martedì 20 maggio 2014

Chak Chak, gli struffoli dei tatari


Siamo in due raccolte.

Dolci Nudi
e in particolare Dolci nudi di tutto un po'.

Monografie. Asia Centrale. Uzbekistan.

Da Artemisia


Ho provato i tatari Chak Chak, Asia Centrale. In altri termini, cultura nomade, tra mongolo e turco. Sono sputati la cicirchiata o gli struffoli. Ancora una volta: smettiamola di ritenere che abbiamo inventato qualcosa di sana pianta, e soprattutto che sia posseduta e capita solo da noi. Da ignorante di struffoli e cicirchiata, ho visto i miei tocchetti espandersi in padella fino a diventar bocconi: li avevo fatti troppo grandi. Per fortuna i tatari mi soccorrono, poichè ci sono versioni multiple dei chak chak, dal cece alla tagliatella al tocchettone. Questo è a tocchettoni. Il prossimo sarà tagliatelle. E poi ho fatto la scemenza di rovesciarvi sopra lo sciroppo (qui non si vede, ma sul fondo ce ne è un solido laghetto); bisogna essere "giusti": nè troppo, che impiastra, né poco, che manca. Ma l'estetica della rosa candita la approvo incondizionatamente, è la cattura di un poema persiano zuccherato. Se sta lì un giorno o due migliora. Poiché debbono essere migliorati, vanno in Officina riparazioni, il tag delle prove. Ricetta da englishrussia.com. Li ho serviti in due cene, una dopo l'altra - la prima senza abito da sera e con troppo poco sciroppo (vedi sotto: comunque erano seducenti da mangiare uno a uno, sgranandoli senza difficoltà), la seconda in lungo, con uvetta a grossi grani e rose candite, e un po' troppo sciroppati. Nel menu di Maggio 2014. Cena uzbeka numero due. Sul tavolo di  Maggio 2014. Spuntino con Chebureki, ravioli fritti dei tatari.

Sbattere 6 tuorli con il mixer fino a quando non schiariscono.

A parte montare 6 bianchi.

Miscelare con cura, aggiungere un pizzico di sale e 1 cucchiaio di vodka.

Aggiungere della farina00 poco a poco fino a quando non si ha un impasto giustamente morbido e non appiccicoso.

Coprire e lasciare riposare per 15 minuti.

Fare dei rotolini di pasta (4mm di diametro)e tagliarli a tocchetti.

Scaldate 500g di olio vegetale in una padella profonda, friggere poco a poco i pezzi di pasta fino a quando non hanno un colore dorato.

In un tegame mettere 300g di zucchero e 100g di acqua, e farne uno sciroppo. Verificare: mettere alcune gocce di sciroppo in acqua fredda, se si rassodano, lo sciroppo è pronto.

Aggiungere immediatamente 350g di miele e cuocere per 4-5' senza ebollizione.

Versate lo sciroppo sopra la pasta fritta e mescolate con un cucchiaio di legno.

Modellare il Chak Chak sul piatto con le mani bagnate di acqua fredda.

Alla fine cospargere di frutta secca o decorare come si desidera.




 



4 commenti:

Catherine ha detto...

My mother used to make these. They bring back good memories.
These are very delicious. Blessings, Catherine

Unknown ha detto...

Hey, very nice site. I came across this on Google, and I am stoked that I did. I will definitely be coming back here more often. Wish I could add to the conversation and bring a bit more to the table,but am just taking in as much info as I can at the moment. Thanks for sharing.

mango drinks

artemisia comina ha detto...

Thanks Catherine :)

isolina ha detto...

entusiasmante il tutto!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...