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giovedì 1 novembre 2018

Marmellata di cotogne con limoni e clementine

 
Di Isolina

Avevo deciso che non avrei scritto di un'ennesima marmellata di cotogne, ma dopo averla assaggiata, non ho resistito: troppo buona, vi si sentono tutti i sapori delle componenti.

Ho fatto bollire 4 grossi limoni non trattati per 4', ho cambiato l'acqua e li ho fatti bollire per altri 4', fino a renderli morbidi. Li ho messi a scolare per farli raffreddare.

Nel frattempo ho pulito circa 2,500kg di cotogne, non le ho pelate, e le ho ridotte a pezzetti.

Man mano ho messi i pezzi di cotogna in un tegame che già conteneva il succo di 500 g di clementine spremute, mescolando in modo che si bagnassero del succo aromatico.

Ho poi tagliato i limoni in quattro, ho tolto i semi e le parti interne più fibrose, li ho frullati ma non a morte, cioè lasciando dei pezzettini interi e li ho aggiunti alle cotogne.

Ho messo il tegame sul fuoco, ho aggiunto acqua bastante ad arrivare quasi a livello della frutta e ho fatto andare fino a che le cotogne si sono ammorbidite.

A questo punto ho passato più volte il frullatore a immersione per rendere il tutto cremoso, ma sempre lasciando dei pezzetti rustici.

Ho infine aggiunto una stecca di vaniglia spezzata, 4 rosette di anice stellato, e dello zucchero bruno chiaro (non posso quantificarlo perché messo assolutamentr a occhio, ma penso non fosse più di 600).

Ho fatto andare mescolando (che schizzi!) per circa 45'.











giovedì 6 agosto 2015

Marmellata di limoni e pesche



Di Isolina

Numero uguale di limoni e di pesche gialle (ovviamente il volume poi è stato in favore delle pesche), mezza stecca di vaniglia, due stelle di anice, zucchero raffinato (ho fatto a occhio, molto poco).

Le pesche le ho semplicemente sbucciate.

I limoni li ho fatti bollire per 3', ho scartato l'acqua e li ho rifatti bollire per altri 3'; li ho scolati e rimessi in altra acqua, e fatti bollire ancora per circa 20', fino a intenerirli. Di nuovo scolati, e messi sotto acqua fredda per poterli maneggiare. Li ho tagliati a metà per il lungo, e poi ancora per togliere la grossa membrana interna e i semi.

Ho riunito pesche e limoni in un grosso boccale e ho frullato, lasciando pezzettini. Ho aggiunto anice stellato e un baccello di vaniglia.

Tutto in un tegame sul fuoco, e appena la massa ha incominciato a bollire ho aggiunto lo zucchero. Mescola e rimescola, ma neanche tanto, per un'oretta scarsa.

Alla prova: molto soddisfacente.



sabato 30 novembre 2013

Marmellata di limoni e cotogne


Di Isolina

Stamattina, all'assaggio ufficiale, ho deciso che è quella che mi piace di più tra le varie che ho fatto. Le mie marmellate non sono mai belle o trasparenti o colorate come altre. Sono rustiche, semplici, ma di solito alquanto buone.

Circa 900g di limoni che ho fatto bollire, interi, per circa 3 minuti, cambiando l'acqua tre volte.

Quindi li ho messi a scolare.

Nel frattempo ho pulito, ma non sbucciato, due cotogne (600g) e le ho tagliate a pezzetti mettendole via via nella pentola dove avrei fatto la marmellata con acqua e poco succo di limone.

Le ho messe sul fuoco a bollicchiare, coperte.

Appena i limoni si sono raffreddati quel tanto da poterli maneggiare, li ho tagliati, privati dei semi e eventuali membrane troppo invadenti, ho frullato il tutto e li ho aggiunti alle cotogne, ormai abbastanza tenere, schiacciate grossolanamente.

Ho mescolato bene, ho aggiunto lo zucchero, questa volta bianco perchè la volevo chiara, a occhio (ma credo ca.300g), mezza stecca di vaniglia smezzata per il lungo, due anici stellati, qualche foglia di  limoncina.

Cuocere fino a densità desiderata.






martedì 21 agosto 2012

Meline e susine, marmellata

Di Isolina

Che andassero inseme era la logica conseguenza, visto come si erano commiste bene. Non avevo mai provato questa vincente combinazione. Non starò a raccontare come si fa la marmellata, ognuno ha i suoi modi.

Meline sbucciate e tagliate in quartini, susine snocciolate e tagliate in due.

Giù in pentola con il succo e la scorza di un lime (limone andrebbe altrettanto bene, ma quello era lì), zucchero di canna, anice stellato e sul fondo della pentola per avviare e facilitare la bollitura, un dito scarso di acqua.

La solita frullatura finale, molto leggera e togliendo le stelle d'anice che poi ho rimesso nella marmellata.





mercoledì 22 febbraio 2012

Marmellata di radicchio di Treviso tardivo


Da Artemisia

Rovinatevi acquistando del radicchio rosso tardivo; se sarete lì dove si coltiva, approfittate dell'assai più economico radicchio venduto a foglie sfuse.

Tagliate le foglie finemente. Pesatele. Aggiungete uguale peso di zucchero, cuocete fino a che non sarà densa composta di un rosso scurissimo.

Tutto qui. Squisita.


venerdì 30 settembre 2011

Gelatina di uva nera con agar agar


Da Cucurbita Serenissima

Lavate e sgranate 1.200g di uva nera, meglio se fragola. Mettete i chicchi in una pentola e fate bollire a fuoco medio per 20’.

Mettete i chicchi cotti a scolare dentro uno chinois appoggiato su un recipiente per tutta la notte.

Aggiungete al succo ottenuto 500g di zucchero, mescolate sul fuoco, aggiungete 3 cucchiaiate di agar agar (oppure gelatina in fogli nelle dose suggerite sulla confezione per questa quantità di liquido).

Far raffreddare dentro uno stampo. Potete ungerlo di olio insapore per facilitare l’estrazione; al momento di sformare, passate un coltello affilato lungo i bordi.

venerdì 2 settembre 2011

Marmellata di fichi


Di Isolina 

Con i chiodi di garofano

Quest'anno la siccità ha messo in forse la produzione. Fichi rinsecchiti da gridar pietà. Ho dovuto ricorrere ad alberi di amici, che saranno ricompensati con il prodotto finito. Semplicissima marmellata, chiede solo pazienza (al solito!). La faceva mia madre, ma non so come, negli anni ho sviluppato la mia ricetta. La coccinella voleva partecipare?

 Fichi spellati e poi schiacciati con le mani, succo e scorza di limone, chiodi di garofano, foglie di alloro, zucchero bruno di canna.

Per dare un'idea, su 3.5 kg di frutti, 650 g di zucchero bruno, due limoni, 3 foglie di alloro (piccole), 5 chiodi di garofano.

Metto fichi e spezie nella pentola, porto a bollore, aggiungo lo zucchero e con pazienza, mescolando quasi costantemente, faccio andare per un'ora.

Adesso 8 vasetti stanno quatti in pentolone a bollire per 35 minuti.

Con la cannella


Sono riuscita a racimolare altri fichi da uno dei nostri esausti alberi. Visto che ad alcune personcine non piacciono i chiodi di garofano (ma come si fa, siete sicure?), ho deciso di non metterceli. Ho usato però della cannella, ancora profumatissima, una scorza che arriva dalla costa del Malabar. Piace la cannella? I limoni provengono delle mie amate piante, quindi molto bio, e un po' di bucce ci sono sempre.










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