Una dei quattro era un'amica che parla continuamente, ininterrottamente e contemporaneamente a se stessa: i suoi discorsi seguono due o tre traiettorie, mai una sola, e le parole si sovrappongono senza essere pronunciate fino in fondo, perché la precedente è incalzata dalla successiva, che non le lascia il tempo di concludersi; questo rende l'intenzione di ascoltarla altrimenti che come un continuo suono soddisfatto, faticosa e impropria. Soddisfatto quel suono, poiché se manca un senso, è chiara l'emozione, che arriva intatta: l'amica è contenta di tutto, e in particolare di se stessa e delle moltissime cose che fa con lo stesso ritmo del suo discorso. Sono mesi che ho l'intento di invitarla di nuovo, e ogni volta che la incontro lei mi ricorda che sta aspettando: forse è l'occasione per un altro monumento. E' anche una donna che ha saputo tenersi negli anni un rapporto di coppia felice, ha un marito simpatico, delicatamente tacito e sornione, che la ama; sarà per questo che ad Arte' è uscito dalla matita questo duetto. Menu: mousse di zucca al limone, millefoglie di vitello caldo, insalata di radicchio tardivo, semifreddo agli amaretti.
Mousse di zucca al limone questa zucca di marzo mi fa supporre che l'avessi surgelata; amo la zucca e ancora più l'ho amata in una fase di incessanti sperimentazioni d'uso; di mousse di zucca ne ho provate due, una al limone appunto, e una allo zenzero; mi piacciono queste mousse di verdura colorate, confortevoli, cedevoli, ottimo accompagnamento di molte cose.
Millefoglie di vitello caldo; avendo sperimentato un feuilletton de veau, o millefoglie di vitello , una sorta di terrina senza terrina ma tenuta da una rete di maiale da servire fredda, attratta da strati e colori ho usato lo stesso paradigma per un piatto caldo. Ho fatto strati di carne macinata, e al posto del vitello, fette di sedano rapa. Il millefoglie cuoce circondato di patate e cipolle rosse in quarti.
Insalata di radicchio tardivo.
Semifreddo amaretti
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