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lunedì 13 gennaio 2025

Galette des rois amande citron. Gallette dell'Epifania con mandorle e limone



Siamo in:

Ricette francesi e quasi francesi, in particolare, in Dolci.

Dolci chiusi in un guscio di pasta, in particolare, in Di tutto un po'.

Friggitrice ad aria.

Da Artemisia

Da hervecuisine.com. Una nota sulla farcia classica, la frangipane: La differenza tra amandine e crema frangipane. Amandine, solo zucchero uova mandorle; frangipane. anche crema pasticcera. Invito a un confronto con il pithiviers, fatto con l'amandine: Pithiviers. Volevo fare una galette des rois, e feci un pithiviers. Questa volta Gallette, ma non con la farcia classica, adotto un amande citron. Le creme devono essere sode dentro il guscio di sfoglia; se troppo liquide e si va di prescia, si può aggiungere un cucchiaio di maizena, ma anche una permanenza in frigo di un giorno funziona. Pure la pasta sfoglia ama il frigo: deve essere duretta, per non sbracare e accogliere nette incisioni. Se la vedete molle, schiaffatela dentro a più riprese durante la lavorazione; non l'ho fatto e ha un po' sbracato; come al solito andavo di corsa. Una versione con avanzi, debitamente raggelata, resse molto meglio. Ci sono infatti anche gli avanzi della Gallette des Rois. No, non quelli, di quelli non si può parlare: è stata distrutta sul posto. Parlo dei rimasti mentre si fa. Quando si dà una ricetta, la qualità si nota da un particolare: si danno questo cavolo di misure? Intanto dico che la Gallette madre è di 30cm di diametro. La Gallettina di avanzi è 15 cm; è stata cotta in friggitrice ad aria in 20' complessivi, 185°, senza riscaldamento. Accompagnò una serata di lavoro. E la fève? Ci fu o no? Ci fu in modo traballante, come traballò la Gallette tutta. E' il giorno dell'Epifania, sto per fare la Gallette, ci vuole la féve, mi butto in strada, mi limito al sotto casa e ai pochi negozi aperti, la zona brulica di cinesi che vendono rosari di brillanti seminati dal Giubileo, entro, guardo, esco, ne trovo uno che vende oggettini di vetro, tra quelli riluce una bellissima carotina, unica féve in tanto orrore; la prendo gioiosa. Poi, in allestimento ansante, dimentico di metterla dentro, ovvio. Rimediai facendola vincere con degli indovinelli, e tutti furono contenti. Starete ammirando la corona; fu fatta il giorno stesso, tagliando e ritagliando: Corona per l'Epifania, per la Gallette des Rois. Nel menu di Gennaio 2025. Una corona per molti Re Magi e una Befana.

Pasta sfoglia bimby

Nel boccale: 200g di burro a dadini congelato, 200g di farina00, sale, 15" velocità 4.

 Acqua gelata quanto basta -100g - aggiunta poco a poco, mentre i primi due ingredienti vengono mescolati e impastati.

Stenderla a rettangolo, piegarla in tre, stenderla du nuovo, piegarla in tre.

Crema al limone

In una ciotola: la scorza di un limone grattugiata, il succo di 2 o 3 limoni (100ml di succo), 2 cucchiai di amido di mais, 100g di zucchero, 2 uova. Frullare.

Mettere il composto in una casseruola su fuoco medio e far addensare per 4-5', mescolando continuamente con una frusta.

Conservare in frigorifero in una ciotola coperta con pellicola.

Crema di mandorle

Montare 100g di burro morbido con 100g di zucchero per 3'.

Aggiungere 2 uova e poi 125g di farina di mandorle. Si può aggiungere qualche goccia di mandorla amara.

Mettere in frigorifero per 15' (di più se la crema di mandorle è troppo sciolta).

Approntare della carta da forno su una teglia senza bordi, prendere la pasta sfoglia, lavorarla su quella, che servirà anche per spostare la gallette.

Dividere la pasta in due parti, una leggermente più piccola. Cominciare facendo un disco con questa, ritagliandolo con l'aiuto di un coperchio di corca 31cm di diametro.

Spalmare la crema di mandorle sul disco lasciando un bordo di 3 cm.

