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lunedì 12 aprile 2021

Pastiera napoletana fatta nella campagna senese


Da Isolina

Pastiera napoletana in una versione "mia", anche se ho copiato una ricetta pari pari, più qualche consiglio di Nepitella Partenopea (per esempio per l'acquisto di grano cotto, dove ho scelto il Chirico come suggerito). Ma andiamo con ordine. L'idea di fare la pastiera è stata suggerita da Amedeo, rimasto affascinato dal pranzo di Pasqua come meravigliosamente descritto da De Giovanni, uno scrittore di gialli napoletano, che amiamo entrambi, assai bravo appunto nelle descrizioni. Affascinata ero rimasta anch'io, ma non mi era certo venuta l'idea di realizzare la pastiera, per me sempre stata nella regione del mitico. E poi, insomma, mi sono buttata. Ho seguito la ricetta tavolartegusto.it, salvo qualche infinitesimale variante, in particolare per la pasta frolla, per la quale non ho usato lievito e ho messo una minore quantità di zucchero (100g invece di 130g) e due uova invece di 1 più 2 tuorli. Perché? Non so, ma mi sembrava più giusto. Pasta frolla fatta il giorno prima. La stiamo ancora mangiando con diletto, centellinandola per ragioni dietetiche. Ben protetta in una scatola a chiusura ermetica si conserva benissimo, oserei dire che quasi migliora, a parte il guscio leggermente ammollato. Amedeo ne va matto... Fa parte delle Crostate al formaggio, Cheesecake. In AAA ci sono varie pastiere: La pastiera, o pizza di grano, di Ester, Pastiera senza grano di Aida, Pastiera che è cotta quando accostando l'orecchio non si sente più cantare: zu-z-z-z.

Crema di ricotta

350g di ricotta di pecora che il giorno prima ho scolato e poi "marinato" (termine della ricetta) mescolandola perfettamente con 300g di zucchero.

Il giorno dopo ho aggiunto 3 uova intere più 2 tuorli, 1 cucchiaino di cannella (la ricetta diceva mezzo),70g di canditi misti sminuzzati (io metà cedro e metà arancia), 4 cucchiai di aroma di fiori d'arancio diluito: il flacone dell'aroma, da 100 – 150 ml, è concentrato, basteranno poche gocce d'acqua.

Crema di grano

Pelate la buccia di 1 arancia e quella di 1 limone, mettetele in un pentolino ampio con 200g di latte intero, 30g di strutto (preferito al burro, volendo tornare all'antica tradizione) e 300g di grano cotto (la ricetta dice di frullarne alla fine 100g, non l'ho fatto).

Ho cotto mescolando frequentissimamente oltre i 30' indicati, per arrivare a quella che mi sembrava la giusta cremosità.

Eliminate le bucce degli agrumi ripulendole per bene.

Lasciate raffreddare.

A questo punto ho unito le due creme e ho mescolato accuratamente: il ripieno era fatto.

Poi si procede come per qualsiasi altra crostata. Non avendo il ruoto tradizionale svasato, ne ho usato uno a cerniera che ho ricoperto di carta da forno. 

Ho messo la frolla nello stampo, ho bucherellato il fondo con la forchetta, quindi ho versato la crema.

Ultima operazione, il posizionamento delle strisce e il pareggiamento dei bordi (dove io sono una frana per una qualche maledizione che mi porto appresso). 

In forno statico, a 150° per un'ora e a 170° per un'altra ora.






sabato 4 gennaio 2020

Cheese Cake con la colomba



Di Cucurbita Serenissima

Questa torta ha una storia; qualcosa si può leggerne qui: Terremoto de l’Aquila. 99 Colombe e Sorelle Nurzia. 40 foto per tutti. La pensò Rossana dell’Osteria La Zucca, Venezia, ovvero la nostra Cucurbita, che la chiamò torta Nurziatella. Artemisia l'ha amata e ne ha fatto una versione al torrone: Cheesecake al torrone e una ai pistacchi: Cheesecake ai pistacchi. Fa parte delle Crostate al formaggio, Cheesecake.

Mettere in acqua fredda 3 fogli di gelatina.

Fare uno sciroppo con 120g di zucchero, aggiungendovi i semi di un baccello di vaniglia e un ¼ del peso in acqua.

Montare a spuma 2 tuorli versandovi a filo lo sciroppo bollente.

