lunedì 16 luglio 2012

Zucchine a scapece


Da Isolina

Sono più che sicura che ognuno ha l'escapece suo e nessuno lo cambia. Il mio viene da suocera che a sua volta apprese da suocera, napoletana. E forse negli anni modifiche si sono verficate, come sempre avviene, quindi dell'autenticità della mia ricetta rispondo solo per gli anni che mi competono e, ve lo posso dire, sono 45... Mi si rizzano i capelli in testa. E' per me piatto da anniversario (che è domani e quindi si prepara oggi). Non ricordo affatto, ma proprio per niente quanto altro ci fosse, ma ricordo le zucchine in escapece. Da allora... Anche nel menu di Luglio 2019. Piccolo pranzo molto celebrativo con menu bizzarro. Nota di Artemisia: mi sono permessa di correggere il titolo da escapece, come dice Isolina, in scapece, perchè sennò chi le trova; ma l'escapece di Isa è suggestivo e vicino all'etimologia: esca Apicii, cibo (esca significava cibo, in generale) di Apicio, proprio lui, il famoso, che ha tramandato vari modi di acconciar cibi, incluso questo. La notizia, in La cucina degli dei di Anna Ferrari. 

Le zucchine, rigorosamente tagliate a rondelle e non per il lungo, devono essere lasciate un poco all'aria per asciugare di modo che friggendo non assorbano troppo olio.

Si friggono in olio d'oliva e man mano si piazzano in una ciotola larga o terrina  (quando sento dire boule mi viene solo in mente quella dell'acqua calda), dove strato dopo strato verranno condite parsimoniosamente con sale, aceto di vino, filettini sottilissimi di aglio e menta. Mia unica variante di questi ultimi anni è la menta secca perchè con queste arsure quella fresca ha un'aria abbattuta.






2 commenti:

orsy ha detto...

Squisite e mai sufficienti, ma... un filo d'olio buono?

isolina ha detto...

le friggo in olio buono e le scolo poco, quindi...

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