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Cuture e territori, Cucina di un'Africa approssimativamente sub sahariana.
Di Artemisia
Ho ospiti a cena, guardo in dispensa: c'è la bella verdura quasi estiva, quella che con l'avanzare della stagione calda guarderò da lontano con rammarico, perchè spossata non vorrò avere a che fare con lei. Ma adesso si può: vedo melanzane e peperoni, penso a una congiunzione con un pilaf tutto giallo di zafferano. Il forno attende manutenzione, tutto finirà in padella a stufare. Quindi - un quindi arbitrario, ma viene alle labbra in un periodo molto medio orientale - userò spezie. Ho già fatto una ratatouille aromatica al forno, adesso il forno è in manutenzione, è il momento della padella. E poi è ora di aprire una boccetta di za'atar.
Padellone e olio d'oliva, quindi semi di cumino semi triturati al mortaio, paprika dolce, paprika piccante.
Giù le verdure.
Sale (poco, lo za'atar sala).
Faccio stufare senza coprire fino a verdure morbide.
Alla fine, cospargo di za'atar.










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