Da Artemisia
Qui ho usato i magnifici zolfini.
Mettere i fagioli tenuti a bagno per una notte nel fiasco, coprire d'acqua, aggiungere olio d'oliva e aglio.
Fuoco al minimo, e ore e ore di cottura; dipende dai fagioli, ma potrebbero essere anche dieci.
Alla fine però avrete cottura perfetta: tenuta del fagiolo, e morbidezza insieme.
Salare dopo la cottura.
Mangiati tal quali, o con aggiunta di pasta. Recentemente li ho usati per i tagliarini e fagioli.
Qui avevo usato cannellini, e avevo aggiunto un po' di pomodorini.
3 commenti:
Mai mangiati, una ricetta che mi sa tanto di camino e bottiglia lasciata cuocere tutta la notte nei resti del fuoco.
Magnifici zolfini, hai detto bene...cotti nel fiasco, una raffinatezza. Che bontà!
Invidia magna!! un mitico piatto,mai neppure assaggiato. Sempre rimasta sul modo solito. Essa che ho perfino il famoso pignatto, il recipiente di terracotta che venne prima del fiasco, per la cottura lenta nei carboni e cenere del focolare
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