Ottobre 2018. Menu africano per un libro siciliano. Un'amica doveva riprendersi dalla riuscita presentazione di un libro; si imponeva una cena sudafricana evocante passaggi di leoni indifferenti, timidi gnu e indaffarate iene, quanto di meglio per riemergere dal ronzio accademico (senza privarsi dei meravigliosi pettegolezzi). Siamo in quattro su un kanga viola e verde (il peplo tanazaniano con scritte sibilline) che recita: Neno la mongu ni ibada: La parola di dio è nella preghiera (un contrappunto mistico alle chiacchiere laiche). Menu: Lachha Paratha, pane indiano (in uso in Tanzania); Crema di uovo e coriandolo; Minestra di patate e cocco, Coconut Potato Soup, Supu Viazi; Sosatie ovvero spiedini con agnello, foglie di limone e albicocche; Ginger nuts, cialde speziate alla Cape Malay; Frullato gelato di crema, papaia e Amarula; Cassatine (inserto siciliano merito delle ospiti).
Lachha Paratha, pane indiano
Crema di uovo e coriandolo
Minestra di patate e cocco. Coconut Potato Soup, Supu Viazi.Tanzania
Sosatie ovvero spiedini con agnello, foglie di limone e albicocche. Cape Malay
Ginger nuts. Cialde speziate. Cape Malay. Sud Africa
Frullato gelato di crema, papaia e Amarula
Cassatine
1 commento:
Oh quella stoffa sì che me la metterei addosso perché non è dura come gli altri contrasti delle stoffe africane... senza per questo essere mistica: ho il sospetto che la pensiamo in modo alquanto distante su diverse questioni, ma trovare ancora qualcuno che sia di "chiacchiera laica" è sempre così raro e riposante!
Poi la caraffa, il vassoio sotto i dolcetti glassati, le tazze con il frullato, lo specchio: questa cena è uno sfoggio di cose bellissime.
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