sabato 5 gennaio 2019

Dicembre. La viglia, quattro umani e quattro Krampus


   

Dicembre 2018. La viglia, quattro umani e quattro Krampus. La Viglia si presta, con la sua oscurità - chi ci vede si accorge che la notte della Vigilia è di un nero fondo specialissimo, tale che ogni lucetta brilla più forte e più sola - a tenere insieme umani che la attraversino coraggiosamente per riunirsi, e celebrare così il convivere non come necessità patita e subita, ma apprezzata e riconosciuta, una volta tanto. Chiunque si avventuri in quella selva scura e poi ne riesca per approdare intorno a un tavolo su cui penda almeno una lampadina, e dove ci sia una qualche forma di cibo e compagnia che minimamente abbia pensato alla data, ha la possibilità di fare con gli altri famiglia, ovvero quel gruppo umano disposto a condividere con gli altri le aspre, ma pure emozionanti, questioni del vivere. Sono perciò del tutto favorevole al fatto che tali umani non vengano ottusi e confusi dal considerarsi già tali - famiglia, dico - da quotidianità scontate, previste, e - dioneguardi- perfino obbligate, ma che ci sia qualche estraneo, straniero, foresto, insomma qualcuno che per arrivare fin lì abbia in modo inequivocabile attraversato una foresta nera, e che ricordi di per sé questo fatto - la reciproca estraneità permanente, irriducibile e prolifica di amicizia, intendo - a tutti gli altri. Questa volta ciò riuscì - nel preciso luogo di cui resconto - a quattro umani più una gatta (che presa dalla spiritualità del momento, così prossima all'ebrezza felina, attentava alla vita di un paio di ardisia crenata bospremium red, attratta dal vivo rotolare smarrito delle rosse bacche). Fummo comunque tutti aiutati dalla presenza rituale di quattro Krampus - i bei demoni compagni di San Nicola - più alcuni Cherubini. PS: quando mi è stato chiesto da Pomaurea Abduana, una dei quattro umani, di indossare qualcosa d'argento, mi sono infilata con entusiasmo in un sacco lucente che giaceva intonso da una decina d'anni (faccia sinceramante sbalordita di Nunchesto). Menu: Limoni al forno con tartufo; Peschette al tartufo; Pane con le noci; Tartiflette; Insalata di foglie e frutta; Cuore di cioccolata nera con farcia di cioccolata bianca e marron glacée (un primo tentativo che dovrà soffrire ancora prima di essere comme il faut, ma già goloso, dati gli ingredienti); Krampus e Compagnia Cantante (biscotti speziati all'abruzzese); Biscotti di Barbara. Champagne Grand Cru Blancs De Blancs Cuvèe Du Melomane;  Herbert Beaufort; Barbaresco DOCG Jacco 2013, Achille Viglione.

Limoni al forno con tartufo

Peschette al tartufo

Vellutata di castagne e funghi al tartufo e Pastis
 
Pane con le noci

Tartiflette

Insalata di foglie e frutta

Cuore di cioccolata nera e farcia di cioccolata bianca e marron glacée

Krampus e Compagnia Cantante

Biscotti di Barbara: biscotti buoni della nonna; biscotti gianduia; bocconcini al cioccolato; cuori speziati; dischetti alle noci e al caffè; stelle al cacao; cornetti al cioccolato e pistacchi

Cuore di cioccolato nero e bianco con marron glacée e mirtilli












































2 commenti:

Pellegrina ha detto...

Uh, io mi infilerei in quelle tovaglie! Comunque il « sacco » fa la sua figura, specie con quei severi gioielli africani. La pastorelleria sull’etichetta mi conquista, come pure la solare e variopinta insalata!

artemisia comina ha detto...

la tovaglia è fatta con bordi di sari cuciti tra loro, viene da Mumbai, da noi detta Bombay. Esce dal acassetto quasi ogni Natale (sarebbe una sovracoperta, ma...).

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