lunedì 7 aprile 2008

Tartellette con acciughe aromatiche


di Artemisia

Nel menu di Maggio 2006. Una cena cara al mio cuore.

Frolla


200g di farina00, un uovo, un pizzico di sale e uno di zucchero, 100g di burro, due cucchiaini di fiori di finocchio essiccati.

Rivestire con la pasta 10 forme da tartelletta rettangolari di alluminio, cuocere in bianco (gusci vuoti, carta da forno, sassolini) per 15' a 180°.

Lasciar raffreddare.

Pane aromatico

Sbriciolare finemente una fetta di pane casereccio a mollica soda, tostare le briciole in padella secca.

Aromatizzarle per un minuto con un filo d'olio d'oliva profumato, spegnere.

Aggiungere due cucchiai rasi di uvetta di Corinto e due di pinoli, la buccia grattugiata di un limone e il suo succo, un ciuffetto di prezzemolo finemente triturato, sale e pepe nero appena macinato.

Coprire il fondo di ogni tartelletta con un cucchiaino di pane aromatico.

Deporvi un'acciuga cruda pulita, aperta e pareggiata tagliandole la punta della coda in modo che entri a misura nel suo guscio.

Con la punta della dita, deporre una striscia di pane aromatico al centro della tartelletta, in modo che restino due bordi di acciuga lucentemente visibili ai lati.

Condire ogni tartelletta con un filo d'olio d'oliva.

Forno a 180° per 7': attenzione a non far seccare le delicate acciughe.




3 commenti:

Ester ha detto...

Cercati dappertutto, questi stampini rettangolari. Introvabili in laguna. Spero di rifarmi a Milano. Sono perfetti per le argentate acciughe.
Si respira primavera in Accademia.

papavero di campo ha detto...

mi piace molto: sostanza e forma!

Anonimo ha detto...

che buone ne mangerei una vagonata!

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