sabato 3 luglio 2010
TOSCANA. CAPALBIO. ORTO.
Tra campi e mare, a Capalbio stanno le case dei contadini. Stavano, in realtà, che ora quasi tutte - anche se qualche rassicurante odore di letame ancora vola sulle ali del vento - sono state vendute o affittate a romani con la voglia di casa al mare e di sentire la ch aspirata dei toscani.
Sono andata a trovare Elga, e sono venuta via con un cestino di albicocche. Fiorello, radicato nel suo orto come un mandorlo o un susino, e altrettanto lieto della vampa dell'ardente sole, faceva andare la pompa, felice del riverbero del fresco getto d'acqua che sgorgava da lui come da marmoreo tritone di fontana romana. Pare che quando passa lì la domenica se ne stia nell'orto da mane a sera - mio padre era contadino, mi ha detto con aria beata, distogliendo per un attimo lo sguardo dalle amate vedure; quando è il tempo, semina con mano molto prodiga: le zucche, di cui attende la crescita gigante spiando sotto l'ombra delle grandi foglie, si mescolano ai meloni, alle angurie, alle melanzane, alle molteplici varietà di fagiolini, insalate, zucchine, e nella sovrabbondanza che nemmeno i doni ai vicini riesce a fronteggiare, queste ultime spesso sfuggono alla vigilanza, diventando gonfie e grandi e innumerevoli e ritorte. Ma lui ama ogni cosa dello stesso tenero amore e mi dice con l'affetto orgoglioso di Cerere di quanto siano buone, quelle gigantesse, cotte nel burro e ridotte a soave puré.
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6 commenti:
Ma questo è un ORTO ORTO ORTO!!! Professionale?
Bellissime anche le foto. Mi vien voglia di darmi da fare!
no, pura pazzia nel suo stato più produttivo :))
Bellissimo orto, non so se avrei la pazienza di coltivarlo, ma di sicuro mi divertirei tanto a fare conserve di quanto avanza.
Un sogno. E quanto lavoro.
be', quando si passa il cancello e si vede l'orto, fa un effettone. quanto alle conserve, Marina, saresti benvenutissima, poichè Elga - pur munita di pentoloni, barattoli e scaffali - ha dichiarato la sua sconfitta di fronte a tanta abbondanza.
al pari di Fiorello (mai nome fu tanto appropriato) sarei anch'io sedotta dalla magnificenza di melanzane e zucche, per non parlare di quei deliziosi grappoli di albicocche... un dispiacere staccarli dal loro ramo natio
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