Ricoprire con uno strato di crema al limone.

Posizionare la fava.

Spennellare i 3cm liberi con un po' di acqua.

Fare il secondo disco, un cm più grande. Deporlo sulla farcia, sigillare i bordi, ritagliare le irregolarità.

Mettere 30' in frigorifero.

Con un bisturi (o un coltellino affilato), incidere i bordi ogni cm e mezzo circa, facendo uno smerlo: mentre si taglia, la punta del dito si appoggia al centro dello smerlo, lo accentua e lo arrotonda. Premere senza schiacciare l'orlo, ma facendo una sorta di culletta. La punta del dito preme, senza schiacciare gli orli, con il coltellino che taglia alla sua destra e alla sua sinistra.

Spennellare di rosso d'uovo diluito con una punta di latte.

Fare un piccolo buco nel centro della galette come camino e poi una raggera con la punta di un bisturi (o coltellino afflilato).

Mettere 30' in frigorifero.

Cuocere in forno a 200° per 30' circa.

Tirata fuori la galette, spennellarla di gelatina per lucidarla (ho usato una gelatina al limone).











martedì 20 dicembre 2022

Presnitz 3


Ida
fa una ricetta di Cucurbita Serenissima.

Cucurbita dice: questo è il presnitz di casa mia, risultato di infinite discussioni e decisioni tra mamme, nonne, zie e cugine. La pasta può essere sfoglia, frolla, quella dello strudel o quella lievitata usata per la Gubana. Il ripieno può essere con o senza cioccolato. Cucurbita Serenissima ha proposto più volte il presnitz, caro al suo cuore. A dimostrazione che le discussioni sono state davvero tante, in AAA ci sono già un Presnitz 1 e un Presnitz 2 sempre di Cucurbita, e sono uno diverso dall’altro. Il presnitz dura molto, anche una settimana; comunque, meglio se si aspetta un giorno prima di mangiarlo. Questo fu sul tavolo di Dicembre 2022. Cònsolo 1.

Mantecare 80g di burro.

Unirvi 1 uovo.

Aggiungere 150g di zucchero di canna scuro, 200g di gherigli di noce tritati al coltello, mezzo bicchiere di buon rum, 80g di biscotti al burro (Osvego o Petit beurre), 100g di uvetta sultanina (inumidita nel rum da un’ora prima), 100g di cioccolato fondente tritato al coltello, 50g di cedro candito tritato al coltello, un cucchiaino di scorza di limone e uno di scorza di arancia, grattugiati.

Il ripieno deve essere umido; nel caso, aggiungere un po’ di rum.

Soluzione rapida: usare pasta sfoglia pronta, unendo i due rettangoli per il lato corto, pressando con il matterello.

Mettervi il ripieno per il lungo, arrotolare, quindi avvitare a chiocciola.

Spennellare con un rosso d’uovo battuto.

Forno a 180° per 40’.







lunedì 19 dicembre 2022

Presnitz 2

 

Da
Cucurbita Serenissima

Cucurbita Serenissima ha proposto più volte il presnitz, caro al suo cuore. Dice che si può confezionare con molti tipi di pasta: sfoglia, frolla, da strudel. Anche il ripieno può variare. In AAA ci sono anche un Presnitz 1 e un Presnitz 3. Questo fu nel menu di Novembre 2003. Amici veneziani a Roma. Nel menu di Novembre 2007. Una cena di quasi compleanno. Nel menu di Dicembre 2008. Venezia. Un ultimo dell'anno quasi goriziano a casa dei Daini.

Pasta


250g di farina00, un cucchiaio di olio d’oliva, un cucchiaino di aceto bianco, un pizzico di lievito in polvere, tanta acqua calda quanto basta per ottenere una pasta molto morbida e ancora umida.

Metterla a riposare almeno 10’ sotto la pentola calda in cui avete scaldato l’acqua.

E' come la versione n.1 della pasta strudel, più un po' di lievito.

Ripieno

60g di burro sciolto, 1 uovo, 140g di noci tritate, 140g di zucchero vanigliato,70g di biscotti frantumati, 50g di cedro candito tagliato sottile, 90g di uva sultanina, un bicchierino di rum.

