lunedì 17 febbraio 2020

Mousse di mango e papaya. Aam Ki Kheer. Mango Coconut Kheer, Payasam. Tamil Nadu


Siamo in una raccolte.

Dolci al cucchiaio. Con la frutta, Zuppette, Cioccolato, Di tutto un po'. Poi le le creme e i budini medio orientali: Balouza, Muhallabia, Gelo. Poi la famiglia delle Zuppe inglesi: Zuppa inglese, Trifle, Tipsy Cake, Charlotte, Bizcocho Borracho, Ambroisie. Quindi i Crumble e le Pie. Ciliegie e albicocche hanno un post loro: Dolci al cucchiaio. Ciliegie e Albicocche.

Siamo nella raccolta India cucina: Carni di piuma. Polli. Africa e India, Verdure e Vegetali.Di tutto un po'. Dal indiani, Risi esotici. India, India. Menu, Samosa, Chapati, Paratha, Nipattu, Cheela, Jala roti, Di tutto un po'.

Da Artemisia

Keer: il budino indiano; origina nelle raffinate corti Mogul del Nord e si diffonde in tutta l'India; molto usato nelle offerte e nei rituali dei templi. Paysam in sanscrito significa latte, e così viene chiamato in alcuni luoghi, ad esempio in Tamil Nadu e nel Kerala. Si usa una varietà di ingredienti, qui mango e cocco. Ne ho fatte due versioni, una sera dopo l'altra; la seconda l'ho trovata più soddisfacente - molto soddisfacente, penso di adottare tale crema come una cocca di mamma. Dò la procedura che ho trovato più convincente. La prima volta ho aggiunto il cocco grattugiato insieme con il latte di cocco, alla fine, come diceva la ricetta di partenza, conferendo alla crema una certa rugosità. La seconda volta ho frullato il cocco grattugiato con il mango, all'inzio, ottenendo una crema vellutata che preferisco. La prima volta ho usato uno zucchero bruno per l'aroma, ma scurisce il delicato bellissimo giallo, quindi ho preferito poi zucchero a velo. La ricetta di partenza, da archanaskitchen.com, dice zucchero della palma da cocco (bruno anch'esso, in effetti), che mi ha riempito di curiosità, ma non ne avevo. La prima versione, con zucchero scuro, è quella nei bicchieri colorati; ho adottato, in quel caso, granella di pistacchi. La seconda versione è nelle coppe, con mandorle a filetti. Su entrambe le versioni vegliava la mia amata Mucca Sacra, ma la seconda volta, poiché era una sera di festa, le ho messo accanto un bellissimo Ganesh e ho acceso un par di lumini; purtroppo non avevo ghirlande di gelsomini. Con pistacchi: nel menu di Febbraio 2020. Indianerie in agguato. La mia amata è lì da capo che passeggia. Con mandorle: nel menu di  Febbraio 2020. Ma sì, Ganesh come San Valentino.  

Per 4

Frullare la polpa di 2 manghi (tenerne qualche fettina per guarnire) con poca acqua e 3 cucchiai di cocco fresco grattugiato, fino a crema fine.

In una padella dal fondo pesante scaldare un cucchiaio di olio di cocco (o di burro chiarificato).

Versarvi la purea di mango e cocco e cuocere a fuoco lento fino a quando non bolle.

Aggiungere 1/4 tazza di zucchero di palma da cocco (una volta ho usato zucchero panela, che però scurisce la crema, un'altra zucchero a velo) e 1 cucchiaino di semi di cardamomo in polvere (elaichi; ho messo semi interi, appena schiacciati, di quattro baccelli). Mescolare bene facendo sciogliere lo zucchero.

Spegnere, aggiungere 1 tazza di latte di cocco. Mescolare.

Aggiungere 2 cucchiai di mandorle tritate (dette badam; ho usato mandorle a filetti nella seconda versione, nella prima avevo usato granella di pistacchi).

Versare nei bicchieri.

Decorare con fettine di mango.

Servire freddo.







 



 

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