Aggiungere il succo e scorza di un limone e 500g di ricotta di mucca freschissima passata al setaccio.

Strizzare la gelatina dall'acqua fredda e farla scogliere in mezzo bicchiere d'acqua bollente.

Una volta intiepidita, mescolarla delicatamente alla ricotta e poi aggiungere 250cl. di panna montata, mescolando molto piano dal basso verso l'alto in modo che risulti un impasto soffice.

Procurarsi uno stampo rotondo (diametro 24cm, alto 7cm) a cerniera mobile.

Foderarne il fondo con 400g. di colomba tagliata a fette alte 2cm. e versarvi sopra la ricotta.

Livellare dando dei colpetti di assestamento, in modo che non si formino all'interno di buchi d'aria.

Mettere la torta a rapprendere in frigorifero per almeno 4 ore.

A questo punto aprire la cerniera della tortiera, sfilare la torta e servirla con una decorazione di fragoline e mirtilli, una spolveratina di zucchero a velo e qualche fogliolina di menta.

Accompagnarla con due salse, una di mirtilli e una di fragole, frullando entrambi i frutti con una cucchiaiata di zucchero.


venerdì 11 ottobre 2019

Pomelo cheesecake

 
Da Artemisia

Modifico la cherry Cheesecake di Nigella Lawson, senza cottura per mettervi dentro e sopra del pomelo. L'esordio del pomelo in questa casa avvenne con la zuppetta di frutta alla crema di mango. Se volete vedere la faccia di questo grande agrume più dolce che agro, che infine si è sgranato agevolmente in mille piccoli, interessanti alveoli succosi, e come si sbuccia, cliccate il link. Fa parte delle Crostate al formaggio, Cheesecake. Nel menu di Ottobre 2019. Finalmente una zuppa per le grandi ciotole uzbeke

Per 6/8 persone.

Stampo a cerniera da 18cm.

Base

125g di biscotti al cioccolato frullati con 75g di burro morbido.

Foderare con carta da forno il fondo dello stampo.

Circondare con una fascia di acetato i lati dello stampo.

Stendere il composto e pressarlo nella base (ho usato un bicchiere con lati dritti facendone ruotare la base sul composto per pressarlo in modo uniforme).

Mousse

Mescolare 300g di formaggio cremoso (ho usato il chaka, formaggio fresco Asia Centrale a base di yogurt fatto da me; potete usare quark, o ricotta di mucca o capra) un cucchiaino di estratto di vaniglia, 60g di zucchero a velo, una cup (una tazza da tè) e mezza di pomelo sgranato.

Battere non allo spasimo, ovvero con montatura morbida che faciliti il mescolare poi, 250ml di panna fresca.

Mescolare formaggio e panna.

Deporre sulla base, lisciare.

La fascia di acetato sui lati aiuta, come aiuta far consolidare la torta in freezer, estrarla quando marmorea, toglierla dallo stampo senza fremiti suoi e nostri, deporla sul piatto di portata e farla attendere e ammorbidire in frigo.

Sulla torta mettere due cup di pomelo sgranato.



sabato 5 ottobre 2019

Cherry Cheesecake di Nigella Lawson, senza cottura

 
Artemisia da www.nigella.com
 
Molto fresca e con il piacere di usare il chaka maison. Qui il passaggio in freezer che neutralizza cedimenti e svenimenti, già consigliato in AAA per i cheesecake senza cottura, è secondo me altamente raccomandabile, vista l'assenza di rassodanti, che peraltro contribuisce al setoso fascino dalla torta. Utile anche la fascia di acetato. Fa parte delle Crostate al formaggio, Cheesecake. Sul tavolo di Ottobre 2019. Cediamo al primo autunno: funghi porcini, frutti di bosco, melograno, zucca, fichi.

Per 6/8 persone.

Stampo a cerniera da 20cm.

Base

125g di biscotti digestive (ho usato biscotti al cioccolato) frullati con 75g di burro morbido.

Circondare con una fascia di acetato i lati dello stampo.

Stendere il composto a e pressarlo nella base (Nigella ne fa leggermente risalire i bordi, io no anche perché con questa quantità di composto viene un fondo sottile; ho usato un bicchiere con lati dritti facendone ruotare la base sul composto per pressarlo in modo uniforme).

Mousse

Mescolare 300g di formaggio cremoso (ho usato il chaka, formaggio fresco Asia Centrale a base di yogurt fatto da me) un cucchiaino di estratto di vaniglia, mezzo cucchiaino di succo di limone, 60g di zucchero a velo.

