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mercoledì 30 aprile 2025

Torta di patate, peperoni, olive taggiasche


Siamo in Torte salate, quindi in Torte salate chiuse, vegetariane, Torte salate. Con le patate, Torte salate chiuse, vegetariane. Liguria.

Di Artemisia

Arrivavano giorni pasquali, avevo un po' di tempo per cucinare, mi sono data a un furioso allestire torte, come se dovessi rimediare a giorni di festa intrisi di digiuni da scongiurare. Di torte di patate e peperoni ce ne sono diverse: Pizza di patate e peperoni, Pizza di patate peperoni e salsiccia, Pizza di patate, peperoni ed erbette; ma basta cambiare qualcosa e si differenziano l'una dall'altra. Questa, in particolare, adotta pasta matta stesa sottilmente.

Due grandi patate lesse vanno pelate e schiacciate con la forchetta in una ciotola.

Aggiungervi tre peperoni polputi gialli e rossi arrostiti, pelati, ridotti a striscioline, conditi con olio d'oliva e sale (cotti nella friggitrice ad aria: 20' a 180°). 

Aggiungervi due manciate di olive taggiasche denocciolate.

Mescolare.

Pasta matta:


200g di farina00, tre cucchiai d'olio d'oliva e tanta acqua quanto basta per ottenere un impasto morbido.

Farla riposare 10' sotto una pentola.

Dividerla in due, una parte più grande.

Stendere un disco di pasta sottile con la parte grande.

Testo di rame di 34cm spennellato di olio d'oliva: mettervi su il disco facendo ricadere ampi bordi oltre, sul tavolo.

Mettervi la farcia.

Stendere un disco di pasta sottile con la parte piccola, metterlo sulla farcia.

Ripiegare i bordi dei dischi, plissettandoli
e tirandoli verso il centro.

Con la punta delle dita premere profondamente, facendo cullette regolarmente distanziate.

Fare sul coperchio una spirale di olio d'oliva. Spennellarla, distribuirla.

Forno a 200° per 30/40'.





domenica 17 febbraio 2019

Brioche russa farcita. Patate e 'nduja.


Assatanate signore approssimativamente russe (diciamo Russia ed ex URSS) si avvicendano sulla rete nel confezionare a velocità da film muto complicati pani e brioche intrecciatissime. Vengono seguite, benedette da ammirazioni e maledizioni, malamente imitate. Tali lieviti sono lisci, oppure con farcia, o adattabili ad averne una. Sono salati, dolci, semidolci (appena 30g di zucchero, adatti perciò ad accompagnare formaggi, insalatine, salami).

Siamo entro Pani e lieviti, in particolare in Brioche russe e in Lieviti Farciti.

Inoltre, siamo in Torte salate. Con le patate.

Da Artemisia 

Continuo ad attorcigliare sperando che un giorno attingerò a perfezione. Chiamo Brioche russe  tutte queste brioche - per cui ho trovato un impasto che amo assai, ottimo, duttile, e che perciò ripeto - dove imito certe dame russe che sovrappongono dischi di pasta, incidono, ritagliano, tirano, attorcigliano, intrecciano, infornano. Qui mi cimento con il farcirle. Ho già tentato inserendo farce tra gli strati - uhm, non va molto bene, si sciupa la forma - adesso ho finalmente capito che la farcia non si mette tra gli strati ma sotto creste di pasta che facciano coperchio, mettendola così in apposito riposto giaciglio. In genere si fanno quattro strati, qui ne ho fatti cinque: uno inferiore, poi la farcia, poi quattro sopra con capricci barocchi. La farcia deve essere sapida, rilevata, perché altrimenti è sopraffatta dalla cupola di pasta arricciata. Ho usato una teglia rettangolare, ma si può anche - aiuta a mantenere la forma - deporre la brioche in una teglia rotonda dai bordi abbastanza alti, che le stia ai fianchi con un margine, prevedendo che crescerà un po' in cottura. L'ho scaldata al momento di servire, e si è brunita, con creste piacevolmente croccanti. Sul tavolo di  Febbraio 2019. San Valentino.

Farcia:

Tre patate lesse schiacciate, due cipolle rosolate, alquanta 'nduja sbriciolata, olio d'oliva, sale.

Pasta:

Sciogliere 25g di lievito di birra in 250g di latte tiepido.

Impastare con 500g di farina00, 30g di zucchero, un cucchiaino di sale, 125g di burro.

