mercoledì 17 settembre 2008

Pasta matta all’olio tartufato e cipolle al tartufo nero


Di Artemisia

Riprendono gli incontri serali di lavoro; come sfamare gli affamati, ma anche consolare tutti i presenti. Guardo in dispensa: cipolle rosse. Guardo in frigo: due dita di crema di funghi e tartufo nero sul fondo di un vasetto. Un uovo. Un barattolo di bianchi. Cento grammi, forse meno, di ricotta di pecora. Ricordo che ho dell’olio d’oliva al tartufo. Nella foto la torta - buona - si accompagna a dei piccoli fiadoni abruzzesi – pasta farcita di ricotta, uova e pecorino – appena arrivati da Pescara.

Pasta matta al tartufo: 200g di farina00, 50g di olio al tartufo, un pizzico di sale, uno abbondante di origano, tanta acqua quanta ce ne vuole per fare una pasta morbida. Stenderla in un disco molto sottile a ampio, oliare il fondo di una teglia di metallo di 30cm di diametro, deporvi il disco facendone ricadere i bordi.

Farcia di cipolle al tartufo: pelare e tagliare a grossi pezzi sei belle cipolle rosse, cuocerle nel microonde per 15’. Metterle nel mixer insieme a 60g di ricotta, un uovo,60g di bianchi d'uovo (due), un pizzico di sale, pepe nero appena macinato, una tazzina da caffé di crema di funghi e tartufo. Frullare tutto.

Versare la farcia nella pasta.

Ribadire i lembi ricadenti dei bordi sulla farcia, formando delle pieghe.

Passare sul bordo di pasta un filo d’olio al tartufo.

Forno già caldo a 200° per 30’.





7 commenti:

papavero di campo ha detto...

i fiadoncini!
bene vedo che avete un bel collegamento con l'abruzzo!

ps: bella l'accociatura casual della pasta matta

Anonimo ha detto...

meraviglia! ma la pasta matta è tipo quella delle "torte olandesi", acqua al posto di vino e olio?
pom

artemisia comina ha detto...

papavero: l'amico che ha portato i fiadoncini, ha promesso che a ogni incontro (uno al mese) porterà una specialità dai due migliori forni di Pescara...suscitando speranze, anche di uno all'anno.

artemisia comina ha detto...

pomaurea: la pasta matta è, per dire, la gloria delle torte liguri.

farina, poco olio d'oliva, acqua, un pizzico di sale. ma il rapporto non è metà e metà come per la pasta vino-olio; è decisamente a favore dell'acqua. anche questa è una pasta magnifica da stendere. anche la foggia con le pinces è ligure.

Anonimo ha detto...

artemisia, dunque posso farcela? se non mi faccio spaventare dalla quantità d'acqua?
mi piace talmente che vorrei provare ma...
pom

artemisia comina ha detto...

Pomaurea: prima metti l'olio; fai conto, tra i 50g e i 100g per 200g di farina, come ti pare; poi, poco a poco aggiungi l'acqua, finché non hai una pasta morbida e liscia. Non puoi sbagliare se l'acqua non la versi tutta in un colpo.

Anonimo ha detto...

perfetto!
penserò intensamente alla liguria...
pom

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