venerdì 16 febbraio 2018
Torta di verza come fosse ligure.
Di Artemisia
Il disco di pasta plissettata è quello delle Torte salate. Fazzoletti, appreso dalla cucina ligure. Mi faccio quindi ligure, mentre le orchidee di casa rifioriscono tutte. Riprendo una pasta fatta tempo fa e la trovo molto buona; rifaccio una verza stufata allo spasimo che sto provando in questi ultimi tempi, e ce la schiaffo dentro pensando che una signora ligure non avrebbe da ridire. Sul tavolo di Febbraio 2018. Spuntini seminariali: parliamo di anomia e mangiamo torta Barozzi.
Verza stufata
Una verza e mezza (se di media stazza, altrimenti una): affettata finemente.
In gran tegame, con un fondo d'olio d'oliva, va cotta a fuoco medio e poi basso, girando di quando in quando, coprendo all'inizio per poi scoprire, fino a che non ha color nocciola. Due ore e mezzo, almeno.
Sale.
Pasta con farina integrale
250g di farina00, 50g di farina integrale, 100g di acqua, 50g di olio e. v. d’oliva, un pizzico di sale.
Allestimento
Stendere la pasta e farne un disco che copra il fondo del testo di rame di 34cm e vada oltre, tanto quanto basta a fare poi, ripiegandolo sulla farcia, un bel bordo di 4/5cm.
Coprire il fondo di pasta con la verza; disseminare sulla verza una manciata di uvetta e una di olive taggiasche.
Ripiegare il bordo di pasta sulla farcia.
Spennellarlo d'olio d'oliva.
Forno a 180° per 30'. In cottura ho messo sulla farcia un disco di carta argentata perché non seccasse.
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3 commenti:
Le premesse sembrano interessanti, ma la verza così cotta non viene amara o un po' acre e molto molto "cavolosa"? Quando cuocio troppo la verza temo sempre quel risultato lì, infatti la scotto appena. Che sapore ha?
Grazie.
che la verza risulti amara o acre mi giunge nuova. sempre trovata piacevolmente dolce...Che si parli di verze diverse o altri cavoli?
dolce; l'ho mangiata cosiffatta a casa di due amiche, l'ho trovata buonissima, e ho tentato di riprodurla.
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