domenica 4 luglio 2010

Giugno. Cene a Capalbio


Giugno 2010. Cene a Capalbio. Capalbio, si sa, è abitata da romani vogliosi di bollente spiaggia nera e senza conchiglie, di accenti toscani, di spini di istrice e di odorosa campagna. Polsonetta e Cornucopio vi hanno messo radici, in quella zona di costa campestre e di casali che è stata ente Maremma, e insieme a loro diversi amici; ogni tanto Nunchesto ed io vi abbiamo fatto rapide puntate, questa volta mi sono fermata due giorni, il che vuol dire due cene (e l'intera lettura di un libro di viaggi: Freya Stark nell'Hadramaut). Ci furono due cene in stile campestre, marino e amicale. Si perde tempo, indaffarati, tutto il giorno; si va in spiaggia, si visita l'orto dei vicini per chiacchiarare e prendersi frutta e verdura, e solo all'ultimo si stende la tovaglia, si pulisce il pesce, si lava l'erbetta e insomma in rapidità si ammannisce un buon pasto mentre arrivano gli invitati, molti portando o cucinando lì per lì qualcosa.
Cornucopio ha fatto per due volte il suo cosiddetto Pilaf al limone, e due volte - a grande richiesta - i suoi Pomodorini fondenti. Preciso con contrizione che il riso è venuto meglio la seconda volta, quando ho compreso che non era un pilaf e quando Cornucopio ha capito che non doveva seguire i miei consigli. I pomodorini sono stati perfetti ogni volta.
Polsonetta ha provato le Alici arriganate e un gran pesce al cartoccio, Nuna gli ottimi Pesce al sale e Dadolata di tonno. Mentre si spadellava si facevano grandi osservazioni e consulti, e per inciso comunico che abbiamo deciso che la ricetta delle alici arriganate va messa a punto: così com'è i peperoni sono pochi e le alici stanno lì troppo e tendono a disfarsi. Abbiamo deciso che quando un calabrese dice "poco olio" (è l'amico di Polsonetta che le ha dato la ricetta) dobbiamo raddoppiare quello che ci metteremmo di testa nostra.
C'è stata la Torta della nonna di un celebrato forno di Orbetello, io ho ho cucinato la Flognarde di pesche e lavanda, accompagnata da un Gelato di cioccolato agli agrumi. Inoltre ho fatto una Pseudo quiche con il tartufo. Qui si è aperto tutto un altro capitolo: la casa di Polsonetta e Cornucopio rigurgita di pentole, teglie e padelle - tutte formato "passa la fame" - ma non c'erano né teglie di porcellana da forno adatte alla flognarde o alla pseudo quiche, né matterello per stendere la pasta. Rimediati dei sostituti per i primi due scopi, ho iniziato a perorare la causa del manico di scopa ben lavato per l'ultima bisogna, ma mi sono state proposte bottiglie e infine è stato adottato il manico di un cucchiaio di legno bello lungo, che ha steso una pasta sì gobutella, ma che si è prestata a fare la sua parte.

Alici arriganate

Dadolata di tonno

Pilaf al limone alla maniera di Cornucopio

Pomodorini fondenti

Torta della nonna

Flognarde di pesche e lavanda

Pseudoquiche con tartufo

Gelato di cioccolato agli agrumi



















2 commenti:

Alex ha detto...

Mi sono subito innamorata di quella flognarde

artemisia comina ha detto...

ciao alex :))) foto e fornelli è sempre più bello ;)

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