Da Artemisia
Vedo su una pagina FB vispissima, l'Accademia della cucina teramana, certi dolcetti la cui forma oscilla tra l'uccellino e il drago; apprendo che si fanno il 17 gennaio in onore di quel Sant'Antonio compare del diavolo che andava in giro con il porcellino, a cui si affidavano gli animali della campagna (ricordo la cerimonia della benedizione presso una chiesetta dedicata a quel santo, altrimenti diruta e abbandonata, come una scena mistica della mia vita) e decido di farmi teramana. I tentativi sono stati più d'uno, perciò tale ricetta va dritta sotto il tag Officina Riparazioni, dove raduno ricette provate più volte, tentativi, ricicli. Faccio più prove, scegliendo tra varie ricette e riadattandole alle mie fantasie. Ci vogliono una pasta duttile e un ripieno a base di marmellata d'uva. Faccio una pasta con il lievito e una senza, sempre con olio e vino, per cui ho un debole di famiglia, poiché impasti duttili e profumati; le due versioni possono andare entrambe, la seconda seduce per semplicità e per tenere meglio la forma. Intanto prendevo la mano con i cillitte: i primi sembravano ravioli con la frangia, i secondi pesci, i terzi erano fin troppo realistici (mi piacciono certi cillitte doc teramani, incroci tra uccelli, serpi, draghi). Il ripieno è sempre pressapoco lo stesso (pressapoco è importante, è bello abbandonarsi a variazioni aromatiche). La versione realistica, quella delle prime foto, con pasta senza lievito, è stata mangiata golosamente a Gennaio 2018. Tre spuntini studiosi, uno dietro l'altro. Sotto c'è la versione raviolo con frange, pasta lievitata, occhio di seme di
cordiandolo che produceva un effetto aromatico
interessantissimo. Sotto ancora c'è di nuovo una versione con pasta senza lievito. Nel menu di Febbraio 2018. Nuovi uccelletti fragranti per una cena imprevedibilmente elegante.
Pasta
Pasta con il lievito. 700g farina, 40g olio d'oliva, 100g vino bianco, 70g latte, 1 bustina lievito per dolci, 1 bustina di
vanillina, 1 buccia di limone, 2 uova, 200g zucchero (ne faccio metà quantità)
Pasta senza lievito. 500g di farina
150ml di olio extra vergine d'oliva
(138g), 150ml di vino bianco
(147g), 3 cucchiai di zucchero, sale.
Ripieno
Ripieno 1, vicino ai tradizionali. 200g di marmellata d'uva, 75g di cioccolato amaro grattugiato, 75g di mandorle triturate, cannella. Ne è avanzato quasi un terzo; la base imprescindibile è la marmellata d'uva, che nel teramano è specifica e di gusto particolare a me ignoto; usai una marmellata sopraffina fatta da produttori di buon vino di Olevano; le variazioni sono numerose: buccia di limone, goccio di rum, eccetera. Usato per gli uccellini gennaio 2018.
Ripieno 2. Eccentrico e di recupero. Un misto di biscotti, ganache di cioccolato, mandorle,
marmellata di arance, tutto triturato e mescolato; un ripieno solido,
anche se morbido; insomma, per nulla colante. Adatto a stare
nelle trippe degli uccelletti. 500g in tutto. Usato per gli uccellini febbraio 2018.
Forma
Per fare i cillitte ho adottato, tra i vari, questo metodo:
- Stendere la pasta, fare dei dischi di circa 10cm di diametro, 3/4mm di spessore, mettere un cucchiaio di ripieno, ripiegare in due, sigillare i bordi.
- Avvolgere il fagottino a spola (pancia gonfia, estremità affusolate) rotolandolo sul piano di lavoro.
- Allungare le estremità, manipolarle perché una faccia la testa e l'altra la coda, intervenire con le forbici perché la coda abbia piume, tirare per bene il becco, schiaffare un occhio fatto con un confettino tondo, sforbicare la pancia con la punta delle forbici per accennare a piume e ali.
Mettere i cillitte su una teglia coperta di carta da forno.
Forno a 180° per 30'.
5 commenti:
anche sul confine tra Veneto e Lombardia, dove vivevano i miei si festeggia S. Antonio chisüler (da chisoline= schiacciatine, focaccine cotte slla gratella)in particolare a Ponti sul Minco. In chiesa si benedice il sale grosso che poi viene mescolato al foraggio e al mangime. il fugasìn però, nonostante la semplice bontà, non può competere con la grazia di questi uccellini. La decorazoine in punta di forbice è simile a quella che faceva la mia nonna sarda sui panini di pasqua. Che bellezzabontà inscindibili.
Un saluto goloso, il cat
Un mondo di cucina e fantasia. Per non parlare dei disegni complimenti giganteschi. Prossimo S. Antonio sperimenti la ricetta antica originale. Ora io in estasi per tutte le varietà e varianti sulle sue proposte sono seriamente alla ricerca della ricetta della brioche russa, incuriosita tanto da quel video di quella strega, ho comunque impastato la ricetta che ha postato lei in questo blog. Non amo il lievito di birra per cui sto provando con il li.co.li. Le farò sapere. Un caro saluto teramano.
Grazie mille Evy - ci diamo il tu internet? che ne dici? - attendo risultati brioche! Io intano provo intrecci... E poi ho bisogno della ricetta originale cellitte!
ESTATE 2020: ciao artemisia... ottima cosa... questi uccelletti, per un possibile progetto di lavoro, sono diventati la mia ossessione in questi ultimi mesi di lockdown corona virus... li ho provati e riprovati... mettendo assieme diverse ricette e indicazioni e suggestioni. il ripieno l'ho azzeccato abbastanza in fretta: dopo aver provato con marmellata di uva fatta in casa da me, mi sono assestato (su suggerimento di amico abruzzese dopo aver visionato molti video) su... marmellata di prugna fatta con pochissimo zucchero / è la pasta che invece e non mi aveva mai soddisfatto: ...poi ho provato questa tua, che di fatto non dissimile da molte altre,,, ma com'è come non è... l'ho trovata buonissima... ora devo specializzarmi nel non fare uccelletti con budella in vista... cioè il lato artistico lascia a desiderare
questa tua pasta all'olio, che poi è quella che usi anche per la pizza di zucchine, è ottima. grazie, ciao, stefano
ma che bella ossessione! non vedo l'ora di sapere l'esito!
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