Da Isolina
Pancakes per un brunch festivo. Esito un poco a definirlo brunch, ma insomma non era una colazione e neanche un pranzo, e volevamo mangiare le pancakes con tutta calma. Amo le pancakes americane, ma non viene mai il momento giusto per farle. Questa volta, bizzarramente, è stato Amedeo a dire: Perché non mi fai vedere come si fanno le pancakes? Mia somma meraviglia, e pensiero: Certo! Come? Quando? Siccome si avvicinava il 25 aprile, che da sempre abbiamo festeggiato, più o meno sobriamente, ho pensato che la cosa migliore era inserirle in un piccolo menu festivo. Vi dirò, erano veramente ottime. Intorno, per farne un brunch: foie gras, formaggio, insalatina, qualche tartina, olive, pezzettini di cacciatorino. Champagne de Cazaneuve, e alla fine, peccaminoso, un nonnulla di Cognac grande fine Champagne (da anni non ne bevevo), che ha dato una piacevole botta finale. Piatti... i miei Meissen favoriti e scompagnati. Con queste dosi ne vengono 8.
Metto gli ingredienti secchi in una ciotola:
1 cup farina00, 1 cucchiaio di zucchero, 2 cucchiaini di baking powder (lievito in polvere), 1/2 cucchiaino di sale.
Mescolo.
Aggiungo quelli liquidi:
1 tazza di latte, 35g di burro fuso raffreddato, 1 uovo battuto.
Con una frusta mescolo fino a ottenere una pastella non troppo liscia, nel senso che qualche grumo non nuoce.
Copro la ciotola e lascio riposare a lungo (perché mi conveniva, ma si può usare anche subito o quasi).
In parte della pastella ho aggiunto uvette messe a mollo in succo d'arancia, che risultarono essere la cosa giusta.
Poi ci vuole una padellina da crèpes, una piastra o altro recipiente adatto, che sarà ben caldo e solo leggerissimamente unto di burro.
Mestolino dopo mestolino di pastella, si fanno i cakes.
Nel piatto, con sciroppo d’acero.
1 commento:
non si sa cosa sia piu bello qui, la tavola o le cose mangerecce... tutto suppongo, tanta bellezza (certo quei piatti ti rubano il respiro direi)
stefano
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