Battere non allo spasimo, ovvero con montatura morbida che faciliti il mescolare poi, 250ml di panna fresca.

Mescolare formaggio e panna.

Deporre sulla base, lisciare.

La fascia di acetato sui lati aiuta, come aiuta far consolidare la torta in freezer, estrarla quando marmorea, toglierla dallo stampo senza fremiti suoi e nostri, deporla sul piatto di portata e farla attendere e ammorbidire in frigo.

Nigella su ci schiaffa una black cherry confettura; io ci misi frutti di bosco.

 






 

giovedì 16 agosto 2018

Pastiera di riso AA, di Aida e Alda

 
Entro la raccolta Crostate ci sono le Crostate con crema alle uova. Flan sucrée en croûte.

Da un appunto della madre di Mentuccia, come spesso scombiccherato, più un intervento di Alda Muratore che si industria a tradurlo in fattibilità, una prova di Artemisia di cui non ha tenuto traccia se non delle foto, un'altra - portata a casa di Silvia e Marco: Maggio. Da Silvia e Marco con un pollo circasso. - che pur con buon esito ancora non la soddisfa richiedono che tale ricetta sia di nuovo provata. Queste vicissitudini portano a schiaffarla in Officina riparazioni, il tag delle prove dei ricicli, dei rifacimenti.

Da Mentuccia 

Gli appunti di mia madre, presi su qualsiasi foglio di carta volante, li ho messi in una scatola. Prima, come un epigrafista, li ho trascritti. Eccone uno:
"farina 1/2 kg - burro gr 200 - zucchero gr 200 - mezza tazzetta da caffè di latte - uova cinque, per la pasta frolla. 1/2 litro di latte, tre uova, farina e zucchero necessari, e si fa la crema. 4 ricotte, due uova con le chiare battute a neve, 250 gr di zucchero, cannella, limone, 4 bicchierini di rum. In tutto 450 di zucchero e 10 uova e lo zucchero della crema. Si unisce la crema di latte e la crema di ricotta e se si vuole del riso cotto nel latte (4 cucchiai circa) e si mette nella pasta frolla come per la crostata.
"
Non so se questa crostata fu mai fatta; ha l'aria scostumata dei dolci d'antan, semplici ma da festa nel profluvio di uova, meridionali nell'opulenta ricotta.

Traduzione di Alda Muratore


Questa nota folle, letta dall'esperta nell'arte dolciaria amica Alda, fu da lei ricondotta a sensata fattibilità. Non si accorse che c'era una traccia anche per la frolla, o non riuscì a credere a "uova cinque" e glissò. Alda dice: mi pare che si possa interpretare così:

La pasta frolla puoi prepararla con la ricetta che segui normalmente per le crostate, oppure con la formula 3-2-1 (3 etti di farina, 2 etti di burro, 1 etto di zucchero e 1 uovo).

Poi fai una crema di latte: con 1/2 litro di latte, tre uova, due cucchiai di farina e zucchero a tuo gusto.

Poi prepari una crema di ricotta: batti a crema due tuorli con 250g di zucchero, aggiungi 200g di ricotta, 4 bicchierini di rum, cannella in polvere, buccia di limone grattugiata; batti le due chiare a neve e le aggiungi con garbo.

Ora mescoli le due creme così ottenute, e aggiungi anche 4 cucchiai di riso bollito nel latte (io farei per prima cosa bollire il riso, lo scolerei e userei il latte per la prima crema).

A questo punto, non resta che foderare il fondo e i bordi di una teglia (per la proporzione 3-2-1 usa una teglia di 26 cm di diametro) con la pasta frolla e riempire con il ripieno.

Per la cottura, credo che a 180° non si sbagli: sorveglia, e quando il tutto ha assunto un bel colore infila un coltellino nel centro: se esce pulito, ci siamo.

Versione di Artemisia per il pranzo da Silvia e Mario

La registro come pro memoria, ma voglio rifarla ancora prima di mettere qui una mia versione approvata. Ho pressappoco seguito la traccia di Alda, ma con deviazioni in corso d'opera dovute al caso e alla necessità. Alla fine dosi più abbondanti, che hanno comportato, dopo aver usato un fascia d'acciaio di 20cm di diametro e 4 di altezza, un avanzetto che è finito in un tegamino.












lunedì 22 agosto 2016

Pastiera senza grano di Aida


Siamo in:

Monografie. Italia. Cucina e passeggiate, e in particolare Napoli e la CampaniaItalia. Napoli e la Campania. Cose dolci.

