Dicembre 1988. L'ultimo dell'anno. Conservo memoria di un centro tavola fatto con rosmarino, edera, mele verdi, limoni, giunchiglie e pigne d'oro. La tovaglia è ricamata, abbiamo praparato molti pacchetti avvolti in carta velina colorata pieni di sorprese, fanno mucchio come farfalle, abbiamo lasciato la carta spampanarsi. C'è un presepe, i segnaposti sono rebus che parlano degli invitati. E' l'ultimo dell'anno, volevamo vincerne il tono amaro, e sì, ci riuscimmo. Ritrovo un menu prodigo: Aringhe marinate come a Oslo; Foie gras; Terrina di salmone, San Pietro e fasolari (ancora mi meravigliavo assai quando una terrina veniva fuori dallo stampo); Bollito in teglia con ortaggi; Sformato di spinaci e piselli con funghi trifolati; Marquise au chocolat con salsa di arancia, Biscotti speziati di Brechel (A gennaio 1997 chiuderà la vecchia, amabilissima pasticceria di via Frattina, Brechel, che faceva biscotti natalizi speziati fatti con vecchi stampi: animali, piccoli personaggi, una delizia che costava un occhio, bisognava ordinarla e finiva subito. Sparsa sulla tavola era una vero incanto, l'occhio cascava ora qua ora là ed era tutto un intessere una storia dietro l'altra, di capra, di di pastore, di oca, di fata etc.. Champagne Taittinger e Perrier - Jouet.
Aringhe marinate come a Oslo
Foie gras
Zuppa di zucca gratinata
Terrina di salmone san Pietro e fasolari
Bollito in teglia con ortaggi invernali
Sformato di spinaci e piselli con funghi trifolati
Marquise au chocolat
Salsa di arancia
Biscotti speziati di Brechel
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