martedì 15 gennaio 2008

Gâteau di patate di Leccardo. Abruzzo


Da Leccardo Adriatico, un gâteau abruzzese. Leccardo dice anche béchamel (mia nonna materna diceva balsamella, evocando balsami; ogni parola ha il suo perché). Artemisia, che lo ha mangiato, aggiunge che è gattò delicato, sofisticato, fatto di tessiture e aromi e non di ripieni (forse per ciò Leccardo insiste con gâteau); dovete prevedere una teglia bella grande, come sempre con Leccardo. Artemisia, afflitta dalla perdita della parola gattò, alla quale tiene, lo illustra con la gatta Alice (Guardami, Alice!).

Fare una béchamel con 50g di burro, 2 o 3 cucchiai di farina e ¾ di litro di latte.

Battere bene 7 tuorli e unirli a 700 grammi di patate, precedentemente lessate in acqua salata, sbucciate e schiacciate con l’apposito utensile.

Montare a neve 7 albumi e aggiungerli con elicatezza alle patate.

Unire al composto parmigiano grattugiato (oppure scamorza o altro formaggio non troppo forte) e un etto di burro (se si vuole un gâteau più leggero basta mezzo etto).

Versare il tutto in una teglia  imburrata e cosparsa di pan grattato.

Forno a 180°-200°, per 30/40', controllando la cottura.









1 commento:

papavero di campo ha detto...

dedicated to Alice:


La gatta Gattò
il buon piatto si leccò
ci sta il burro oibò!

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