Ricette della Valle di Comino
.

Crostate al formaggio, Cheesecake.

Mentuccia
ha un vecchio quaderno di sua madre Aida con due ricette di pastiera; una, quella che è cotta quando smette di cantare, è stata già trascritta. Questa è l'altra ricetta, dove si afferma audacemente che si può chiamare pastiera anche una pizza dolce con crema pasticcera e ricotta, senza grano. Artemisia si è messa a farla e rifarla e ancora non ha detto che va bene, ma è sempre squisita. Fa parte delle Crostate al formaggio, Cheesecake.

La ricetta trascritta alla lettera

Prima di tutto bisogna fare la pasta frolla per la quale ci serviremo, modificandone le dosi, di quella senza uova. Impastate un ettogrammo e mezzo di burro con due cucchiaiate e mezzo di zucchero a velo, e quando lo zucchero è assorbito incorporate al burro quattro cucchiaiate colme di farina, quattro cucchiaiate di farina di patate e la raschiatura di un limone. Unite bene tutti i vari ingredienti, fate una palla della pasta e lasciatela riposare un momento.

Confezionate intanto una crema pasticcera con due cucchiaiate di zucchero in polvere, due rossi d'uovo, un cucchiaio colmo di farina e un bicchiere di latte.

Dopo aver preparato la crema bisogna preparare il composto di ricotta. Lavorate con un mestolo di legno in una terrina gr 300 di ricotta, tre rossi d'uovo, tre cucchiai di zucchero in polvere e un pizzico di cannella; e quando la ricotta sarà ben sciolta unitele la crema pasticcera fredda, tre cucchiaiate tra cedro e scorza d'arancia canditi, che avrete tagliato a pezzettini, e tre chiare montate a neve.

Amalgamate con garbo tutta questa roba.

Dividete la pasta frolla in due e usatela come per la pastiera di grano.

Con la lama di un coltello regolarizzate intorno intorno la forma della pastiera, doratela con un po' d'uovo sbattuto e mettetela in forno di giusto calore per una mezz'ora abbondante.

Spolverizzare di zucchero vanigliato.

Versione 1 di Artemisia

Con misure aggiustate e recuperate. E' un dolce squisito, di esecuzione non facile poiché la pasta è di delicatissimo maneggiamento, cosa che peraltro la rende ottima.

Pasta frolla

Impastare 150g di burro con due cucchiaiate e mezzo di zucchero a velo.

Aggiungere 75g di farina00 e 75g di maizena.

Aggiungere la raschiatura di un limone.

Fare una palla di pasta e lasciarla riposare al fresco.

Crema pasticcera

Con due cucchiaiate di zucchero in polvere, due rossi d'uovo, un cucchiaio colmo di farina, un bicchiere di latte.

Composto di ricotta

Montare 300g di ricotta, tre rossi d'uovo, tre cucchiai di zucchero in polvere.

Comporre la farcia

Unire ricotta e crema pasticcera fredda, tre cucchiaiate tra cedro e scorza d'arancia canditi e tritati, e tre chiare montate a neve.

Allestimento

Rivestire una teglia di 20cm, bordi 5cm, con un guscio di pasta frolla.

Versarvi il composto di crema e ricotta.

Fare una griglia di pasta.

Spennellarla di rosso d'uovo sbattuto (omesso).

Forno a 180° per 40/45'.

Spolverizzare di zucchero vanigliato (omesso).

Versione 2 di Artemisia con un uovo nella pasta

Ho modificato la pasta: poiché avrei dovuto aggiungere un po' di liquido, ho invece aggiunto un uovo e alquanta farina (due cucchiaiate?); ho usato una fascia di 22cm per 5cm, troppo alta di circa un cm. La pasta bastava appena, ho fatto dei bordi troppo sottili e la torta tende a deformarsi. Meglio una fascia di 20cm. Inoltre il forno messo a 200° per sbadataggine l'ha fatta gonfiare troppo e troppo in fretta. Concluse le geremiadi, aggiungo che è squisita: delicata, appena dolce ma soave, non finivamo più di riprenderla, tutti (quella con due spirali sulla griglia). Sul tavolo di Ottobre 2017. Quasi Auvergne con il cantal.

















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