lunedì 2 novembre 2020

Risotto con i porcini e formaggio di capra

Di Artemisia

Orto Botanico - o dovrei dire pandemia? Perchè questa continua a sbalestrarci tutti, a prendersi gioco di noi, della nostra vita antropocentrica, routinaria e narcisista, mettendo seriamente in dubbio che noi umani si sia fatti a immagine a somiglianza di dio (che non siano invece i coronavirus molto più vicini a tale parentela?). Dico Orto, perché quella - la pandemia - ci ha spinto tra le sue fronde, muschi, foglie, libellule, giardinieri, parrocchetti, acque, funghi, lucertole, carpe, e infine anatra. Anzi Anatro, poiché resta solo lui, un magnifico germano, ultimo di una nidiata che qui crebbe e - haimé - morì, e adesso ci sembra così solo, così malinconico, e anche vecchietto, poiché il bellissimo piumaggio mostra qualche cedimento. Lui passa il tempo a lisciarsi, spulciarsi, pettinarsi, lavarsi; oggi lo abbiamo trovato a fare un bagnetto tra le magnifiche ombre novembrine tanto cupe quanto luminose, così verde giada, verde oro. Sulle nostre teste aleggia una nuova quarantena; forse proprio per noi, tra i vecchietti non necessari (così ha detto un politico: se confiniamo i vecchietti, li salviamo e non intasiamo gli ospedali; al contempo ha aggiunto: tanto a che sevono, a che serve lasciarli andare in giro, con quel che fanno? con quella fine arte retorica a cui deve essere stato allevato sin dai primi balbettii). Tale non necessarietà ha sollevato i più aspri sentimenti: chi si è subito sdegnato - quanto tempo passiamo a sdegnarci, non resta neppure lo spazio per fare colazione in pace - e chi ha subito capito che se la mettiamo così, non si salva nessuno: sembriamo tutti piuttosto superflui, molto superflui. In breve, tutto ciò ha prodotto un intenso desiderio di funghi porcini, e sono riuscita a farne arrivare a casa da due fonti. Cominciamo da un Risotto con i porcini e formaggio di capra, per la precisione un assai cremoso banon alla feuille. Qui siamo nella raccolta Risotti. Di tutto un po'; c'è anche Risotti di pesce.

Brodo di spezie

500g di acqua, sale e un cucchiaio raso di spezie miste vendute nei negozi cinesi con grossi frammenti di spezie e aromi, che vanno dall'anice stellato ad agrumi essiccati. Ovviamente voi ci potete mettete quel che vi pare, una stecca di cannella, qualche grano di pepe; l'obiettivo è avere un'acqua profumata. Fate sobbollire 5'. 

Porcini (ho usato solo i gambi) affettati, dorati in padella con burro e foglie di menta. Sale

Riso vialone nano tostato in tegame in olio d'oliva dove prima avete fatto stufare due scalogni affettati, poi aggiunta di brodo e procedere come siete soliti, io aggiungo brodo man mano, mescolando. Aggiustate il sale

Quando il riso è a metà cottura, aggiungete la metà dei gambi rosolati. 

Quando è giunto al termine, spegnete il fuoco e aggiungete una "cucchiaiata" abbondante di formaggio di capra cremoso e ottimo (io banon alla feuille). 

Aggiungete anche abbondante parmigiano grattugiato. Mescolate con vigore. 

Regolate l'onda, aggiungendo nel caso poco brodo bollente. 

Versate nei piatti, mettetevi in su la cima gli altri gambi rosolati, una fogliolina di menta fresca, un giro di pepe selvaggio del Madagascar.  


















1 commento:

Pellegrina ha detto...

Il germano si sentirà ben solo. Perché non dargli una compagna?
Quanto ai vecchi che non servono, c’è anche chi dice tout court che mettono a rischio gli investimenti e il ilancio degli Stati.
https://www.repubblica.it/economia/2012/04/11/news/fmi_nessun_investimento_sicuro_la_longevit_mette_a_rischio_i_bilanci_degli_stati-33121970/
Piccolo particolare: gli investimenti degli Stati sono sempre stati considerati sicuri finché Sarkozy (cioè colui che mise Lagarde al FMI e che llei ringraziò scrivendogli « usami come ti pare ») e Merkel nella passeggiata di Deauville decisero che le regole in ue dovevano cambiare e che si non si sarebbero più finanziati gli stati quando ne avessero avuto bisogno con acquisto di titoli pubblici da parte delle banche centrali come sempre era avvenuto in caso di necessItà.
Ricordiamo che le banche centrali possono emettere moneta con cui accreditare se del caso il Tesoro degli Stati (nella ue lo fa bce, dove ritroviamo ora Mme Lagarde) senza dover rimborsare niente e nessuno.
La simpatica concezione di quel politico nasce sulla stessa considerazione: gli anziani sono un impiccio perché non producono e costano in prestazioni sociali.
A livello immediato costano agli elettori del personaggio perché proteggerli significa chiudere negozi vari, a livello di pianificazione economica e del welfare costano perché pagargli la pensione (peraltro da loro maturata) più a lungo rende meno redditizia la privatizzazione delle pensioni stesse e i conti degli enti previdenziali da privatizzare e obbliga, dove c’è ancora uno straccio di sanità pubblica, a investirci di più.
Ricordiamo cosa scrissero i governatori banca Italia e bce in merito anche alle pensioni nel 2011, nell’ottica precisamente di una piena liberalizzazione dei servizi pubblici https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D&p=2
Sempre più insistentemente si parla di un governo tecnico di unità nazionale, sostanzialmente targato UE e troïka (quella istituzione che con tanto riguardo tratto’ gli anziani in Grecia e non solo) possiamo aspettarci, di fatto, ben più brutalità contraria alla speranza di vita di una frase particolarmente repugnante pronunciata da un politico tutto sommato di secondo piano.

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