Mescolare tutti gli ingredienti; il ripieno deve essere umido, caso mai aggiungere un po' di burro e rum.

Cospargere la pasta con il ripieno, lasciando un bordo.

Arrotolare formando prima un bel salame, poi acchiocciolare arrotolando il salame su se stesso.

Spennellare con un rosso d’uovo, deporre la chiocciola su una teglia coperta di carta da forno e metterla in forno caldo (180°-200°) per mezz’ora.

Quando il presnitz è cotto e raffreddato, cospargerlo di zucchero a velo.

Il dolce guadagna con l’attesa, quindi un paio di giorni di dispensa gli farebbero bene.





 

sabato 11 agosto 2018

Cassata con lo zucchero caramellato e l'acqua di fiori d'arancio.

 

Mentuccia passa ad Artemisia una ricetta trovata tra i foglietti di Aida, la madre; la ricetta è impossibile, ma ispiratrice. Questo l'appunto di Aida, che contempla una mostruosa quantità di zucchero e come guscio adotta una forma di pan di spagna svuotata:

Ricotta un chilo;  zucchero 700gr (dei quali 500gr servono a fare il caramello); si lavorano le ricotte con i  200gr di zucchero in polvere, poi si passano al setaccio e ci si uniscono 500gr di zucchero caramellato che si prepara facendo bollire lo zucchero con un bicchiere d'acqua; quando lo zucchero fila è pronto e si riunisce alla ricotta; si lascia raffreddare e vi si unisce al piacere cedro e cioccolato non a latte, fatto a pezzetti. Si lascia poi riposare per 24 h; questo composto si mette in una pizza di pan di spagna vuotata.

Per renderla fattibile viene tradotta così:

Un chilo di ricotta di pecora (prima sgocciolata nello chinois per un'ora) in una ciotola.

Fare uno zucchero caramellato con 200g di zucchero e un cucchiaio d'acqua.

Unire ricotta e zucchero caramellato versato a filo, montandoli con le fruste, e far raffreddare.

Aggiungere cedro candito a dadolini e 150g di gocce di cioccolato amaro e un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio.

Fare un pandispagna, ricavarne un disco sottile di 24cm di diametro.

Frolla: 500g di farina00, 175g di strutto, 175g di zucchero a velo, 1 uovo intero, 50g latte o acqua o marsala, un pizzico di sale, scorza di limone, un cucchiaino di lievito o 2gr di ammoniaca.

Stampo di 24cm di diametro.

Rivestirlo con parte della frolla, mettervi il disco di pan di spagna. Versarvi il composto di ricotta.

Coprire con il resto frolla, fare dei fori con la punta affilata di un coltello nel coperchio di pasta perchè ci siano degli sfiatatoi.

Forno già caldo a 180° per un'ora.

Far intiepidire, sformare, lasciar riposare per un giorno.

Spolverare di zucchero a velo.



giovedì 3 maggio 2018

Brioche russa riccioluta e dolce


Siamo in:

Pani e lieviti
, in particolare in Brioche russe.

Dolci chiusi in un guscio di pasta, in particolare in Dolci chiusi in un guscio di pasta. Di tutto un po'.

Arricciolare incidere cesellare.

Assatanate signore approssimativamente russe (diciamo Russia ed ex URSS) si avvicendano sulla rete nel confezionare a velocità da film muto complicati pani e brioche intrecciatissime. Vengono seguite, benedette da ammirazioni e maledizioni, malamente imitate. Tali lieviti sono lisci, oppure con farcia, o adattabili ad averne una. Sono salati, dolci, semidolci (appena 30g di zucchero, adatti perciò ad accompagnare formaggi, insalatine, salami).

Da Artemisia

Ancora un arricciolamento "russo". In breve tempo di queste brioche lavorate ne ho fatte una serie, sia dolci che salate. In questo caso la ricetta originaria era senza marmellata; io mi complico la vita mettendocene (arance e uvetta). Viene sorprendentemente buona, morbida e con la giusta marmellata; anche se al taglio potrebbe sembrare ben poca, basta.

Pasta

Sciogliere 25g di lievito di birra in 250g di latte tiepido.

Impastare con 500g di farina00, 30g di zucchero, un cucchiaino di sale, 125g di burro.

