martedì 24 marzo 2020

Marzo. Cena indiana, un attimo prima della quarantena


Marzo 2020. Cena indiana, un attimo prima della quarantena. In cinque intorno a un tavolo quadrato, già con l'aria di chi doveva stare molto in campana, niente baci, distanza di un metro, l'aria di chi si vede quasi alla chetichella, già trasgressivi senza trasgredire, e perciò tanto affettuosi uno con l'altro, tutti ad amarci in fretta, perché sapevamo che eravamo lì perchè ci volevamo proprio vedere, che si tirava la corda, che stava arrivando - si sentiva - la quarantena. Sul tavolo metto un piccolo Nandi che abbiamo portato via dall'India prendendolo dalle mani stesse del suo fabbro. Festeggiavamo un nuovo libro, festeggiavamo i rapporti, eccoli lì, sotto il nostro naso, nella loro importanza, ora che l'epidemia ce li sbatteva in faccia: umani! Voi siete relazione, sempre! Non ci riuscite, a non stare appiccicati l'uno all'altro! L'autonomia mettetevela dove dico io! (chi parla? Dio, il virus, la nostra anima). Menu indiano - sì, ancora, l'India rivive con le foglie di curry che ho preso grazieaddio abbondanti quando sono andata al mercato Esquilino senza sapere che chissà quando lo avrei rivisto, e ho pure voluto mostrare agli ospiti quanto è rosso il peperoncino del Kashmir - di una cena che è l'ultima di un periodo di cene fatte come se non fossero, come invece erano, un dono di Shiva nello stato benevolo, mentre adesso è parecchio su di giri, e chissà quando ne avremo un'altra: Pappadam, Nippattu 2. Spicy rice crackers. Crackers speziati. Karnataka. India del Sud; Patate allo yogurt. Raita di patate. India del Nord; Cetrioli allo yogurt. Raita di cetrioli. India del Nord; Lenticchie nere al ghee. Daal Makhni, Maa ki Daal. Punjab; Curry di fagiolo mungo verde. Sabut moong dal, green gram curry. Punjab; Riso al mango. Mavinakayi chitranna recipe, mango rice Karnataka style; Pollo del Chettinad in salsa. Chicken Chettinad gravy; Mousse di cocco e papaya. Papaya Coconut Kheer. Papaya Coconut Payasam. Tamil Nadu.

Pappadam

Nippattu 2. Spicy rice crackers. Crackers speziati. Karnataka. India del Sud

Patate allo yogurt. Raita di patate. India del Nord

Cetrioli allo yogurt. Raita di cetrioli. India del Nord

Lenticchie nere al ghee. Daal Makhni, Maa ki Daal. Punjab
 
Curry di fagiolo mungo verde. Sabut moong dal, green gram curry.Punjab

Riso al mango. Mavinakayi chitranna recipe, mango rice Karnataka style

Pollo del Chettinad in salsa. Chicken Chettinad gravy

Mousse di cocco e papaya. Papaya Coconut Kheer. Papaya Coconut Payasam. Tamil Nadu





















 











 

3 commenti:

Pellegrina ha detto...

Quel vitellino è un colpo al cuore. Me ne sono innamorata.
Lo sguardo da cucciolo in cerca di carezze lascia già intravedere lo charme dei grandi occhi bovini.
Una delle cose più struggenti della tua collezione.
Lo ruberei!!!!

Mi hai dato un’idea con quella caffettiera usata come brocca per l’acqua: oggidi non si sa mai come usarle.
Depurate opportunamente alcune di queste ricette sono praticabili: le lenticchie, i fagioli, senz’altro i dolci se non fosse che finché dura la quarantena li evito senza troppi drammi perché quando sono in Italia sono così infelice sul lavoro che mangio in continuazione. A casa immobile ho scoperto che sono forse dimagrita! Di certo non sento l’impulso di mangiare dolci tre volte al dì. È sparito di colpo. Peccato non avere fatto incetta di foglie di curry, dato che abito proprio dietro a quel mercato lì.

artemisia comina ha detto...

sì, ha proprio quella faccia (Nandino)

e le patate no che sono buonissime?

Pellegrina ha detto...

Cara Artemisia
Le patate hanno in effetti un’aria succulenta, benché lesse non mi entusiasmino. Le ho in casa, ma siccome mi sto curando perché con raro tempismo ho avuto l’influenza, se tale è stata, dato che tossivo come la tabagista che per certo non sono stata mai (ne scrivevo sul mio blog), non posso assumere latticini per qualche settimana ancora, quindi per ora niente.
Il vitulus è davvero un gioiello. Nandino è molto nostrano, come nome, per un gioiellino.
Mi è caduto sotto gli occhi un tuo commento di un anno fa in cui rispondevi positivamente all’idea di farsi gli auguri di persona. Pensa che non l’avevo mai letto, scusa!
Se la risposta è ancora valida, quando leveranno gli arresti domiciliari, potremmo salutarci de visu, anche con Nandino.
MES permettendo, che mi atterrisce molto più del virus, forse perché non siamo (ancora?) nella bergamasca operaia di chi è obbligato a andare in fabbrica anche così.

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