Da Polsonetta
La bontà di queste mandorle, che quando siamo invitati da Polsonetta e Cornucopio mangiamo scostumatamente, con e senza aperitivi, sino a che non dobbiamo abbandonarle per andare in tavola, è che ci vengono servite calde. Ogni volta le troviamo. Per esempio: Dicembre 2017. Una cena italiana per una dama tedesca. Dicembre 2017. A cena da Polsonetta e Cornucopio per consolare e farci consolare. Gennaio 2020. A cena da Polsonetta e Cornucopio. Polsonetta suggerisce che la mandorla è meglio che sia di Avola, saporita, grandicella, e che se non la pelate voi nell'acqua bollente, va comprata bianca dove se ne fa grande smercio: che sia fresca. Poiché le sala generosamente, dopo la cottura le sgrulla un po': le piace che le rimanga un po' di sale all'olio di mandorla che riusa variamente.
Delle mandorle sbucciate vanno tenute un quarto d’ora nell’acqua.
Sgocciolatele.
Senza asciugarle, salarle con sale fino dopo averle distese su teglia in un unico strato.
Forno a 180°.
Girarle appena profumano e finire di colorarle; in tutto, circa 10'.
2 commenti:
Belli questi ritorni a cene pre-epidemia... Ma le mandorle le devo scottare per togliere la "pelle"? E a che temperatura in forno ? Grazie, cara Artemisia & Compagni, di esserci sempre. CLAIRE
mandorle già sbucciate; 180°
grazie di far sentire la tua voce :)
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