lunedì 18 gennaio 2021

Zuppa di carta da musica con zucca e salsiccia



Di Artemisia

Torno al 20 dicembre 2020; già pare ricordo lontano, si entrava incerti nelle feste, strane feste di reclusione casalinga, armati di lucette e camini resuscitati, e di nuovo nella possibilità di andarcene all'Orto Botanico, per un certo tempo chiuso, in questo aprire e chiudere continuo della pandemia. Sulle tracce di Nunchesto, che ha scoperto la trasparenza colorata delle sue grandi foglie, torniamo dall'Ensete ventricosum Maurelii, banana etiope, banana abissina rossa - viene dall'Africa tropicale -  pseudo-banana, falsa banana, banana selvatica; della famiglia delle Musaceae, produce bananucce non commestibili (mentre pare lo siano le radici e il cuore del fusto) ma è bella, belle sono le foglie, belli pare siano i fiori estivi che non vedemmo; bella e freddolosa: è nella zona dell'acclimatazione delle piante tropicali. Ci imbattiamo pure in rose molto molto arancioni in piena fioritura, le BARdem di Barni (pazze?). Ai piedi del Ginkgo biloba c'è ancora un tappeto di foglie gialle, e il Citrus maxima, pomelo, pummelo, pampaleone fa i suoi frutti (tutti gli agrumi sono in agitazione). E' un progenitore degli agrumi odierni; grande, bucciutissimo, non acido. Pela che ti ripela, sono arrivata a ottenere una sbriciolata di gocce di pomelo, più che delle fette, con cui ho fatto una Pomelo cheesecake e una Zuppetta di frutta alla crema di mango (tranquilli, non con quelli dell'Orto, al mercato c'è un banchetto Bangladesh con esotismi). A caccia di funghi, vediamo uno Stereum hirsutum (forse: identificare funghi comporta confidenze più grandi di una foto dall'alto), un fungo  lignicolo che cresce in festoni sui tronchi degradati. Soprattutto, nel cielo cristallino splendono i parrocchetti dal collare, che ove senza collare, come questi, sono femmine (o giovincelli), e brillano i loro severi occhi celesti, bordati da un punto asola arancione. E' tempo di zucca e di zuppe. Zuppa di carta da musica con zucca e salsiccia. 
 
Si parte da della zucca speziata e salsiccia, che in altro momento ho cucinato anche per essere mangiata tal quale.

Della zucca a fette sottili, senza buccia, va stesa in un teglia coperta di carta da forno senza molte sovrapposizioni; dateci giù con le spezie (cannella, chiodo di garofano, cumino orientale ovvero cuminum cyminum, quello che vi pare ma non fate i delicati) aggiungete sale, peperoncino in polvere, olio d'oliva.  

Disseminatevi su della salsiccia sbriciolata, tanta quanta ne basta per "condire" la zucca.

Forno a 180°, teglia coperta di carta d'argento, 30'. 

Mettete in attesa. 

Ungete con olio d'oliva il fondo di un plat sabot (piatto ovale in porcellana da forno).

Fatevi uno strato di carta da musica a pezzettoni, uno di zucca, spolveratevi del parmigiano grattugiato, poi ancora carta da musica, poi zucca, poi parmigiano, poi carta da musica.

Fate sul tutto un giro d'olio d'oliva e ancora una spolverata di parmigiano

Versate nel plat sabot del brodo vegetale fino a un par di dita sotto l'ultimo strato.

Forno a 180° per 30/40' (insomma, fino a bella doratura).
















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