lunedì 23 febbraio 2009

Galani veronesi, dolci di carnevale


Da Lucia, che fa i galani di Isa.

Una romana fa i galani veronesi cercandone la ricetta con determinazione e amore, poiché ricorda un’amica. Lucia, che non ama cucinare, ma ama le persone, ha fatto dei galani più che buoni. Ha aggiunto un sorso di Cointreau, per sbronzare i galani. Ma ha omesso la noce di burro o l’equivalente in olio d'oliva che alcuni veronesi aggiungono. Così come alcuni veronesi mettono Marsala secco invece che grappa. Altra variante: buccia d'arancia grattugiata. Il giorno dopo sono ancora più che buone. Conservatele in un vassoio coperte di carta da cucina, sono fragilissime. Nel menu di Febbraio 2009. La cena dei galani. Dolci di carnevale. Bugie, cenci, lattughe, galani, crostole, frappe, sfrappole, rosacatearre, zonzelle, pampuglie. Su AAA: Frappe. Federica e sua nonna, Frappe romaneSfrappole romagnole, Zeppole fritte di nonna Enza, Napoli, Zeppole della zia Clelia.    
 
500g di farina00, un uovo e due rossi, un cucchiaio raso di zucchero, un pizzico di sale, della grappa, un mezzo guscio d’uovo di succo d’arancia.

Impastare bene, e tirare con la macchinetta abbassando gradualmente lo spessore, fino ad arrivare al minimo. Qui passate un paio di volte, anche tre, l’impasto.

Quindi tagliatelo in rettangoli e incidetene l’interno con alcune fessure alla Lucio Fontana fatte con la rotella dentata. Oppure fate nastri.

Frittura in olio profondo quattro dita, tegame di 23cm circa, alto 8, non più di tre galani per volta. Lucia ha usato olio di girasole di prima spremitura a freddo e lo ha cambiato una volta.

Dopo la frittura, abbondante spolverata di zucchero a velo.




3 commenti:

fede ha detto...

che ggggola, con quant più "g" possibili...

artemisia comina ha detto...

sì, magnifiche, sono così leggere che ne puoi mangiare all'infinito...

Anonimo ha detto...

Carnevale 2016:
fatte. molto buone, leggerissime. si gonfiano che è una meraviglia al momento della frittura. friabilissime.
per chi volesse cimentarsi, mie osservazioni
la mia farina ha assorbito più tuorli e alcol di quello che indicato da artemisia (io ho dimezzato le dosi originali e ho ottenuto chiacchiere per 4-6 persone)
la pasta per me necessita di un po' più di zucchero in modo poi da poter usare meno zucchero a velo, ma questo è questione di gusti
ho aromatizzato con arancia
fondamentale passare la pasta fino all'ultimo buco buco dell'Imperia
fritto in olio vegetale: NB: la frittura è forse la parte più difficile, nel senso che queste chiacchiere cuociono veramente in pochi secondi, essendo così sottili: secondi e non minuti! bruciano facilmente. meglio scolarle quando si pensa che siano ancora un po' troppo pallide che farle bruciare. all'aria poi diventano e rimangono croccanti
come dice artemisia: buone anche il giorno dopo.
stefano

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