sabato 23 gennaio 2016
Capesante al mandarino
Di Artemisia
In una Venezia invernale, con i gabbiani che sfoggiavano la testa nera dell'abito nuziale, ho comperato una ventina di capesante, che le grandi dimensioni mi hanno fatto sospettare essere conchiglie atlantiche (inciso: pecten maximus: Manica - Atlantico / pecten jacobaeus, più piccola: Mediterraneo). Erano ottime. Parlo della stagione in cui sono state acquistate, perché le capesante sono stagionali, non sempre disponibili sul mercato. Per aprirle, la conchiglia va appoggiata nella mano sinistra sul dorso, la parte piatta in alto, e poi un coltellino va infilato nella fessura dove le due valve si attaccano e spinto dentro; per pulirle si tolgono gli intestini scuri, ma le saporite barbe, spesso piene di sabbia, una volte ben lavate vanno usate, per esempio per insaporire un brodo di pesce.
20 capesante. Dopo averle aperte e pulite (tolto lo stomaco che si individua per il colore nero e la "frangia" che circonda l'animale), recuperati noce e corallo, li ho lavati delicatamente per non comprometterne il sapore.
Quindi in ogni conchiglia ho deposto due noci e due coralli.
Ho messo nel mixer mezzo panino all'olio raffermo, un ciuffo di prezzemolo, la buccia senza il bianco di due mandarini, un quarto di spicchio d'aglio, e ho frullato.
Ho condito con sale e pepe nero appena macinato.
Ho cosparso le conchiglie con questa mistura.
Forno già caldo a 180° per 8' circa.
Poi le ho tirate fuori e le ho bagnate col succo dei due mandarini, le ho rimesse per pochi minuti, e non appena hanno iniziato a essere leggermente dorate le ho portate in tavola.
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2 commenti:
Mi hai farro venir voglia di capesante ... il profumo dei mandarini deve accompagnare divinamente la tenera polpa!
ossì :)
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