lunedì 23 agosto 2010

Polpette impacchettate e fagioli


Che bella invenzione i piccoli pacchetti: come tutte le invenzioni che rendono preziose, golose, gastronomiche nonnullità. Isolina, la grande maestra di pacchettini. Qui siamo in una Monografia: Pacchetti.

Di Isolina

Mi domando se qualcuno ancora usa l'antico termine milanese mondeghili per le umili polpette di carne cotta. Che poi, se sono rivestite di verza, si definiscono verzottini, polpett di verz o cose simili.

Ho fatto una piccola rivisitazione: nell'impasto, oltre alla carne bollita (avanzo di falso tonnato di maiale) ho messo delle salsicce, scalogni, maggiorana, un poco di ricotta, uova e, come ammorbidente, invece della classica patata, ho passato al tritacarne delle zucchine crude.

Dopo aver salato e pepato e ben impastato il tutto, ho formato delle polpettine ovali.

Le ho rivestite con dei fiori di zucca e, per variare anche il colore, ho provato ad usare delle foglie di coste passate al MO per rendere duttili.

Poi ovviamente, non ho resistito e ne ho fatto dei pacchetti.

Le ho rosolate poche alla volta in un padellino e le ho finite di cuocere in un largo tegame dove avevo preparato dei fagioli (zolfini!) all'uccelletto.

Ne è venuta fuori una simpatica cosa rustica e saporita.



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