Di Artemisia Comina.
A Roma la porchetta viene venduta da tradizionalisti. Quando la chiederete sottile non dite per nessun motivo che volete arrotolarla. Meglio dire che volete darla a un vecchio gatto dai denti deboli. Un porchettaro di Trastevere ha iniziato a gridare no e no, come se volessi fare qualcosa di brutto alla madre. In cucina, un'altra prova. Per il Menu di Aprile 2008. La cena intorno a un polpettone. Ma anche nel buffet di Maggio 2008. Una cena per trenta su un terrazzo romano. In Procedure. Pacchetti, ci sono tutti i post con pacchetti di AAA. L’enorme porchetta ridotta in bocconcini di quattro centimetri per tre. Come fare?
Farsela affettare sottile.
Sbollentare delle foglie di lattuga, asciugarle per bene distendendole su uno strofinaccio e tamponandole con carta da cucina. Tagliare via la costa con un coltellino affilato senza sciupare la foglia.
Preparare un rettangolo di foglie di una ventina di cm per quindici accostandone e sovrapponendone due se necessario.
Arrotolate come un sigaro un pezzo di porchetta, deporlo sul rettangolo, arrotolarvi le foglie intorno.
Con un coltello affilato tagliare il sigaro di porchetta inverdito di foglie in pezzi di circa tre - quattro cm.
Legare ogni involtino con un filo di erba cipollina ammorbidita per qualche secondo in MO.
Continuare fino a esaurire la lattuga e la porchetta.
Con due etti di porchetta e un cespo di lattuga, trenta involtini circa.
3 commenti:
ehii che ideuzza simpatica, facile e veloce,l'acqua della lattuga è meglio salata? ciaoo!
l'acqua di cottura della lattuga la salo quando voglio che le foglie sbollentate conservino il verde brillante, buttandole poi rapidamente in acqua fredda per lo stesso motivo (arresta la cottura); questa volta ho evitato di salare e ho puntato tutto sulla rapidità, pensando alla notevole sapidità della porchetta.
mi piace molto
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