Peccato, non ho voglia di ricominciare a studiare (se mai ne ho avuta) ma lo farei solamente per presentare una tesi di laurea sul tuo blog!!!! MarinaP.
"Io sono quello dei commenti tardivi" disse Pillo facendo finta di aver postato non due soli commenti, ma molti di più. "Come una macchina del tempo, le frittelle della nonna Ida mi hanno riportato alle polpette di nonna Tetta". Pillo scacciò un tenero ricordo dall'angolo di un occhio e continuò: "il pane non era grattato, ma pane raffermo mollato nell'acqua fredda e strizzato molto bene. Poi, in una grande ciotola, uova, un po' di sale, abbondanti parmigiano e pecorino romano grattugiati e molto prezzemolo tritato, a formare un composto morbidissimo, che nonna friggeva a cucchiaiate nella sua grande padella nera". "Noi cugini" proseguì Pillo "rubavamo le polpette appena fatte sotto gli occhi di nonna, che faceva finta di arrabbiarsi, e le mangiavamo scottandoci la lingua. Quelle che avanzavano finivano dentro una densa salsa di pomodoro e andavano bene per la cena". "Ma non ne avanzavano mica tante..." pensò tra sé e sé Pillo, chiudendo l'album dei ricordi....
6 commenti:
Peccato, non ho voglia di ricominciare a studiare (se mai ne ho avuta) ma lo farei solamente per presentare una tesi di laurea sul tuo blog!!!!
MarinaP.
uh ma che idea accattivante... studiamo Artemisia e diventiamo dotti commentatori cum laude! ci sto, corro a iscrivermi a bloggologia!
eh.. ma questa amabile signora è vasta, oceanica direi..
grazie carissime, navigatrici del web metre tutto dorme, tace e si piega al solleone :)
"Io sono quello dei commenti tardivi" disse Pillo facendo finta di aver postato non due soli commenti, ma molti di più. "Come una macchina del tempo, le frittelle della nonna Ida mi hanno riportato alle polpette di nonna Tetta". Pillo scacciò un tenero ricordo dall'angolo di un occhio e continuò: "il pane non era grattato, ma pane raffermo mollato nell'acqua fredda e strizzato molto bene. Poi, in una grande ciotola, uova, un po' di sale, abbondanti parmigiano e pecorino romano grattugiati e molto prezzemolo tritato, a formare un composto morbidissimo, che nonna friggeva a cucchiaiate nella sua grande padella nera". "Noi cugini" proseguì Pillo "rubavamo le polpette appena fatte sotto gli occhi di nonna, che faceva finta di arrabbiarsi, e le mangiavamo scottandoci la lingua. Quelle che avanzavano finivano dentro una densa salsa di pomodoro e andavano bene per la cena". "Ma non ne avanzavano mica tante..." pensò tra sé e sé Pillo, chiudendo l'album dei ricordi....
bel ricordo, pillo, e da annotare ;)
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