Da Artemisia
Sono indefessa raccoglitrice di scatole, per cui provo attrazione a
prescindere. Vagamente giustificata da un "possono servire". Poi non
intendo separarmene, supponendo che la prossima occasione d'uso potrebbe
essere più pressante di quella che in quel momento si presenta. Ambisco tenere pressapoco qualsiasi scatola, non solo le belle, le
preziose, le graziose. Poiché anche l'umile contiene
qualsiasi cosa, e la mia prima riflessione sull'universo, ovvero su i
suoi confini, fu una scatola da scarpe bianca, in cui lo avevo tutto
racchiuso, restando con questa scatola in mano e il buio profondissimo
dell'infinito tutto intorno (vaga associazione con il fatto che collezionai anche zuppiere). Eppoi la scatola può essere trasformata. Ieri ne ho vestite due con disegni di Artè, le ho riempite di dolcetti e
le ho lasciate andare. Con un certo gusto. Ho mutato la torta nera con ricotta e pistacchi
in dolcetti. Attenzione allo stendere il top: non arrivare fino
all'estremo limite, o sfilare la fascia dopo che si sarà gonfiato in
cottura sarà complesso. Meglio ancora, rivestire la fascia con una striscia di carta da forno un po' più alta della fascia, fatta aderire imburrando la fascia. Diminuire i tempo di cottura di almeno 5' visto
il ridotto spessore. Una volta cotta in forma quadrata, la torta è stata
tagliata con il coltello elettrico in quadrotti e infilata in scatole dono. Poco dopo l'ho rifatta. Prevedevo un buffet
per 17, su un tavolo intorno al quale avremmo lavorato, e volevo piccoli
bocconi da prendere di tanto in tanto; rifeci questi dolcetti.
Frolla nera
200g di farina00, 50g di cioccolato fondente
grattugiato, 50g di noci e nocciole, 50g di zucchero, 100g di burro, un
rosso d'uovo, Grand Marnier q.b..
Ho steso la frolla dentro una teglia da forno senza bordi coperta di carta da forno, vi ho
poggiato su una fascia di acciaio quadrata di 24cm per 2, ritagliando e
adattando a essa la frolla; ho imburrato la fascia
"incollandovi" delle strisce di carta da forno di 4cm alzando così i
bordi; non ho fatto i
bordi di frolla, ma solo il fondo.
Farcia
500g di ricotta di pecora, 100g di zucchero, un cucchiaino di pasta di vaniglia, un bianco d'uovo. Frullare.
Versare la ricotta sul fondo di frolla, disseminarla con una manciata di pistacchi di Brönte non salati. Lisciate.
Copertura
Montare, montare montare (a mano, 15 minuti) 125 di zucchero e due uova, poi aggiungere 50g di farina di mandorle, 50g di cacao.
Versare questo composto sulla ricotta.
In forno già caldo a 170° per 30'/35, senza aprire (evitare di asciugare
troppo la copertura, che deve restare molle all'interno; se la vedete
ben rappresa in superficie, finitela).
Quando si sarà raffreddata, la teglia senza bordi vi aiuterà a
girarla mentre tagliate.
Tagliatela a quadrotti o rettangoli, vedete voi; tra un taglio e l'altro
(ho usato il coltello elettrico) ho spesso ripulito le lame, che si
incremano alquanto rischiando di "sporcare" il taglio successivo: è il
costo della seducente mollezza dei dolcetti.
venerdì 23 gennaio 2015
Pasticcini neri con ricotta e pistacchi
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6 commenti:
...pero' ci devi anche spiegare il mistero/miracolo... zuppiere, scatole... immagino altro.... ma sei la 14 apostola che fa il miracolo dello "spazio ricreato'? (santa artemisia dello spazio ricreato/santa laica del primo 21 secolo/ operante si dice fra roma, venezia e l'europa tutta. collezionava e mai buttava, ricreando spazio dal nulla all'occorrenza, per fare spazio, appunto (lapalissiano direbbe Toto') alle nuove cose che collezzionava e mai buttava ecc ecc ecc....)?
È quello che mi domando anch'io. Solo un miracolo e Arte possono contenere tanto
ogni tanto mi separo! anzi, sono in fase di spedizioni, datemi gli indirizzi!
Posso dire, con malcelato orgoglio, di aver avuto l'immenso piacere di ricevere a Natale una di queste preziosissime scatole (per altro, con disegno assai profetico, vero Artemisia?).
Ancora grazie grazie grazie.
Eu
<3
con un simile buffet (sì, so che sto commentando il dolce, è la mia ultima tappa della lettura di tutte le ricette :) ), verrei anche io di corsa a lavorare da te!
complimenti, ricette e realizzazioni splendide, la lista dei tuoi piatti che vorrei provare si allunga, li raccolgo come fai tu con le scatole, certa che un giorno le userò tutte :)
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