lunedì 7 aprile 2014

Francia. Parigi. Ile St. Luis. Mon vieil ami, ristorante










Eravamo all'Ile Saint Louis,  ancora una volta - altre tre volte, credo - il piacere del luogo circoscitto, dello scorrere intorno del fiume. Riflessioni e indagini ci avevano portato a sperare in un ristorante "sotto casa", sapendo che all'Ile ci si deve muovere con prudenza  per non piombare nell'orrido. Quando avevo già prenotato scopro che lo chef è morto all'improvviso in data imprecisata ma successiva alle benevole recensioni. Oramai è fatta, si va; Antoine Westermann continua a essere il nume tutelare, fose non sarà pessimo.

Non è pessimo, ma inutile; fotografo, ma non mi interessa ricordare ciò che ci danno; ora che vedo le foto, ricordo dei piatti poco garbati ed eccessivi. Peccato. Lunghi tavoli, fianco a fianco. Coppie distratte ci fiancheggiavano; ragazza molto giovane, bella, ma senza pietà per questa bellezza, tutto, tutto, tutto il tempo sempre a parlare, con il tono di chi butta via le parole con odio per il loro significato e sprezzante dissennatezza, come cose vuote, senza respirare e senza mangiare; lui era tanto distratto da non essere neppure infastidito. 

Mon Vieil Ami 

69 rue Saint Louis en l'Île 
Tél : +33 1 40 46 01 35



Michelin

La Fourchette

PS: luci natalizie; settimana prima di Natale. A Roma, a Trastevere, vicino Piazza Navona, molti ristoranti e negozi ancora non le tolgono;  mi fa l'effetto di fine del mondo, di perdita di senso.

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