Sciogliere 40g di burro e tenerlo per spennellare.

Far lievitare.

Tenete da parte un frammento di pasta. Dividere in cinque panetti.

Farne quattro dischi uguali, di circa 5mm di spessore, e uno più grande e perciò un po' più sottile.

Deporre la farcia sul disco grande, posto su un quadrato di carta da forno che poi servirà per adagiare il tutto in una teglia. La farcia non deve arrivare fino all'orlo, che ci sia un margine: ripiegate l'orlo sulla farcia facendo pinces. Lasciate lì la base farcita.

Fare una pila con i quattro dischi uguali. Mettere il secondo disco su un piano di lavoro, spennellarlo con burro fuso. Idem con il terzo e il quarto. Concludere con l'ultimo disco, senza spennellare.

Tagliare i quattro dischi in otto parti, come nel disegno, arrivando fino al piano di lavoro.

Avrete otto spicchi di pasta, otto triangoli acuti, a quattro strati sovrapposti.

Tirate un angolo della base del primo triangolo (il lato corto), solo il primo strato, allungandolo un po'; ripiegatelo verso l'interno della base, pressate, pigiate perchè aderisca, si attacchi. Fate lo stesso con tutti gli strati, uno dopo l'altro (guardate lo schizzo e le foto).

Fate ciò anche con l'altro angolo.

Prendete una bacchetta e pressatela sugli angoli ripiegati, da entrambi i lati, in modo che se ne aprano le labbra (guardate il disegno).

Fate ciò per tutti gli otto spicchi.

Adesso lavorate le cuspidi dei triangoli: strato per strato, tirate e piegate le cuspidi di lato, quattro spicchi tirando verso destra, quattro verso sinistra. Dovrete avere quattro coppie di spicchi che si guardano, che si piegano, si inchinano uno verso l'altro.

Mollate gli spicchi e rivolgetevi alla base farcita, che sta in attesa sulla carta da forno. Spostatela su una teglia.

Deponete gli otto spicchi sulla base farcita, come un coperchio, a raggiera, mettendoli due a due con le punte che si congiungono, che vanno una verso l'altra. Assestate, aggiustate, sistemate in modo che facciano un bel coperchio regolare e rotondo. Se necessario, pigiate di nuovo con la bacchetta perché tutte le labbra siano ben aperte.

Con il frammento di pasta fate una piccola spirale da deporre al centro.

Forno a 180° per 30/40'.












sabato 2 luglio 2016

Pizza di patate, peperoni ed erbette.


Siamo in Torte salate e in particolare in Torte salate. Lievitate e in Torte salate. Con le patate.

Di Artemisia

Ho fatto di seguito tre pizze di patate e peperoni, presa dalla loro riuscita: Pizza di patate e peperoni; Pizza di Patate, peperoni e salsiccia e questa, portata nella casetta nel bosco di Marco e Dolcesca, che venne buona per il Menu di Giugno 2016. Voglia di Argentario. La pizza il giorno prima aveva conosciuto una gattina avventurosa e sfrontata, il giorno dopo ne conobbe una timida, misteriosa e forastica (da Nuvola a Mimì).

Pizza di patate, peperoni ed erbette

Due o tre patate pelate e tagliate a dadini, uno o due peperoni gialli tagliati a pezzi grossetti perché non spariscano; cuocere insieme, in padella, con olio d'oliva (un paio di cucchiai). Pochissimo Sale.

Mettere patate e peperoni in una ciotola e aggiungere: un paio di cipollotti a rondelle; basilico e prezzemolo triturati; una manciata di olive di Gaeta snocciolate; un peperoncino verde piccante e fresco tagliato a rondelline (togliete i semi se sospettate eccessiva piccantezza); una manciata di uvetta di Corinto.

Mescolate.

Pasta lievitata

500g di farina, metà 0 e metà 00, 250g di acqua, 100g di latte tiepido, 15g di lievito di birra, un pizzico di sale, un pizzico di zucchero; farla lievitare fino a che non raddoppia (per questa ricetta ne ho usata metà dose).

Fare due dischi, uno un po' più grande, adatti a una teglia di 23cm.

Stendere il disco più grande nella teglia oliata con olio d'oliva.

Distribuirvi il ripieno.

Coprire con il secondo disco.

Sigillare i bordi, ripiegarli.

Fare un giro d'olio d'oliva sulla pizza, disseminarla di sale grosso.

Forno a 200° per 30/35'.









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