Da Nunchesto
Nunchesto volle fare la pearà, e chiese la ricetta della sorella Sandra. Si mangia calda, appena fatta (si può scaldare col microonde). Accompagna il bollito.
Sciogliere il midollo in una pentola (meglio di coccio) sul fuoco basso; aggiungere mescolando il pan grattato, fine, in uguale quantità.
Mescolare poco a poco con brodo di carne caldo (deve sobbollire; ce ne va una buona quantità); la cottura va prolungata per due/tre h (circa, a seconda della quantità); il fuoco deve essere molto basso; la consistenza deve essere cremosa, tendente al solido.
A metà cottura si aggiunge un goccio d'olio d'oliva.
Sempre a metà cottura, pepe nero e sale (attenzione: il brodo é già salato).
3 commenti:
Grazie. Un pensiero per voi.
Mi ricordo di avere letto questo post e di avere pensato che era il primo in cui parlava il padrone di casa.
Sono anni ormai che (pur senza continuità) visito questo vostro spazio, ma non so perché non ho mai trovato il "coraggio" di lasciare un commento, una traccia del mio passaggio.
Qualche giorno mi è capitato di leggere di questa pearà: non conoscevo affatto questa ricetta, ma la lettura mi ha riportato alla mente una salsa di pane tostato e grattugiato che cucinava mia nonna, con il brodo di carne, da accompagnare all'arrosto della domenica... una preparazione che non ricordavo quasi più.
E invece d'improvviso mi è ritornato alla mente l'odore del brodo di carne, del pane tostato, l'immagine di mia nonna che staccava le foglie dalla pianta di allora per aggiungerle al brodo...
E allora mi faccio "coraggio" e vi scrivo per la prima volta, per dirvi che il vostro è uno spazio magico.
Per le illustrazioni magnifiche, per la cura delle ricette, per le parole che scegliete, per le fotografie magnifiche che ogni volta sembrano riportarmi in un luogo incantato e sconosciuto.
Grazie
Flavia
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