sabato 6 ottobre 2007
MENU DELLA FESTA SETTEMBRINA IN VAL DI COMINO
Cinquanta ricottine di pecora di Picinisco.
Scaglie di marzolina, formaggio di capra ricco di profumi di erbe e stagionato, di Campoli Appennino, servite in pirottini individuali e accompagnate da quattro composte maison: marmellata di peperoncini piccanti, composta agrodolce pom-pep, mostarda di cipolle rosse, marmellata di pere.
Due caciotte di pecora al tartufo di Campoli Appennino.
Le pere scomponibili al limone. 17 pere William non sbucciate, tagliate a rondelle, bagnate nel limone e ricomposte.
Un piatto di verdure crude tagliate a julienne (sedano, carota, peperoni gialli e rossi), ravanelli, e insieme di frutta: fichi d’india sbucciati e tagliati a rondelle, prugne tagliate a spicchi, uva. Questo piatto è stato ispirato dalla festa di Montegallo.
1600kg di Peschette al tartufo di Campoli Appennino.
Una grande Brioche Galante al parmigiano.
Pagnotta di Atina Inferiore.
Due ciambelle ai semi di anice di Atina inferiore.
Tagliarini con fagioli del Mollarino.
I tagliarini e fagioli sono il piatto principe della cultura popolare locale.
Sformato di spinaci e piselli con cuore di lollo ed erbette fiorite accompagnato da polpettine con salsa al limone ed erba cipollina.
Turbante di frittatine con cuore di polpettine al sugo, dadolata di pomodori al timo, corona di erbe e salsa di pomodoro al basilico. In casa di Mentuccia i turbanti e gli sformati sono sempre stati i piatti della festa, accompagnati da innumerevoli polpettine tanto dentro le loro trippe, che fuori.
Due pizze di ricotta salata e frolla dolce, di cultura napoletana (una volta qui era regno di Napoli). La farcia è di ricotta, salame, provola, provolone, la crosta di frolla dolce. Nepitella Partenopea, che era tra gli ospiti, l’ha subito chiamata Rustico, come lo chiama la sua mamma.
Due pizze di zucchine, la cui ricetta - zucchine napoletane trifolate, uvetta, capperi, acciughe, pasta fatta con olio e vino - è stata portata da Roccasecca dalla nonna di Mentuccia Fibrena.
Due polli ripieni al limone con puré di mele Smith.
Trifle di ricotta al Cointreau e marmellata di arance.
Vini: Falanghina Vinosia 2005, Cabernet in purezza Palombo nella versione semplice 2005 e in quella riserva con
passaggio in barrique 2002.
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9 commenti:
Artemisia and Accademici!
la vostra festa campestre è un inno alla gioia del commensale, e come sottofondo musicale l'inno beethoveniano? eccessivamente titanico! Forse una musica dell'artigiano Bach? neppure! una promenade di Satie? invece semplicemente penso a una bella musica d'autrefois come quelle che Piavoli sa trovare.
Che bel menu accattivante! tributo assieme alla tradizione ma pure inclusiva di qualche divertissement di nouvelle vague! Ineccepibile trovo, per raffinatezza& semplicità, la proposta delle ricottine! (grazie Artemisia della dedica virtuale!)
Complimenti! La casa ospitante è così bella con la sua patina di memorie devotamente custodite. Cose introvabili, cose vere ed inestimabili! fuori della correct omologazione, mi piace molto!
Un gentile saluto per voi!
ps: ieri, il mio pomeriggio culinario mi ha vista appagata protagonista di due piatti con esito che dico eccellente (quando bello buono e felicemente riuscito vanno assieme): rotolo farcito di trippa e l'arrosto di polpa di maiale lardellato al pepolino. sono stata contenta di me ed ho piacere di raccontarvelo!
gentile murasaki, se mai ti saltasse l'uzzolo di comunicarci una tua ricetta, specie se suggestiva come le due sopraevocate, sappi che saremmo ben lieti di apprenderla e diffonderla :D
PS: "rotolo farcito di trippa" è premessa assai accattivante di seguito che ci si chiede come svilupperebbe...
aggiungo: a proposito di musica, di dico che il festeggiato (per altro maniaco di bach) è stato inondato di ottimo jazz.
Quanto a uzzolo sono consenziente!
Del rotolo di trippa farcito, questa la corretta definizione- ho la documentazione fotografica, essendo anch’io una accanita della digitale con una vocazione e una capacità eccessiva di scatto!
Mi onora che la mia ricetta possa venire ospitata.
Il blog “a a a”, tra tutti quelli di cucina che conosco, è per i miei gusti il più bello in assoluto!onore al merito della curatrice, che immagino “cuore pensante” del progetto.
Vedo una difficoltà nel fatto che non c’è –volutamente- un indirizzo di posta.
Dal momento che capisco la vostra scelta sia di privacy che d’impostazione altamente selettiva mi chiedo come sarà possibile. Anche se, volendo, dei modi sono sempre escogitabili!
Ciao Artemisia!
ecco fatto: ho messo una email :D
adesso sono papavero!
quanto sono curiosa della faccia della cugina vestale!
(non ho mai arguito tra le genti chi fosse)
(nessun imbarazzo! continuo a immaginarla)
cara pap, adesso sei tu che non hai email :DDD
murasaki, una della mie dame letterarie preferite. dovrò parlare di lei e dei suoi pasticcini (in tutto il lunghissimo romanzo, non si mangia altro: i pasticcini matrimoniali).
la mia dama preferita,
le sono debitrice
da lei ha avuto origine la mia iniziazione all'haiku all'acquerello di geishe e una sottile robusta passione per il japan antico
(e sto parlando ahimè di tanti di quegli anni fa che se avessi un kimono bagnerei una manica di pianto):-)
anch'io, pap! avevo 18 anni!!
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