mercoledì 3 ottobre 2012

Babaganoush di melanzane


Babaganoush super semplice

Da Artemisia

Il condimento si può incrementare con olio d'oliva, sale e pepe, succo di limone, uno spicchio d’aglio. Io ho unito solo melanzane e thaina. Sul tavolo di Settembre 2012. Cena provenzale con zuppa di pesce e pissaladiere; nella ciotola accanto c'era una brandade.

Melanzane allungate, scure, senza semi, arrostite in forno finché l'interno non è cremoso (un'ora circa a 180°).

Tagliate in due e spolpate: la polpa viene via a molli brani, basta insinuarvi le dita e tirare.

Trituratela, e mescolatevi della pasta di sesamo o tahina, assaggiando finché non vi soddisfa. Basta: è già buona così, non vi resta che cercare del pane tostato, o delle secche, calde cialde.


Babaganoush di Laura Ravaioli

Da Nepitella Partenopea, che pende dalle labbra di Laura Ravaioli. Nel menu di Dicembre 2007. A cena da Nepitella.

Cuocere in forno tre melanzane finché non diventano morbide (un'ora circa a 180°); tagliarle in due, asportare la polpa con un cucchiaino.

Mescolare la polpa di melanzana con tre cucchiai di tahina, o pasta di semi di sesamo.

Aggiungere un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaino di aceto, due spicchi d’aglio schiacciati e ridotti in crema.

Triturate un ciuffo di prezzemolo, aggiungerlo.

Completare con tre cucchiai d’olio d'oliva.

  
Babaganoush con taratur

Da Artemisia

Tutto come nella ricetta Ravaioli, ma invece della tahina, il taratur. Qualche passaggio in più, ma forse vale la pena.

Taratour: per una tazza da tè di tahina, succo di limone, sale, pepe, e 25cl di acqua ghiacciata aggiunta poco a poco mescolando, fino ad ottenere una consistenza come di maionese.
 
Cuocere in forno tre melanzane finché non diventano morbide (un'ora circa a 180°); tagliarle in due, asportare la polpa con un cucchiaino.

Mescolare la polpa di melanzana con tre cucchiai di taratur.

Aggiungere un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaino di aceto, due spicchi d’aglio schiacciati e ridotti in crema.

Triturate un ciuffo di prezzemolo, aggiungerlo.

Completare con tre cucchiai d’olio d'oliva.


Babaganoush salentina

Nepitella ce ne manda anche una versione salentina, e dice: a proposito di melanzane, una mia amica fa una sorta di Babaganoush salentino molto buono. Io l'ho mangiato seduta a un tavolo appoggiato su uno scoglio di Castro con il fruscio del mare di sottofondo.

Arrostire le melanzane sulla brace o sulla fiamma (non con il grill del forno, altrimenti non assume quel gusto di bruciaticcio che è fondamentale).

Lasciar raffreddare le melanzane e poi togliere la buccia.

Tagliarle in piccoli cubetti.

Condirle con aglio, olio d'oliva, menta, poco aceto, sale e semi di sesamo tostati.

Babaganoush alla ladro di Bagdad, con il curry

Di Artemisia in un giorno di sperimentazioni; non male.

Togliere solo il verde a 4 melanzane intere e metterle in forno bucandone la buccia con la forchetta; lasciarle lì finchè non diventano morbide (un'ora circa a 180°); togliere la buccia, che verrà via facilmente e asportare la polpa.

Condirla con olio d'oliva e limone.

Aggiungere del garam masala, quanto vi piace. Se non volete farvelo da voi,  sappiate che è quanto chiamiamo curry: sceglietevelo già pronto, quello che vi garba.






4 commenti:

Chiara ha detto...

interessante, ma il nome tarama a quanto ne so si riferisce ad un pesce,pare l'equivalente italiano del merluzzo,qui forse è riferito alla preparazione, chiedo lumi...Un abbraccio Artè !

artemisia comina ha detto...

:))) è come gli uccelletti scappati. si fa con uova di pesce, a meno che tu non le sostituisca con melanzane e olive.

isolina ha detto...

questa non la sapevo...anche per me tarama si riferiva a quella delle uova di sgombro o altro pesce

artemisia comina ha detto...

:DDDDD

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