Sciogliere 40g di burro e tenerlo per spennellare.

Far lievitare.

Procedura

Si vede dal disegno:

sette palline di pasta di 130g circa l'una vengono stese in sette ovali di circa 4mm di spessore;

su ogni ovale spalmo un cucchiaio raso di marmellata.

Ripiego su di loro i due lati lunghi.

Aggiusto un po' schiacciando appena (senza marmellata la cosa andrebbe meglio, ovvio, poiché quella scappa di qua e di là) perchè si allunghino un po' e si regolarizzino, diventino dei rettangoli.

Uno dei lati viene inciso da piccoli tagli parelleli.

Queste strisce incise vengono arrotolate su di sé, il lato inciso in alto, a mo' di fiore, e poggiate entro una teglia, sei in cerchio e una al centro, a una certa distanza regolare.

Vengono fatte lievitare.

Il tutto viene cotto a 180° per 35/40'.

Alla fine ho cosparso di zucchero a velo.







venerdì 23 marzo 2018

Soffione o Fiadone, dolce. Abruzzo, Romagna

Siamo in Dolci chiusi in un guscio di pasta, e Dolci Nudi.

Da Artemisia

L'Italia dei dolci di ricotta. Il primo con guscio, fatto dopo consultazioni di varie ricette. Poi aggiungo due ricette di Fiadone senza guscio, avute da Polsonetta e da Raviola. Il primo di Chieti. Il secondo, uguale, dalla Romagna. Come si vede le due ricette senza guscio sono identiche, tranne il fatto che Raviola ha diminuito lo zucchero; aggiungo: il senza guscio si deforma facilmente; imburrare e infarinare molto molto bene lo stampo (dolorosi ricordi di fiadone attaccato). Inoltre: vedete la torta sarda di ricotta, vi sembrerà parente strettissima, anche se con la caratterizzazione preziosa dello zafferano: l'Italia della pastorizia si abbraccia.

Fiadone con il guscio

Gonfierà, sembrerà esondare, si riassesterà con bei capricci. Mangiato tiepido, con crosta friabile e secca e interno spumoso, tra l'umido e il no, molto seducente.

Pasta: 400g di farina00, 80g di zucchero, 4 cucchiai di olio d'oliva, 3 uova.
 
Montare molto molto bene 6 uova con 120g di zucchero, fino ad avere composto spumoso.

Setacciare 700g di ricotta di pecora; aggiungere un pizzico di sale.

Aggiungere la buccia grattugiata di un limone

Mettere in un pentolino un pizzico di pistilli di  zafferano in due cucchiai di acqua di fiori d'arancio, e scaldare senza far bollire. Aggiungere anche questo alla ricotta.

Stendere un disco di pasta - tre quattro millimetri di spessore - e foderarvi uno stampo da savarin imburrato, adattandola: si farà qualche piega, alcune meno profonde le schiacciate, altre potrete tagliarle come un sarto fa con le pinces. Conservate i ritagli.

Mettere il ripieno, fare un taglio a croce nella pasta sul buco centrale dello stampo, ripiegare la sfoglia sul ripieno.

Spennellare la pasta con rosso d'uovo leggermete diluito con panna (o latte).

Con i ritagli fare qualche stella, disseminarla sul fiadone, spennellare anche quelle. 

Forno a 180° per 50'.


Fiadone senza guscio di Polsonetta, teatina. Abruzzo, Chieti


E' buona così; si accompagna con frutti sotto grappa, con panna, con squaglio di cioccolata e menta...

Montare molto, molto bene 4 rossi con 250gr di zucchero.

Aggiungere la buccia di un limone grattata e 400gr di ricotta di pecora.

Aggiungere 4 bianchi montati a neve. 

Mettere in una teglia ben imburrata e infarinata.

Cuocere in forno a 170° per un'h.


Fiadone senza guscio di Raviola romagnola


Per Raviola, ovvero Magdina, romagnola è tutto ugualissimo, ma  con 220g di zucchero; consiglia di aspettare qualche minuto prima di sformare e aggiunge che quando si è raffreddata si può guarnire di cioccolato fondente grattugiato o zucchero a velo.









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