martedì 7 aprile 2015

Uova in camicia con fondi di carciofo e baccalà mantecato


Di Artemisia a Venezia.

Albero in fiore in Calle larga Giacinto Gallina e Santa Maria dei Miracoli. Rialto vuol dire fondi di carciofo; Venezia, baccalà mentecato. Inoltre, giravo intorno alle uova in camicia, e volevo provarle cotte per cinque minuti (rosso che inizia a rassodare come nelle uova barzotte) invece che tre (rosso crudo). L'insieme armonizza. Da provare anche con il baccalà mantecato con erbette, ovvero con un po' di aglio e prezzemolo. Vedi Come fare l'uovo in camicia, anche in anticipo. E Come fare il baccalà mantecato.

Per due.

Cuocere due fondi di carciofo  in un padellino con un cucchiaio di olio d'oliva, facendoli dorare prima su un lato poi sull'altro, fuoco medio basso, coperti. Appena teneri e rosolati, smettere. Tenerli in caldo.

Sciogliere due cucchiate di baccalà mantecato - lo trovate già pronto in ogni drogheria; scegliendo bene, ottimo; ne ho usato uno di un fornaio di Cannaregio, che singolarmente ogni venerdì ne fa di molto apprezzato - con un goccio di latte, mentre le scaldate in un pentolino. Tenetele in caldo.

Cuocete una dopo l'altra due uova in camicia prolungando un po' la cottura (non tre, ma cinque minuti l'una).

Mettere una grossa goccia di baccalà al centro di un piatto, allargarla con il dorso del cucchiaio, deporvi il fondo di carciofo.

Poggiarvi su l'uovo, inciderlo con la punta di una forbice perché mostri il suo giallo.

Spolverarlo con fleur de sel e pepe nero appena macinato.

Mangiare subito accompagnando con ottimo pane fresco.





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