mercoledì 3 novembre 2010

Zucca speziata in padella




Di Artemisia.

È così bello il mercato di Rialto che attraversarlo ed essere tentati di comperare è tutt’uno; in un esercizio di continenza, abbiamo preso solo un sacchetto di zucca già pulita e a pezzetti, ma dalla cui polpa dalla grana finissima, di un arancio denso e acceso attraversato da certe minime venature verde ramarro, si deduceva senz’altro fosse la tosta e saporita barucca.

Presa da franca e persistente pigrizia culinaria, ho pensato alla cosa più semplice: i dadini sono stati versati tal quali in padella con olio d’oliva, salati, pepati, cosparsi di un bel par di pizziconi di cannella in polvere, gratificati con un chiodo di garofano e conclusi con una spolverata di semi di anice.

Cottura su fuoco medio girando e coprendo per quindici minuti circa (infilare un dadino con la punta del coltello, appena cede subito è fatta; la pigrizia di cui sopra ci ha fatto scappare anche una coloritura piuttosto accentuata).

Nel menu di  Dicembre 2011. Venezia. La cena del soufflé di tagliatelle. A dicembre 2016 il mercato era glorioso, guardammo e fummo saggi; per pranzo, parchi ma felici: zucca speziata dolcissima, fondi di carciofo gratinati deliziosi, qualche crostino con il cren che avevamo preso il giorno prima dal magnifico Fermi di Treviso. Sul tavolo di Dicembre 2016. Venezia. Spuntini nebbiosi. Ogni volta che arriviamo a Venezia, zucca speziata! Sul tavolo di Dicembre 2017. Venezia. Arrivano gli ospiti, la cucina passa di mano. Trovata una Hokkaido a Roma, subito fu speziata. Nel menu di  Gennaio 2019. L'ospite di Amsterdam.











5 commenti:

Elena Bruno ha detto...

Visto che ho recentemente fatto pace con l'anice, si può provare e soprattutto mi piacerebbe procedere con la stessa dose di pigrizia, che approvo, in quanto dilaga anche da queste parti ...

Baci

isolina ha detto...

Totalmente esemplare! E che deliziosa bancarella. Quel mercato è sempre stato un piacere grande

Anonimo ha detto...

Gentile Artemisia, ti ringrazio dopo un we passato a Venezia con il mio compagno.
Ho seguito le tue orme, Da gigio e Le Testiere. Che dire? rapiti.
Ai vizi e Virtu' ci siamo arrivati casualmente seguendo il ns. fiuto goloso e lo ritrovo ora in vecchi tuoi post.
ti ringrazio per averci consentito di godere appieno di una venezia , fuori dall'onda (dei turisti) che abbiamo cercato e trovato . Abbiamo scoperto un tempo diverso, lento, ironico , gaudente.ci torneremo . magari affittando un appartamento. ti vorrei porre un quesito.ricordo che avevi postato di negozi di artigiani di artisti. non trovo più nulla di tutto ciò. mia inettitudine informatica o davvero hai rimosso i post? ti ringrazio. Alessandra

la belle auberge ha detto...

ricetta pigra ma discretamente speziata. Come potrebbe essere altrimenti, venendo da Artemisia?

artemisia comina ha detto...

ci concediamo un viva la pigrizia purchè alla cannella? far pace con l'anice, two, bella cosa. mi chiedevo, mentre scrivevo la ricetta, da chi avevo sentito dire che non lo sopporta...

alessandra, avevo già letto il tuo commento e volevo dirti quanto mi fa - davvero - picere. mi riservavo di affrontare la questione negozi, e questo mi ha fatto ritardare nel risponderti..mi propongo di fare un piccolo indice dedicato ai post su venezia, spero di concluderlo presto. a proposito, ho qualcosa di nuovo da aggiungere ;)

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