Da
Artemisia Faccio una ricetta avuta da un'amica web, Miss Aleppo, che ringrazio molto. Qualche modifica c'è, dovuta al caso e alla fantasia. In AAA c'è una famiglia di questi dolcetti: questi sono i primi di cui ho avuto notizia, poi sono arrivati i
Londoneri, dolcetti croati; poi la
Torta Plesniak, Torta Slava; poi i
Londoneri o pita istriana solboccone. La questione è: possiamo saperne qualcosa di più di questo dolce? Due amiche, Elisabetta e Germana, mi dicono che dolci così in Croazia si chiamano londoneri, in Istria In italiano gira sul web una loro versione conosciuta come torta plesniak o slava, che mi viene indicata da Dauliana. Un'altra connessione viene ricordata da Cucurbita:
Frolla: 175g di
farina00, 100g di
burro, 2 cucchiai e mezzo di
cassonade, 2
rossi, un pizzico di
sale, qualche goccia di essenza di
vaniglia, un sorso di
Cointreaux. Tutto nel mixer.
Stesa dentro una fascia di acciaio quadrata, lato 16cm, altezza 4cm, poggiata su un tappetino di silicone. Senza imburrare. Strato abbastanza spesso.
Ho coperto con 200g di
marmellata di pesche maison morbida.
Nel mixer 50g di
noci, 50g di
nocciole (con la buccia) e 50g di
frutta candita (mango, papaia, arancia) che ha sostituito lo zucchero. Ho triturato non troppo finemente, preferendo lasciare una granulosità ruvida e secca poi apprezzata nel contrasto con la setosa marmellata umida, e ho mescolato con 2
bianchi montati a neve.
Ho coperto il dolce con questo composto, prima distribuendolo a cucchiate e poi stendendolo e pettinandolo con i rebbi di una forchetta, per facilitare una regolarità di spessore in un composto non fluido.
In forno già caldo a 180° per 35'.
Lasciar raffreddare; ho tagliato dei cubi di 4cm di lato con il coltello elettrico, poi li ho spolverati con abbondante
zucchero a velo.
Il giorno dopo, amalgamati i sapori i quadrotti 4 x 4 x 4 erano molto buoni.
La ricetta di Miss Aleppo
La zia Lilli (ora ottantenne) ha ereditato questa ricetta dalla suocera
istriana. Ha conosciuto Oscar, bellissimo e riservatissimo, profugo con
la famiglia nella Bologna nel dopoguerra e non si sono più lasciati.
Dalla suocera ha ereditato le ricette di casa che ha fatto sue per fare
contento "il suo Oscar". Il kouglof e la pita di noci erano i grandi
classici e a me bambina, cresciuta tra le gonne di nonna bolognesissima,
sembravano creazioni esotiche e fascinose. La pita di noci continua ad
affascinarmi.
Frolla: 350g di
farina00, 4
tuorli, 5 cucchiai di
zucchero, aroma di
vaniglia, un pizzico di
sale e 200g di
burro morbido.
Stendere la pasta frolla in uno stampo rettangolare 20 x 30 e ricoprire con 400g di
marmellata.
Macinare finemente 1 kg di
noci (sgusciate sui 500g scarsi).
Montare 4
albumi a neve, aggiungere 4 cucchiai di
zucchero e
incorporare le noci macinate; se l’impasto risulta troppo duro,
aggiungere qualche cucchiaio di latte. Deve comunque risultare piuttosto
fermo.
Stenderlo sulla marmellata.
In forno già caldo per circa 35'.
Lasciare raffreddare e tagliare a quadretti; spolverare con
zucchero a velo.
Il giorno dopo è sempre migliore.