Di Artemisia
Di seguito una delle torte più costantemente sbagliate della mia vita; la prima versione riesce, poi non se ne parla più: ogni volta viene fuori una cosa diversa. Fa parte a pieno titolo dell'Officina Riparazioni, il tag delle prove e dei tentativi. In AAA questa torta sta dentro una famiglia, quella dei Dolci nudi al cioccolato. Torte lunatiche.
Prima versione, l'unica come si deve
150g di cioccolato amaro prima spezzettato e poi triturato finemente insieme a 150g di zucchero panela; aggiungere 150g di marmellata di cedro, quindi 4 uova una ad una.
Potete gettare tutto nel mixer (in specie cioccolato a pezzetti e zucchero, che frullati insieme permetteranno di polverizzare il cioccolato), ma le uova è meglio metterle a mano.
Imburrare prodigalmente uno stampo di 22cm, bordi bassi. Infarinarlo (ove si vogliano ridurre i tremiti, foderare il fondo con carta da forno).
Cuocere in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Far raffreddare. Sformare.
Si avrà tortina molto fondente con punte intensamente amare.
Spennellarla con un velo di marmellata di arancia fatta sciogliere - ove serva - in un pentolino.
Su, riccioli di cedro candito e di cioccolato gianduia.
Torta Atuttosirimedia, senza farina, con cioccolato amaro e marmellata di limone
Occhio al vostro forno, 180° potrebbero essere troppi, nel qual caso la torta gonfierebbe troppo per poi deformarsi. Col mio nuovo forno è successo, e sono stata costretta ad allestire lì per lì la Torta Atuttosirimedia, ove si dimostra che prima di destinare una torta a scopi non commestibili, bisogna ragionare. Nella ricetta l'unico cambiamento era stato l'adozione della marmellata di limone. Doveva venire un piccolo disco nitido, l'avevo fatta più volte, ma cambio forno e cambia tutto, gonfia disordinatamente, ricade sgualcita; nervosa non attendo e la sbatto sul piatto; calda, lì si incolla, decentrata. Schiaffo panna montata sulle sgualciture, faccio un giro di fette di arancia candita per l'asimmetria, metto ciliegie al forno a coroncina, e tie', non male questi sapori, si può rifare. Sul tavolo di Maggio 2016. Lo spuntino Facciamoci venire un'idea.
150g di cioccolato amaro prima spezzettato e poi triturato finemente insieme a 150g di zucchero panela; aggiungere 150g di marmellata di limone, quindi 4 uova una ad una.
Potete gettare tutto nel mixer (in specie cioccolato a pezzetti e zucchero, che frullati insieme permetteranno di polverizzare il cioccolato), ma le uova è meglio metterle a mano.
Imburrare prodigalmente uno stampo a cerniera di 22cm, bordi bassi. Infarinarlo (ove si vogliano ridurre i tremiti, foderare il fondo con carta da forno).
Cuocere in forno già caldo a 170° (180°, voi conoscete il vostro forno, attenti a non farla gonfiare in eccesso: si deve solo sollevare un po' in modo uniforme) per 20 minuti. Far raffreddare. Sformare.
Circondarne un lato con una raggera di fette di arancia candita. Costellare la raggera di ciliegie al forno (erano ciliegie fresche denocciolate e cotte in forno per 40' circa).
Sopra una cupoletta di panna montata sfioccatavi su col sifone prima di servire.
Versione a cucchiaiate
Per l'ennesima volta sbaglio la Torta fondente cedro/cioccolato: questa volta non viene fuori dalla teglia: reagisco con nobile indifferenza; mi piacicchia nella sua teglietta di alluminio, umile tegame per cui ho un debole, e sta diddio accanto alla Banitsa, la chiocciola di pasta con yogurt, feta e miele. Bulgaria, che così vira verso il dolce. Sul tavolo di Novembre 2018. Arrotolare ancora, poiché le chiocciole sono animali saggi e fatati.
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