domenica 14 ottobre 2012

Soupe au vin rouge. Francia. Aquitania.


Siamo in una raccolta: Tutte le ricette francesi e quasi francesi di AAA. Ci sono raccolte a tema: Potage, soupe e velouté (eccola), Pesci, Carni: Quadrupedi, Carni: Bipedi, Paté, tourtes et terrines (con una sezione Quiche), Dolci. Una accolta per culture e territori: Alsazia Lorena, Provenza, Borgogna, Auvergne. Una raccolta seguendo un gastronomo, Courtine: Le ricette della signora Maigret. Infine ricette sparse: Di tutto un po'.

Da Isolina

Rovistando tra i libri allontanati in periferia per questioni di spazio, ho ritrovato questo delizioso libretto, La cuisine des Mousquetaires di una certa Maïté Ordonez. Era costei una specie di signora extra-large di sangue aquitano. Era stata casellante delle Ferrovie e, in tanto di uniforme, sonava la trombetta ai passaggi a livello. Nel frattempo però, specialmente la domenica, cucinava per gruppi paesani tali i pompieri, l'équipe di rugby, i cacciatori... Si fece una tale fama che approdò infine alla TV dove la vidi ai miei tempi parigini e me ne innamorai. Cucina che solo a vederla eseguire ti fa venir voglia e ti ingrassa. Comunque, delle tante ricette che non potrei mai tentare per ragioni varie, ne ho estratte due, una delle quali è questa. Poi proverò anche l'altra. La ricetta richiede grasso d'oca che, non avendo, ho sostituito con comune olio d'oliva. Lei non da mai quantità o particolari del genere quindi uno deve arrangiarsi. Dice però di usare una bottiglia di vino... Il risultato è una cosa di color rubino scuro, cremosetta, sapidissima, riconfortante. Da serata invernale. Mangiandola, dice Maité di ricordare la poesia:

La fortune est là qui t'attend
Laisse là ta soupe e sois riche
Quand dun cran je ne boujerais
Qu'elle m'attende, je m'en fiche

Si parte facendo rosolare della pancetta e della cipolla tritata nel grasso d'oca (in mancanza, ho usato della pancetta affumicata ridotta in crema e olio d'oliva).

A parte si fa tostare un poco di farina00 (1 cucchiaio e 1/2), che poi si aggiunge allo sfrigolante sofritto, si gira qualche minuto e si aggiunge l'intera bottiglia di vino rosso.

Nella pentola, dopo il vino, anche tre foglie di alloro e un rametto di timo (qui è proprio specifica), sale e pepe.

Si fa sobbollire per una mezz'oretta e si aggiunge una patata grattata (ne ho usata una piuttosto grossotta) e si prosegue la cottura per un quarto d'ora o anche più.




4 commenti:

colombina ha detto...

ma che ricetta originale, per le sere d'inverno mi sembra davvero deliziosa, Copio e metto da parte. Un bacione

chiara ha detto...

Provata!! Davvero piacevole, grazie :-)

Anonimo ha detto...

Molto interessante, spero di provarla al più presto! Quale vino rosso consigliereste per la ricetta?
Grazie mille.
Claudia

isolina ha detto...

io ho usato il nostro vino, cioè proprio un semplice vin du pays, Toscana in questo caso. Comunwue un vino rosso generoso... o un Barbera per esempio

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