venerdì 5 giugno 2015
Zuppa maritata di radicchio di Castelfranco e di Treviso come la fa Maffioli
Artemisia da Giuseppe Maffioli, La cucina trevigiana 1983.
Per 8 in piccole ciotole.
Crema di radicchio
Su un fondo del bianco di due porri affettati e rosolati in olio d'oliva (3 cucchiai) e burro (una noce) aggiungere 400g di radicchio di Castelfranco, tagliato a listerelle; mescolare e insaporire.
Poi aggiungere un litro di buon brodo (l'ho diminuito, per averla più cremosa).
Cuocere per 15'.
Passare al mulinello e legare con due cucchiai rasi di maizena sciolti in un bicchiere di latte.
Lasciar sobbollire per altri quattro minuti.
Crostini di radicchio
affettare una baguette, tostare.
Nappare con un trito di radicchio di Treviso al burro, mescolato a dadini di midollo di bue, salare e pepare.
Servire i crostini ben caldi infilati a metà nella crema di radicchio, cospargendo di scaglie Vezzena grattugiato (o di parmigiano).
Versione con il bimby
La seconda volta ho usato bimby; soffritto con lo scalogno, 600g di radicchio di Verona, 300g di patata, 700g d'acqua; 20', v.7, 90°; dopo la cottura ho frullato velocemente, con una noce di burro. Con il radicchio di Verona, la crema è venuta un po' amara, e ho corretto con panna fresca e parmigiano.
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2 commenti:
Ma quanto mi piacciono questi vegetali antropomorfi... qui sembra a una prima occhiata che lei se lo tenga in braccio... proprio belli...
P.S.: il brodo s'intende di carne? o di verdura?
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