo
ne modificò il corso. Una volta alla Giustina non cresceva l'ortica, tanto che una nostra amica che voleva a tutti i costi fare una pozione biologica per scoraggiare gli insetti nell'orto, pensava di seminarla...la scoraggiammo e non se ne fece niente.
Passano gli anni e a poco a poco compaiono ciuffetti di ortica, ora ne ho una rigogliosa aiuola che in questo momento sembra essere al suo meglio, quindi la spunto. Ci fo una torta rustica davvero, direi con un'aria primitiva, piacevolissima al gusto
Abbondante
ortica: ne colgo una quantità che a me sembra impressionante, la porto in casa,
la scarico sul tavolo, mi infilo i guanti di lattice e incomincio con
pazienza a sfrondarla. Quasi 50 minuti di lavoro e sembra ancora una
buona quantità. Lavo, asciugo.
In un grandissimo tegame metto a rosolare in
olio d'oliva un grosso spicchio di
aglione a fettine quasi trasparenti, insieme a un
peperoncino verde fresco, anch'esso a fettine e privato di quasi tutti i semi.
Appena l'aglio accenna a prendere colore, calo la montagna di ortiche e incomincio girare. Nel giro di pochi secondi la montagna diventa un bel pugnetto verde.
Frullo non a fondo e lascio in attesa.
Pasta con 3/4 di
farina di grano saraceno, 1/4 di
farina0, un pizzico di
sale, tre cucchiaiate d'
olio d'oliva faccio una pasta che ridotta a palla metto a riposare sotto ciotola invertita.
A tempo debito stendo e faccio due dischi.
Ne stendo uno in piccola teglietta
oliata.
Lo ricopro con le ortiche (bastano appena), vi sbriciolo sopra della
feta, ricopro con l'altro disco.
In forno a 180° per 35'.