sabato 8 settembre 2018

Pasta con friggitelli, cozze e pecorino


Di Artemisia

Al mercato Trionfale mi hanno dato un cestino di friggitelli colorati (così li hanno chiamati), ovvero gialli e rossi. Il pastaro di Emma, la pizzeria di Roscioli con bottega annessa con sughi e paste fresche, mi offre due gomitoli di tagliatelloni fatti da lui; mi avverte: "Mi piace impastare, non la lascio fino a che non si stacca bene dalle mani, sarà callosetta". Che faccio?

500g di cozze sono sati spazzolati, sbarbati, buttati in padella coperta fino ad apertura; le conchiglie sono state tolte di mezzo (se volete fare più figura, conservatene un paio per piatto), i molluschi tenuti da parte, il liquido rilasciato è stato passato attraverso una pezza a trama fine e pure tenuto da parte. 

In un tegame, olio d'oliva - cinque cucchiaiate - i friggitelli privati dei semi, aglio e peperoncino (tolti alla fine); il tutto va fino a friggitello appassito; aggiungo due cucchiate di conserva di pomodori, faccio andare ancora qualche minuto.

Aggiungo il liquido delle cozze, faccio andare a fuoco vivo; asciugo, ma comunque conservo liquidità abbondante, perché ci finirò di ammorbidire la pasta.

Butto la pasta - quanto sarà? 400g? - in acqua bollente non salata (ci sono le cozze, il pecorino, lasciamo stare il sale), cuocio una decina di minuti (mi aveva avvertito che ce ne volevano dodici), quindi la scolo bene e la butto nella padella; faccio andare scoperto due - tre minuti.

Aggiungo del prezzemolo finemente tritato, e un giro di pepe nero appena macinato (ho assaggiato, il peperoncino me lo permette).

Grattugio a grosse scaglie del pecorino romano, che aggiungiamo nel piatto insieme a una foglia di basilico (questo era il momento della cozza con valve, ove ci fosse stata).

 




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